martedì 10 novembre 2015

Rieccomi!

Quanto tempo è trascorso dall'ultimo post! Purtroppo gli ultimi mesi del corso per l'avanzamento di carriera mi hanno impegnato come non mai e non ho avuto tempo per scrivere. Dall'esperienza casertana vengo fuori vincitore sopratutto per il cambio categoria e con un trasferimento lavorativo a Ferrara. Andrò a vivere a Monselice, a due passi dagli euganei. Tutto sommato mi è andata bene! Da Maggio ad oggi mi sono allenato con continuità salvo per due periodi entrambi di un paio di settimane, il primo alla fine di Giugno a causa di uno stiramento al quadricipite procuratomi giocando a calcetto, il secondo a settembre per "scelta tecnica" vista l'incombenza di ben 10 esami.
In estate ho corso giusto un paio di gare degne di nota, la prima "la scalata delle veneri" da ricordare perchè affrontata praticamente senza allenamento al rientro dall'infortunio e conclusa in maniera più che dignitosa, la seconda il 12 Agosto a Poggiardo (Le) dimostrando di essere in crescita. Agosto è stato un mese da incorniciare a livello di allenamenti, mi sono dedicato con piacere al nuoto in acque libere arrivando a coprire 2km in 35', e allenato con continuità nella corsa percorrendo una media di 60/70km a settimana riuscendo a fine periodo a correre 12km di medio a 3'52" con un bel margine.
E' stato davvero un peccato fermarsi ma impegni più importanti chiamavano, così ho appeso le scarpette al chiodo fino al 19 settembre, il nuovo giorno 0.
Obiettivo ritornare a correre delle mezze maratone con la speranza di poter riavvicinare i bei tempi realizzati nel 2013 e mai impensieriti nel 2014.
Riprendere non è stato facile ma con maggiore maturità sono stato in grado di gestire le non poche difficoltà a ritrovare i ritmi giusti. Ho inaugurato una nuova filosofia dell'allenamento che mi sta dando molte soddisfazioni, non solo in termini di risultati ma anche di benessere generale, affaticamento, serenità e voglia di correre.. In pratica massimo risultato con il minimo sforzo.
Sostanzialmente mi alleno in questo modo analizzando un periodo di 2 settimane:
1 lungo fino a 2 ore a RMM + 40" (esempio 26km a 4'30")
2/3 allenamenti di 40' giocando sulla soglia (preferibilmente dei fartlek) da correre (questo aspetto è fondamentale) senza andare in difficoltà e molto margine (con media finale al massimo RMM + 10")
4/5 lenti di recupero (sempre dopo gli allenamenti più impegnativi), a ritmo rilassato difficilmente sotto i 5'/km
1/2 allenamenti di 8'/12' veramente intensi (quasi massimali) sviluppati in maniera tale da dare non solo il massimo stimolo all'aumento del VO2MAX ma che allo stesso tempo richiedano prima un grosso impegno muscolare (corsa in salita) ed a seguire lo sviluppo della massima velocità (in discesa). Un allenamento di questo tipo può essere il seguente
Come vi sarete accorti nessun tipo di ripetute, nessun lavoro con recupero da fermo, nessun lento da "fenomeno".
In supporto al lavoro di corsa effettuo dei molleggi sui polpacci e del core training 3 volte a settimana.
Allenandomi in questa maniera ho riscontrato un deciso incremento della forma che mi ha portato a migliorare velocemente i ritmi di corsa nonchè l'efficienza generale cardiocircolatoria con f.c a riposo scese fino a 39bpm (valore questo mai avvicinato in passato). Se devo trovare una pecca il volume generale rimane sempre modesto con una media di circa 65km a settimana. A 3 settimane dallo stop, seppure sapessi di essere molto lontano dall'essere in forma, ho voluto prendere parte alla mezza di Treviso giusto per ritrovare confidenza con la distanza. Devo dire che la giornata si è rivelata positiva, ho gestito le forze con parsimonia tenendo un passo costante. Il crono finale 1h25'31".
Dalla settimana successiva ho iniziato ad avvertire sensazioni buone, il recupero della mezza è stato rapido così' già la domenica successiva mi sono presentato a Belluno per la Belluno Run gara competitiva di 15km su un percorso con frequenti sali e scendi (132 metri il dislivello complessivo). La giornata pienamente invernale con meno di 10° e cielo coperto e la voglia di far bene mi hanno condotto a portare a casa una gran bella prova. Ho chiuso i 15km in poco più di 57' ad un media di 3'49"/km (21esimo all'arrivo).
L'entusiasmo è andato crescendo, il nuovo metodo di allenamento mi stava dando ragione.. Mi sentivo bene tanto da sospendere qualsiasi tipo di integrazione (vitamine o aminoacidi) e l'alternanza degli stimoli mi divertiva.
E' cresciuta così la voglia di misurarmi di nuovo in mezza con il desiderio di scendere finalmente sotto l'ora e 20'. In particolare l'ultima settimana di Ottobre mi ha convinto ad accelerare i tempi e provarci già l'8 novembre a Riva del Garda, piuttosto che il 15 a Palmanova.
In pochi giorni ho effettuato allenamenti degni di nota per me, a partire dal lungo di 2h della domenica corso a 4'30" con f.cardiache medie inferiori ai 160 bpm (insomma ben sotto il mio 80%), ed i successivi lavori di qualità come il fartlek "infinito" di Venerdì 30, propedeutico all'impegno in mezza, nel quale ho corso alternando il passo per 1h10' a 3'57" di media (poco meno di 18 km) con una fatica davvero contenuta (sempre in linea con la nuova filosofia). Credo si tratti del miglior allenamento di sempre, sicuramente facilitato dal clima eccezionale e dall'orario per me ideale (al tramonto..).
