lunedì 28 luglio 2014

Passi in avanti in salita

Domenica al rientro dalla nottata di guardia ho sentito il peso di tutta la stanchezza accumulata nei giorni precedenti cosicchè ho riposato. La giornata è proseguita con un pranzetto in un' osteria sul montello ed una serata tranquilla..
Oggi dopo un breve blitz a lavoro (fortunatamente solo un paio d'ore) mi sono allenato nel pomeriggio assieme a Dino, fratello di mia moglie ed amico da una vita. Ha iniziato la preparazione precampionato così ogni tanto si aggrega per correre assieme qualche tratto dei miei allenamenti o un fondo tranquillo.
Atmosfera prettamente autunnale sul montello con pioggia ed a tratti foschia densa. Il percorso è lo stesso affrontato mercoledì scorso con Andrea, questa volta visti i ritmi molto più blandi cercherò di impararlo per bene in modo da prendere confidenza con i vari sentieri.
Dino tiene duro e merita tutta la mia incitazione mentre viaggiamo circa 1'/km più lenti rispetto ai tempi della scorsa settimana. Ad un tratto scorgiamo un capriolo che alla nostra vista fugge subito!
Dopo 1 ora e poco meno di 11km ben ondulati accompagno dino all'auto e decido di concludere l'allenamento con un sparata su una salita che lo scorso anno utilizzavo come test per verificare i progressi.
Il miglior tempo lo segnai nel magico mese di maggio (mese del pb sui 10mila, dei 7km a 3'28" e del 3000 un pelo sopra i 10').. Insomma ero in formissima e magro come non mai (quasi 4km meno di adesso) ma svolgevo una preparazione nel complesso meno specifica per la salita..

Mi fermo pochi secondo vicino l'auto bevo un sorso e parto sin da subito aggressivo. La strada sale ripida e dritta come una spada con pendenze sempre comprese tra il 10% ed il 15%. E' dura far velocità ma le gambe rispondono bene e non avverto sensazioni di acido troppo disagevoli.
Tengo duro fino alla fine e appena spiana (si fa per dire) un attimo sotto l'8% rilancio sotto i 4'/km e termino in 5'18"..
Sinceramente non ricordavo il miglior tempo segnato lo scorso anno così una volta a casa sono dovuto andato a rivedere gli archivi. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal risultato: nel 2013 mi ero fermato a 5'41", riuscendo quindi a limare nella prova di oggi ben 23".
Il nuovo limite sull'ascesa (1km 108D+) è quindi di 5'18" (Vam 1225m/h)..
E pensare che chi va fortissimo in montagna tiene questi ritmi per alcuni chilometri! Mi ritengo comunque molto soddisfatto dei miglioramenti che saranno da mettere in gioco nelle prossime durissime gare in montagna. Ci sarà da divertirsi!

domenica 27 luglio 2014

Resistenza!

