mercoledì 10 agosto 2011

La mia storia sportiva in breve

Sono Andrea, 24 anni, Salentino DOC, attualmente costretto dalle vicissitudini della vita nel trevigiano. Sono un militare "con le ali". Per la verità la mia posizione è così tanto distante da quella di chi realmente solca il cielo a bordo di un aeroplano che il volo è consuetudine solo dei miei pensieri da eterno sognatore ed amante delle sfide della vita come dello sport.
Questo blog nasce proprio per condividere le emozioni delle vittorie (non sull'avversario ma su me stesso) e le delusioni delle sconfitte ma sopratutto il piacere di sentirsi liberi facendo seguire ad un passo un altro, ed un altro ancora sempre più velocemente fino a raggiungere nuovi ed infiniti orizzonti.
Sportivo più nell'animo che nei mezzi, ho trovato con la corsa il piacere di sentirmi davvero bene e conoscere tante splendide persone e le motivazioni per migliorarmi giorno dopo giorno ed accettare nuove sfide. Avere un obiettivo nella vita come nello sport è di fondamentale importanza per non lasciar trascorrere le giornate senza che abbiano un senso (perchè come dice Vasco, domani arriverà lo stesso..((ma poi quale esperienza porteremo con noi???)). Alla fine non sarà così importante centrare l'obiettivo ma essersi goduto il viaggio perchè infondo destinazione non c'e!

Gli sport di fatica ed il ciclismo in particolare mi avevano sempre affascinato sin dalla più tenera età. Ricordo ancora quando, da poco abbandonate le "rotelle", mi feci accompagnare da mio padre con la biciclettina nuova di zecca ai piedi di una salita della zona per provare ad arrivare su imitando le gesta dei campioni delle due ruote. Le sfide (spesso più grandi dei miei modesti mezzi) erano il mio pane quotidiano. Sono (ma sopratutto ero) un bambino asmatico, costretto 9mesi su 12 a farmaci e con il famoso spray sempre a portata di mano.
Poco veloce nella corsa breve, scarso con la palla tra i piedi (almeno tecnicamente) durante l'adolescenza mi ero convinto che lo sport non era per me e mi ero rinchiuso in una palestra (è ridicolo considerare la palestra uno sport) dove tra un bilanciere e l'altro avevo messo su kg e kg di inutile massa muscolare, senza tra l'altro curare in nessuna maniera la parte inferiore del corpo..
Ed infatti, pesante 80kg e con gambe esili e gracili nella corsa ero tutt'altro che promettente (durante un concorso senza nessun allenamento chiusi un 800m in 3'00'' anche se a dir la verità senza un impegno massimo..ma c'era gente che senza allenamento correva in 2'40''!).
Ero goffo e pesante ed il motore sotto i muscoli era "arruginito"..Che fatica portar dietro tutti quei kg!.. Decisi così di abbandonare la palestra.
Le miei doti atletiche erano oggettivamente mediocri una cosa però in realtà non mi mancava: la caparbietà e la resistenza alla fatica..Quando uscivamo qualche volta tra amici in bicicletta io ero il classico "passistone" che si metteva avanti e tirava per km e km senza chiedere cambi...

Il colpo di fulmine con la corsa è arrivato la scorsa estate quando la mia ragazza mi regalò un paio di scarpe da running. Da quel momento correre è diventato per me qualcosa di insostituibile, fonte di benessere sia fisico che psichico. Ovviamente non potevo che iniziare con una sfida per capire quanto fossi portato in questa disciplina. Pronti via! test di COOPER!. Premettendo che negli ultimi mesi avevo macinato alcune centinaia di km in bicicletta ma in maniera molto discontinua ma che mi avevano permesso comunque di perdere 10kg, il risultato fu incoraggiante. 3km in 12' esatti ad una media i 4'/km . Non vi dico in che condizioni arrivai alla fine.. ma c'e l'avevo fatta. Potevo coltivare la speranza di divertirmi in uno sport dove non avrei potuto duellare con i primi ma nemmeno fare amicizia con i medici dell'ambulanza di fine corsa"


La corsa diventò il mio pane quotidiano, entrai a far parte di una locale società podistica conoscendo gente simpaticissima con cui condividere le splendide emozioni dello sport, ed iniziai ad allenarmi con assiduità (e anche senza tanto criterio a dir la verità) arrivando a correre dopo 4 mesi e mezzo i 10km in circa 40' (in realtà quel muro non è mai stato abbattuto, essendomi fermato ad un 40'20''). Un risultato incoraggiante considerando il breve lasso di tempo impiegato per il suo raggiungimento!
Arrivò poi il momento dell'arruolamento e dovetti interrompere gli allenamenti. In realtà cercai sempre di correre quand'era possibile ma difficilmente andavo oltre le 2 uscite settimanali, senza contare un paio di stop più lunghi a causa dell'influenza. Percorsi più strada marciando che correndo. Il primo anno in una forza armata è molto duro. Spesso si fanno turni di guardia di 24h seguiti da sole 24h di recupero. Insomma capita spesso di dormire una notte si ed una no! Una condizioni incompatibile con un attività sportiva impegnativa. Tra Febbraio e Marzo spesso dopo gli allenamenti stavo male (potevo correre solo dopo una notte insonne), credevo fosse anche causa del freddo della pianura padana, ma in realtà covavo dentro di me qualcosa di molto più grave che da li a poco sarebbe esploso presentandomi il conto: la MONONUCLEOSI.
Un virus che mi costrinse a letto per oltre 10 giorni e che mi debilitò a tal punto da far fatica persino a camminare. Per di più riemersero problemi legati all'asma che ormai avevo dimenticato da anni.

Dopo circa 40giorni di stop iniziandomi a sentire meglio e desideroso di riprendere ricalzai le mie care scarpe da running e provai a correre. Il risultato fu disastroso.Gambe molli e cuore impazzito. Percorsi poco più di 3km a 7'/Km prima di esser costretto a tornare a casa non senza difficoltà http://connect.garmin.com/activity/80750800 .

Questa volta non ripartivo da 0, ma da molto più giù.
Passare in qualche mese dal fare i lenti a 4'40'' 4'50'' /km a dover quasi sprintare per raggiungere quella velocità era avvilente e demoralizzante. Inoltre come vi dicevo il lavoro era (ed è ancora) spesso totalizzante e recuperare mi sembrava un impresa titanica. Avevo perso il piacere di correre..Anche i ritmi lentissimi erano diventati ritmi di sofferenza. La cosa che più mi impressionava in negativo erano le frequenze cardiache anche di 30(si trenta!) battiti per minuto superiori ai "bei tempi".


La tenacia e la forza di volontà grazie a dio non mi hanno mai abbandonato in questo periodo e pian pianino e non senza difficoltà (e grosse crisi psicologiche) i ritmi sono tornati a scendere giorno dopo giorno fino ad oggi (che voglio chiamare giorno 0). Finalmente credo di essere tornato ai livelli dello scorso Novembre ma sopratutto (e questo è ancor più importante) corro nuovamente con piacere.
Ho tanti obiettivi davanti, tanti percorsi da seguire e tanta strada da percorrere e da oggi avevo bisogno di non essere più da solo..Questo diario/blog sarò il mio ideale compagno di avventure in attesa di trovare qualche altro "svitato" come me capace di godere correndo e accompagnarmi nelle innumerevoli sfide che mi aspettano (dal mezzonfondo...alla maratona..alla corsa in montagna...e chissà!)

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