La sera stessa mi sono iscritto alla mezza di Riva del Garda, per la serie "cogli l'attimo" convinto di poter far bene.
L'ultima settimana è filata liscia, lo scarico è avvenuto come volevo.. Piuttosto nei giorni precedenti ero molto nervoso per le condimeteo previste per la domenica. In pratica in epoca di global warming può succedere di correre al 45° parallelo nord in autunno avanzato con 20° e sole a palla. Come sapete io con il caldo non vado nella maniera più assoluta così ero molto dubbioso sull'esito positivo della trasferta trentina.
Il venerdì ed il sabato ho avuto cattivi sensori (un esordio di mal di gola poi scoppiato nella notte pregara..), insomma quando è suonata la sveglia alle 6 del mattino e mi accingevo a svegliare mia moglie per sobbarcarci i 200km che ci separavano da Riva sentivo quella vocina che echeggia quando stai per fare una cazzata...
Ovviamente, in perfetto stile kamikaze, non mi sono tirato indietro.
Arriviamo a riva giusto in tempo per prendere il pettorale alle 9e15 circa.. La giornata è strepitoso ma ovviamente fin troppo calda (in gara la temperatura oscillerà dai 16° della partenza ai 19° dell'arrivo) con sole pieno.
Ho un forte mal di gola (ndr ora mentre scrivo sono con la febbre) ma le gambe le sento molto leggere e reattive. Per scaricare ho scaricato bene.
Per 5" sul personale sono in griglia blu ma riesco ad avvicinarmi abbastanza allo start (dove transiterò dopo 7"). I primi 2km sono in leggera discesa e complice la scia della marea umana in movimento il ritmo nonostante mi sembri rilassato è molto forte (3'34" al 1°km) e 3'39" al 2°. Superiamo il centro di Riva e alzo il piede dall'acceleratore, riportando l'andatura ai ritmi giusti per andar lontano: 3'51".
Qualcuno mi supera ma lo lascio andare, nel frattempo entriamo in una lunga galleria dove perdo il segnale gps (il 4° parziale sarà molto impreciso). All'uscita deviamo in direzione Arco e forti folate di vento contrario si oppongono alla nostra marcia. Piuttosto che affrontarle da solo decido di colmare il gap con un bel gruppetto poco davanti al quale mi accodo splittando un parziale a 3'45". Intanto poco più avanti vedo "franchino", l'amico blogger Franco Chiera che sapevo essere a Riva più da turista che da agonista vista la settimana di vacanza in montagna. Con un piccolo sforzo lo raggiungo. Sembra demotivato e mi dice essere dolorante ed imballato per le camminate dei giorni precedenti.. Insomma vorrebbe fermarsi ma dopo qualche cenno d'intesa mi si accoda e procediamo assieme.
Le cose sembrano mettersi per il meglio, ho trovato un' ottima compagnia ed il falsopiano verso Arco che ci porta dai 64m slm ai 105m slm non sembra farmi male tanto che scambiamo anche qualche chiacchiera.
Quando transito ai 10km in 38'20" covo buone speranze di poter fare un negative split visto che mi sento particolarmente pimpante ed i 40metri guadagnati li dovremo riperdere... Mi preoccupo di bere spesso perchè sento la gola molto secca (ed irritata) ed ho paura di perdere troppi liquidi visto che il sole comincia a picchiare.
Al giro di boa provo subito a cambiare passo ma non vado al di là di un 3'47" che mi fa pensare..Avverto strane sensazioni, una sorta di potrei ma non posso. Tengo allora le forze nonostante la ciclabile metta voglia di correre forte. Recuperiamo costantemente qualche atleta, franco si è ormai sciolto ed essendo atleta di ben altra caratura ora corre senza particolare fatica.
Transitiamo ai 15km in 57'20" (3'49"), praticamente lo stesso tempo fatto a Belluno. Oggi mancano però 6km e saranno i più duri.
La ciclabile ora è diventata più ostica e almeno ogni chilometro-chilometro e mezzo, affrontiamo brevi rampette e discese che una dopo l'altra minano la mia resistenza.
Il 18° km è l'ultimo che affronto con buona andatura e fatica accettabile, da li in poi lotto con i denti anche perchè gli ultimi 2 km della mezza di Riva sono i più difficili con frequenti ponticelli cambi di direzione e lunghi tratti con sampietrini (o tali). Sicuro già da tempo di non poter fare il pb combatto per chiudere decorosamente e riesco ad aumentare nel finale spronato da un eccezionale pacer quale è Franco. Chiudo in 1h21'37", che rappresenta per me la miglior prestazione dal 2013.
Il post gara sarà altrettanto splendido con il pomeriggio trascorso sulle placide sponde del lago con Chiara che al mio arrivo si è prodigata a fare degli scatti davvero belli.
Il rientro a casa sarà faticoso, sono molto stanco la sera di domenica, pesantemente raffreddato lunedì, febbricitante oggi.. Insomma c'è l'ho fatta per un pelo a correre questa mezza e chissà che il malessere che avanzava non abbia influenzato il finale di gara. Per il resto sono molto positivo e contento della prova, la mezza di Riva non la classificherei come mezza da pb (nonostante la partenza 20m più su dell'arrivo).. E' veloce ma ha pur sempre un 100 m di dislivello totale che confrontati al dislivello nullo delle mezze padane più veloci quei 30" te li fanno perdere. Il vento ed il caldo hanno fatto il resto. Insomma classifico la prova al livello delle migliori mezze corse nel 2013 (Palmanova, Udine e Paese).
Per il resto spero di riprendermi al più presto e di tornare all'attacco a fine mese...
Ps chi vuole suggerimenti o delucidazioni sul nuovo metodo di allenamento è il benvenuto. A presto!