Altre due settimane e saranno finalmente ancora ferie.. Da buon lottatore sto stringendo i denti per portare avanti tutto ciò che mi sta a cuore (affetti, casa, impegni, allenamenti) ma la pressione del lavoro è ormai quasi insopportabile ed è difficile essere efficiente su tutti i fronti.
Dopo la bellissima corsa di Mercoledì, Giovedì ho per la prima volta effettuato un lavoro specifico in bici da corsa utile all'incremento della potenza di pedalata.
In gergo chiamate SFR (soglia, forza, resistenza) rappresentano un mezzo di allenamento piuttosto utilizzato nel mondo del ciclismo e si effettuano essenzialmente pedalando con rapporti pesanti e cadenze molto basse lungo salite con pendenze non troppo accentuate.
Ho affrontato in questa maniera la dorsale del montello da biadene e la presa XV nord, registrando tempi piuttosto vicini ai miei personali. Ottimo considerando che salire con il 50 su tratti al 10% è tutt'altro che vantaggioso dal punto di vista prestativo.
Al termine del giretto ho provato invece uno strappo di 700 metri (ma con ben 90m di dislivello ed una pendenza media del 13%) a tutta, utilizzando i rapporti classici. Partito molto forte, a metà ho iniziato a sentire l'acido che mi ha costretto a rallentare un pò l'azione. Sono arrivato su in 3'20" realizzando un Vam prossima ai 1600m/h, valore in assoluto più elevato che registro su una salita che non sia un "cavalcavia" (tra l'altro strava mi colloca 5° su 91 tempi). Per chi non ne mastica, i migliori professionisti riescono a tenere VAM di 1600/1700 m/h su salite di 10 e più chilometri, in pratica andando a tutta potrei rimanerci attaccato per non più di 3 minuti. Poco direte voi.. Invece è tanto se rapportiamo il tutto alla corsa pensando di tenere il ritmo 10000 m di Bekele (2'36"/km) per 3 minuti (dove si firma??)
Giovedì pomeriggio ho avvertito un pò di stanchezza, forse più che psicologica che fisica alla luce del fatto che davanti mi si prospettava una due giorni da paura.
Venerdì una scorta a Pisa (in orario 05:00 - 19:00), Sabato su domenica un servizio h24 (10:00-10:00)..
Venerdì lavoro a parte è stata una giornata molto pesante, abbiamo assistito in prima linea ad un incidente in autostrada ed ivi abbiamo prestato i primi soccorsi a due ragazzi coinvolti.. Quando sei il primo ad avvicinarti ad un auto ridotta com'era quella renault temi sempre il peggio, stringi lo stomaco e trattieni per un attimo il respiro sperando bene.. Fortunatamente non erano in pericolo di vita
Venerdì sera al rientro a casa ero piuttosto provato, così non mi sono allenato e alle dieci ero già a letto per godermi finalmente una dormita da persona normale (8 ore??)
L'idea per il mattino successivo era che se mi fossi svegliato autonomamente prima delle 7 e 30 mi sarei allenato, altrimenti no anche perchè alle 10 avrei attaccato a lavoro.
Ovviamente alle 7 e 30 ero in piedi, bello rintontito ma deciso ad uscire in strada per una corsa seppur la vocina "chi te lo fa fare??" riecheggiasse nelle mia mente.
Mangio due biscotti un sorso di caffè e sono sul pezzo in modalità "zombie".. Per i primi minuti mi trascino a ritmi da jogger poi decido di spezzare il fiato con una bella salita (circa 1km con pendenze medie superiori al 10% e punte del 18%). Salgo bene attorno ai 6'/km e senza quella brutta sensazione di "acido" che solo un mesetto fa era la regola su pendenze del genere.
Arrivo su, e godo della vista delle prealpi avvolte in parte dalla foschia, in uno scenario più autunnale che estivo. Il ritmo ritorna blando e la discesa la affronto al piccolo trotto, poi una volta tornato in piano provo una progressione finale per ridare brillantezza ad una corsa che in questo periodo è sicuramente possente ma poco fluida.
3'48"-3'45"-3'30" (gli ultimi 600 metri in leggera discesa) con buone sensazioni organiche (fatica solo moderata) ma un azione di corsa un pò macchinosa.
Poco male a quest'ora del mattino e con gli allenamenti finalizzati alla corsa in montagna di questo periodo..
Alle 10 sono a lavoro e ancora li mi trovo attualmente.
Sono le tre del mattino, fuori scende la pioggia. Tutt'attorno silenzio, solo i tocchetti della testiera e riempirlo. Se il tempo sarà così brutto come oggi non credo che mi avventurò alla 6 rifugi, in tal senso attendo novità positive..
Buonanotte!

mercoledì 23 luglio 2014

Lungo Collinare sul Montello

Dopo l'impegnativa gara di domenica conclusa con buone sensazioni non ho avuto tanto tempo per rifiatare. Lunedì altro turno h24 a lavoro, ed altra notte insonne..
E' un periodo un pò così, chi è in ferie se la gode, chi è già andato o deve ancora andarci lavora per tre!
Ieri ero particolarmente stanco ma ho deciso di accompagnare Dino in una passeggiata in bicicletta.. Nonostante la stanchezza sentivo le gambe molto brillanti in salita, anche se salivamo a ritmi molto blandi per il mio attuale stato di forma. L'ho incitato a non mollare e fino alla sua foratura è venuto fuori un bell'allenamento. Poi sono state risate ed anche grasse.. Ma vi risparmio cosa sia accaduto..
L'appuntamento importante per me era questa mattina, da buon matto ed amante delle sfide, avevo preso accordi con un atleta conosciuto da poco solo virtualmente che negli ultimi anni sta facendo grandi cose nel mondo del trail e dell'ultra.. Tra l'altro è anche ex biker di livello nazionale e maratoneta da 2h32'. Praticamente un mostro
Gli ho proposto un uscita assieme sul montello per testare la mia tenuta su terreni duri, sulle salite e su distanze fino a poco fa inusuali..
Dopo un'altra notte molto scomoda (ci sono i suoceri a casa e mi son sacrificato sul divano letto) di buon ora ho fatto colazione e mi son presentato all' appuntamento "al buio".
Dopo le presentazioni si parte subito a buon ritmo.. anzi si parte a bomba!
Dopo 5' maledico me stesso per l'idea avuta anche perchè l'allenamento odierno dovrebbe essere molto lungo..
In realtà le gambe sono fresche ed il ritmo è più che buono, è lui che va forte! Minuto dopo minuto trovo comunque il ritmo e non perdo terreno. Guadagniamo subito circa 200m di quota percorrendo una ripida mulattiera. Il ritmo su pendenze leggermente superiori al 10% si mantiene attorno ai 6'/km tant'è che saliamo a circa 1100m/h di Vam.
Terminata la prima salita comincia un "mangia e bevi" dove mi sento bene e cerco di tenere botta al ritmo impresso da Andrea. In ogni strappetto si rilancia l'azione, in discesa si recupera poco sempre sotto i 3'30".. Dopo un chilometro di ripida discesa la strada riprende a salire ed in questa fase sono un pò in difficoltà, il ritmo è davvero elevato, il terreno pesante. Sopratutto non conosco il percorso è non posso andare troppo fuorigiri per non rimanere sulle gambe qualora dovessimo affrontare dei "muri".
Dopo 50' scolliniamo la seconda asperità e finalmente si rifiata (ops rifiato!)un pò. Scambio due chiacchiere con Andrea per cercare di scoprire i suoi segreti.. La risposta che mi do è talento+allenamento duro e costante.
La successiva discesa seppur poco pendente mi aiuta a recuperare correndo a ritmi tra 3'40" e 3'50", poi riprende la salita a strappetti e nonostante sia sulle gambe da quasi 1h10' in questa fase trovo un ottima gamba spingendo sempre sotto i 5'/km anche su pendenze accentuate (ma tratti relativamente brevi).
Dopo 1h15' di bellissima corsa nel bosco propongo ad Andrea di rientrare (lui continuerebbe per le 2 ore!).. Due ore a questa intensità attualmente sono davvero troppe per me..
Rientriamo così su asfalto per gli ultimi 2 km tutti in leggera salita che ci separano dalle auto.. Andrea rilancia e si allontana un pò, io inizio a far tanta fatica ma sto correndo sotto i 4'/km su un tratto che sale in maniera continua (15 metri per chilometro circa)..
Non posso rimproverarmi nulla, nelle ultime centinaia di metri mi riavvicino, concludendo le fatiche in 1h26'. Nel complesso percorriamo 19,6km in 1h26'14" ad un ritmo medio di 4'24". Il tutto con un buon dislivello di 470 metri.
Davvero un gran bell'allenamento e passione per il trail, la salita e le lunghe distanze che sta aumentando sempre di più.. Sono abbastanza sorpreso della tenuta che è già discreta nonostante i volumi ridottissimi degli ultimi mesi.
Se tutto va bene correrò la 6 Rifugi facendo un pensierino anche alla mezza di Scorzè (il 9) visti gli ultimi positivi riscontri

domenica 20 luglio 2014

41^ Marcia tra le colline ed i castagni

Giovedì proprio dopo aver scritto l'ultimo post, ho ricevuto un invito per un "fondino" serale assieme al "gruppo di quelli buoni".. (Paolo proprio ieri è arrivato 6° ai campionati italiani sui 5mila)..
In mattinata avevo spinto molto forte in bicicletta ed a pomeriggio ho fatto tanta fatica. Solo nel finale ho ritrovato la giusta falcata portando a casa quasi 10km a 4'20" o poco più.
Venerdì ero in servizio per le classiche 24h .. E' stata una montata devastante tra caldo, zanzare e gestione dei tempi. Ho chiuso occhio per un oretta e mezza al più, davvero tosta la nottata!
Rientrato a casa pronti via e siam partiti per Lignano per trascorrere la giornata con amici. Abbiamo trascorso forse 5 ore sul bagnasciuga tra una partita a beach ed un pò di palleggi!
Rientrati a casa son crollato (dopo 48h in piedi!) ma non ho riposato più di tanto .. la sveglia è suonata impietosa alle 7, in programma la partecipazione alla 41^ Marcia tra le colline ed i castagni a Tarzo.
Ho in mente di allungare le distanze ed i dislivelli in previsione della probabile partecipazione ad una classicissima dell'estate dolomitica: la sei rifugi.
Raggiungiamo Tarzo in 4, io mia moglie suo fratello e la rispettiva compagna. Le due donne cammineranno sulla 12, Dino correrà la dodici in preparazione alla stagione calcistica, io mi misurerò sulla diciotto.
Vuoi per la lunghezza e le difficoltà del percorso, vuoi per il caldo davvero intenso (già alle 9 del mattino quasi 30° e sole a palla) decido di prendermela con calma. Ad Aprile del 2013 ero in formissima, ma i 21km della Due Rocche di Cornuda (gara solo poco più impegnativa di quella odierna) mi mandarono in crisi totale tanto che chiusi quella prova in quasi 2 ore e mezzo ad oltre 6'30" di media al km.
E' passato oltre un anno, non sarò più veloce di allora ma ho due gambe più forti e la preparazione attuale mi sta facendo crescere tanto muscolarmente il che è un grande vantaggio su questi terreni. Le salite non mi fanno paura e nonostante due occhiaie (queste si da paura) sono pronto.
A Tarzo siamo in tantissimi (sono convinto ben più di 2000), davanti i soliti volti noti (Signorotto, Da Riz, Fantasia.. e tanti altri ancora). Come vi dicevo parto in tutta calma e mi godo i primi chilometri assieme a Dino... Ogni tanto è bello correre a ritmi tranquilli per godere del paesaggio, e dei colori e dei suoni del bosco.
Dopo tre chilometri ci salutiamo visto che il suo allenamento è attualmente scarso e dopo il bivio 12/18 inizio a prendere i primi riferimenti visivi con gli atleti davanti. Non mi importa nulla dell'agonismo oggi e me la passeggio fino al 5° km a ritmi tra 4' e 4'20" superando ondulazioni ancora abbastanza banali
Al 5° inizia la salita tra i vigneti su un terreno argilloso.
Si alternano rampe molto ripide (anche oltre il 20%) a brevi tratti più facili.. insomma si sale a "gradoni" e ad un ritmo piuttosto irregolare..
Sento le gambe molto pimpanti, e anche nei tratti più ripidi l'acido è solo un lontano ricordo, cosicchè mantenendo sempre un impegno ragionevole supero 4/5 corridori che "saltano".
L'incedere è regolare, fa davvero caldo ma ho portato con me una borraccia piena d'acqua e mi bagno e bevo spesso.
Sarà provvidenziale!
Raggiungiamo la cima della prima asperità di giornata posta a circa 400m di altitudine (eravamo partiti da poco meno di 200) e tutto procede come previsto. Il fiatone pauroso di domenica scorsa è solo un ricordo, corro al di qua della zona rossa con un buon confort e controllo dell'azione.
Mi prendo la discesa che seguirà (l'unico tratto davvero corribile di tutta la gara) con discreta calma segnando l'unico parziale sotto i 4'/km (3'41"). E' proprio un questo tratto che uno dei tanti camminatori mi lancia una "undicesimo". Cavolo mi dico, sto andando abbastanza forte.
Non mi scompongo ma davanti in discesa ne vedo tre e appena inizia la seconda salita in poche centinaia di metri li raggiungo e li supero. Anche la seconda asperità la si affronta a "gradoni", in un susseguirsi di tratti ripidi (uno di quali completamente esposto al sole) ed altri più facili.
Fa caldo e la fatica inizia a farsi un pò sentire (non sarò a tutta ma non vado over 15km da mesi, ancor peggio 18 collinari sono un "mezzo azzardo"..)così continuo ad idratarmi con cura e gestire con parsimonia le forze residue. Continuo a sentirmi davvero in palla in salita così raggiungo anche il settimo (un atleta della mercurius) che non regge più la corsa sulle pendenze accentuate ma che ci sta a farsi superare e rilancia appena la strada lo permette.
A me interessa molto poco della posizione così non assecondo i suoi cambi di ritmo. Raggiungiamo il secondo "gpm" di giornata a 450m di quota e ci lanciamo ancora una volta in discesa. Questa volta si tratta di un single track assolutamente impervio e poco corribile dove non lascio andare le gambe e non rischio più di tanto.
Dopo il 14° km riprende l'asfalto e mi rilascio sfilare dell'atleta in maglia arancione.. Ho finito l'acqua e fa davvero caldo, inizio a desiderare sempre di più in traguardo. L'azione è sempre buona così anche nelle successive due salite (entrambe con 50m di dislivello) continuo a correre anche con un discreto passo.
Questa gara è veramente dura (non sbaglierò ad equipararla quasi ad una due Rocche) , la pianura è davvero inesistente e le salite onnipresenti. In salita raggiungo ancora una volta maglietta arancione ma sempre senza "agonismo", tant'è che lui riallungherà nel finale. Anche l'ultimo chilometro nasconde un' insidia con ancora un tratto di ripida salita nel bosco di 2 o 300 metri.
Concludo i 18km in 1h32'50" in ottava posizione.
Al termine sono un pò disidratato e oltre un litro di acqua non basterà a colmare la mia sete! In attesa degli altri ragazzi farò su è giù dal ristoro a far strage di uva sultanina, the, e ancora acqua acqua acqua.. Bene, buon test direi! La tenuta sta aumentando, la brillantezza muscolare mi permette di spingere in salita senza bruciare troppe energie e la voglia di misurarmi su nuovi terreni anche agonisticamente parlando c'è tutta. Alla prossima! http://connect.garmin.com/activity/545526472

giovedì 17 luglio 2014

15-16-17 Luglio

Onde evitare di far passare troppo tempo e aver inevitabilmente troppe cose da scrivere (e quindi rimandare di volta in volta il momento in cui condividerle sul blog!) l'impostazione degli aggiornamenti da oggi cambierà: più frequenti e sintetici! Un aspetto importante lo assumeranno i dati con tempi e analisi delle salite affrontate a piedi o in bici da corsa
15 Luglio : Ho smontato dal lavoro alle 9 del mattino, dopo la solita nottata insonne o quasi.. Mi sentivo particolarmente stanco così ho optato per un tranquillo giro in bicicletta con poca salita e lunghi tratti pianeggianti.
Mi porto dietro un lieve indolenzimento dopo la gara di domenica, ma nulla di particolare.
Parto da casa costeggio il montello a sud, poi affronto una breve salita (Presa I Sud 700m all' 8% vel media 13,3km/h Vam 1119m/h) salendo senza alcuna difficoltà ad un ritmo tranquillo, riscendo a Nervesa, Ponte della Priula, su verso Pieve di Soligo ed ancora Vidor.. Decido di risalire ancora sul montello, sempre a ritmo da scarico (Presa XVII nord 1.7km 8% vel media 12,5km/h Vam 1007m/h) . Piccolo incidente nel finale: un ape mi si infila nella maglietta e mi punge poco sotto il capezzolo. Dopo 65km, onde evitare problemi rientro a casa per medicare la puntura.
Riepilogo : 65.4km 2:24:06 466m D+ Vel media 27,2 km/h

16 Luglio : In mattinata disbrigo alcune pratiche nel pomeriggio decido di fare un bell'allenamento di corsa in salita. Raggiungo in auto Segusino dove ha inizio la salita per Milies con l'intenzione di raggiungere il paesino e poi proseguire dalla mulattiera fino ai 1300m della cima del monte Doc
Imbocco subito la strada in salita sfruttando i primi km per riscaldarmi. Fa parecchio caldo e la borraccia al seguito è provvidenziale. L'incedere è regolare, non sento l'acido nelle gambe ed il respiro è leggero. La salita è lunga così bisogna gestire bene le forze. Dopo il piccolo borgo di Stramare la strada si impenna attorno al 10%. Corro poco oltre i 6'/km sempre mantenendo invariato l'impegno seppur avverta un progressivo indolenzimento del piede destro. Supero un ciclista un pò in difficoltà sui tornanti finali e raggiungo Milies dopo 35' dalla partenza (6km 480D+, pendenza media 8% ritmo medio 5'55"/km). Interessante notare come nella seconda parte della salita, dall'abitato di Stramare, con pendenze più ripide il ritmo non cali di molto (2.7km 271D+, pendenza media 10% ritmo medio 6'12"/km). Supero Milies e approccio la mulattiera sempre in buone condizioni fisiche. Indosso una maglietta gialla e appena entro nel bosco mi ritrovo a correre circondato da una nuvola di insetti tra cui qualche ape. Mi infastidisco proseguo per qualche centinaio di metri poi perdo la pazienza e decido per il dietro front. Il giallo a quanto pare non è il colore ideale per correre in montagna in questo periodo!
Ripercorro in discesa la strada affrontata poco prima correndo i 6km che mi dividono da Segusino ad un ritmo costante tra 3'20" e 3'30" al chilometro. La fatica organica è contenuta ma vi assicuro che i piedi "bruciano".
Concludo l'allenamento in 1h06'. . Volevo correre di più, ma non avrei sopportato un'altra puntura.. In serata abbondante stretching e a seguire cenetta in una trattoria tipica sul montello dove come al solito non andiamo "per il sottile"
17 Luglio : Dopo l'impegno prolungato del giorno prima a ritmo "medio" era necessario ritornare su ritmi superiori alla soglia. Decido per una breve uscita al mattino da affrontare a ritmo medio blando, salvo poi sparare tutte le cartucce in salita.
Le gambe non sono freschissime dopo la lunga discesa di ieri ma non ne faccio un dramma e parto subito a tutta con lo strappo di pederiva. Affronto i seguenti strappi/salite con i seguenti risultati (dati presi da Strava): (Strappo Pederiva Vero 4/181 , Presa XIV Completa 64/337, Presa XIV Tratto duro 53/351, Generale Vaccari fino al bivio 10/91, Generale Vaccari fino al maneggio 10/94, Strappo Biadene Monte 19/465)
Segno i personali su tutte le salite affrontate, sintomo che la condizione anche in bicicletta è in crescita. Quando in salita si va a tutta lo sforzo è molto simile ad una prova massimale di corsa con la differenza che le gambe mentre spingi sui pedali "bruciano".
Nel finale, partendo dai piedi del cavalcavia di Biadene dai 20km/h accelero al massimo fino alla cima. Bellissime sensazioni e velocità media sul tratto in lieve ascesa di 45,8km/h. La sparata "breve" credo sia una delle mie migliori qualità in bici da corsa. Termino soddisfatto l'allenamento in 1h20' circa
Domani sarò in turno a lavoro, sabato relax al mare e domenica probabilmente correrò a Tarzo una marcia collinare di 18km. Sto valutando la possibilità di correre la mitica 6 rifugi ad inizio Agosto.
A presto Andrea

martedì 15 luglio 2014

Ci sono!

Tanto tempo è passato dall'ultimo post.. Le aspettative per l'imminente stagione in pista erano tante, avevo cambiato genere di allenamenti, ritmi, scarpe, terreni ..
Tutto era pronto, anche le gambe lo erano, ma la testa no!
2 tremila incolori, condotti senza mordente, con l'onnipresente paura di soffrire.. Valevo meno di 10'. Ho corso a tre e trenta
Per finire un 1500 nel pieno di un periodo ormai turbolento in cui alternavo allenamenti molto promettenti per la pista, (ma rigorosamente su strada 4*500 Rec 4' 1'26"-1'25"-1'26"-1'20"!) alle prime gare in montagna ed in bicicletta, ritrovandomi poi con le gambe incapaci di portarmi più in la di un modesto 4'48".
In pista non riuscivo proprio a spingere, il pensiero di dover girare in tondo mi svuotava, le curve mi parevano in salita, gli avversari o troppo più forti o nettamente più lenti, mi lasciavano da solo li nel mezzo a combattere con questi pensieri ..
Il 26 Maggio ho messo da parte ogni cosa e mi sono sposato con Chiara!
Grandi emozioni, grande giornata, grande affetto da parte di tutti e gran bel viaggio di nozze in Spagna di due settimane per suggellare un passo importante..
Tra una Cerveza ed un Tapas ho trovato il tempo per quattro allenamenti (2 a settimana) a Barcellona, Granada, Siviglia e per finire sull'isola di Maiorca .. Pochissimi chilometri giusto per non perdere troppo la condizione in vista della stagione estiva.
L'11 Giugno sono rientrato in Italia, ed il 13 ho partecipato subito ad una garetta giusto per capire quanto avessi da recuperare dopo 3 settimane con complessivi striminziti 60km
Mi sono ributtato nella mischia, sicuramente arrugginito ma con una voglia di dare il 100% che non avevo da tempo! I 7,4 km della Corsa di San Giovanni Battista a Meolo sono volati veloci in 27'29" (media 3'43") tempo che tra l'altro mi ha permesso di acciuffare un secondo posto di categoria.
La condotta di gara in progressione, i ritmi veloci nonostante lunghi tratti su sterrato, il carattere dimostrato mi hanno ridato entusiasmo e la forza di ripartire ancora una volta..
Ma la scintilla che è scattata due giorni dopo sarà quella decisiva.. Domenica 15 in barba ai doms (si indolenzimento!)postumi della tirata di Venerdì mi presento a Piovene Rocchette (Vi) per una sfida nuova: una cronoscalata individuale di 1000D+ in 5,5km.
Mai fatta tanta fatica in vita mia, ma è una fatica che mi affascina, mi appaga, così estrema e primitiva.
Ovviamente non eccello vista la forma e il nessun allenamento in salita, ma mi difendo con i denti terminando abbondantemente nella prima metà della classifica
Con la corsa in salita è amore a prima vista!
Nel frattempo dopo tante ferie il lavoro mi chiama così dal giorno successivo si apre un periodo in cui bisogna stringere i denti. Per due settimana alterno 24h a lavoro (notte compresa) a 48 di riposo. Su 3 giorni le possibilità di allenamento si riducono così a due (di cui uno post notte in bianco). E' dura ma non mi tiro indietro.. Anzi trovo un equilibrio perfetto allenandomi in bicicletta da smontante notturno, e correndo (spesso un doppio) nell'unico giorno totalmente libero.
Inizio a trovar gusto ad uscire in bicicletta, in particolare in salita, dove posso sfidarmi virtualmente grazie a Strava! Ogni salita è tracciata ed il confronto "virtuale" è avvincente. Gli allenamenti diventano sempre più lunghi, le medie si alzano, i tempi in salita migliorano a vista d'occhio. Amo pedalare, riesco a vedere tanti posti nuovi.. fatico ma mi godo il "viaggio"
Gli allenamenti di corsa che invece sono concentrati in un giorno prevedono al mattino salita (in genere lunghe e con grossi dislivelli) il pomeriggio velocità in pista o su strada. Completano il quadro il potenziamento, esclusivamente a carico naturale con serie di squat (ho iniziato con 3*30..ora sono arrivato 3 *100) e molleggi sui polpacci.
Un sottile equilibrio che sembra reggere e che inizia a regalarmi le prime piccole soddisfazioni.
Il 27 Giugno corro la Tiago - Boz, corsa in salita di 4,7km con 500 metri di dislivello. Chiudo al decimo posto Sabato 5 Luglio corro la Gnodolina, terminando questa volta al nono posto nonostante le gambe distrutte da sua maestà il grappa affrontato poche ore prima
Corro poco (tra 25 e 35km a settimana seppur con grossi dislivelli) ma il contributo della bicicletta con due uscite di 50-70km è fondamentale.
Nelle ultime due settimane piazzo un ottimo fartlek collinare , un altrettanto brillante scalata di Monte Sulder (percorso delle due rocche) e due uscite in bici da corsa degne di nota: la scalata di Monte Grappa da Semonzo in 1h36' e la prima uscita solitaria con media over 30km/h
Trovo che la corsa in salita ed il ciclismo siamo due discipline affini, dove il rapporto peso potenza assuma un ruolo di fondamentale importanza. Vi sembrerà strano ma il valore della V.A.M (velocità ascensionale media) che si salga a piedi o in bicicletta non è poi così dissimile.. Sotto il 15% vince il ciclista, oltre il 15% il corridore.
Ed eccoci a domenica, giornata dell'ultima gara.. Mi presento al via della 36^ Marcia del rifugio presso il Posa Puner su monte Cesen. Il volantino della gara promette 12km, ma da buon ricercatore scandaglio il web e trovo una traccia dell'anno precedente di 9,4km. Bene mi dico, sarà sicuramente più corta (si sa che spesso i voltantini sono molto indicativi!)
Incurante delle difficoltà del percorso, ma sopratutto degli avversari che ho alle spalle (c'è tutto il podio delL' ultratrail delle prealpi trevigiane!) parto a buon ritmo e dopo qualche centinaio di metri mi trovo da solo in testa. Da quando corro in montagna non faccio più calcoli, tanto la fatica è enorme a qualsiasi ritmo (tanto vale terminare prima la gara!)
Non guardo mai il crono ma complice la discesa nonostante lo sterrato corro veloce (passaggio dopo 1,5km in 4'46"!!), al chè il primo gruppetto mi affianca e mi soprassa lentamente. La loro cilindrata è superiore, ma anch'io mi sento bene e affronto i primi sali e scendi molto impegnativi con grande tenacia. Fattostà che dopo 3km sono praticamente a tutta!
Sono sesto e mi confronto in un tira e molla con un atleta poco davanti che soffre un pò più di me in salita.. Tra il quinto ed il settimo km si sale in maniera quasi continua ed è qui che scarico le ultime cartucce riuscendo a correre anche su pendenze superiori al 20%. Dopo 8 km la media è di 4'03" sto davvero raschiando il fondo del barile.. Ma dai miei calcoli ormai manca poco e sull'angusto single track a strapiombo sulla pianura tengo duro..
Poco dopo la doccia fredda, un indicazione escursionistica segnala rifugio Posa Puner a 30' . Saranno tempi da escursionista ma manca molto più di 1 km all'arrivo e alla vista dell'ennesima salita mollo totalmente iniziando a camminare. Sono prosciugato di energie fisiche e mentali e mi trascino lentamente subendo tre sorpassi.. Dopo l'ascesa riprendo a corricchiare ma non sapendo quanto manchi al termine non mi sbilancio più sul ritmo da tenere..
Poco prima dell '11 km intravedo finalmente la fine, aumento giusto un pò con la forza dell'orgoglio e termino distrutto in decima posizione a circa 4' dalla testa.
Che fatica! Dal mio punto di vista molto più di quella che si prova in una mezza maratona!
Al termine birrozza (ormai è un appuntamento fisso) e a casa a godermi la domenica con Chiara!
Sono tornato a divertirmi a faticare in gara nonchè a crescere atleticamente.. Ora il pensiero è alla montagna (proverò sicuramente qualche trail più lungo) ed alla bicicletta (non escludo di fare qualche garetta visto che a quanto pare mi difendo benino) ma in autunno tornerò su strada e se tutto andrà per il meglio potrò riprendere da dove avevo lasciato.. Sub 80' in mezza e poi forse la prima maratona! Vi lascio con un pò di foto relative a questi ultimi mesi