mercoledì 5 novembre 2014

San Nicola Half Marathon

Domenica 2 Novembre, assieme a tre colleghi del 51° Stormo, ho preso parte alla II San Nicola Half Marathon, gara valida come campionato nazionale A.M 2014 sulla distanza della mezza maratona. La manifestazione organizzata sotto l'egida della 3° Regione Aerea, ha visto la partecipazione di circa 1000 atleti, militari e non, che hanno percorso i 21 km previsti al meglio delle proprie capacità. Sono arrivato all'appuntamento motivato a far bene, seppur sapessi che sarebbe stato difficile fare il pb a causa del clima mite e l'umidità sempre elevata vicino al mare.


Ecco gli allenamenti effettuati in settimana (domenica avevo corso la mezza a Ferrara in 1h23' in maniera abbastanza facile) :

Lunedì: Riposo
Martedì: 50' Bici da corsa collinare
Mercoledì: Mattino 40' Fondo (4'22") ; Pomeriggio 10*1000 Rec 1' da fermo (3'34") 3'45"-3'42"-3'39"-3'38"-3'36"-3'30"-3'33"-3'28"-3'34"-3'20"
Giovedì: Riposo
Venerdì: 45' Corsa lenta + allunghi
Sabato: Riposo

Sapendo di dover affrontare una prova in condizioni climatiche non ideali, memore dell'esperienza di Treviso (dove sono arrivato con gambe fresche ma troppo de-allenato a livello organico), ho deciso per un unico allenamento settimanale di qualità molto voluminoso.
L'intenzione era di correre le prove a ritmo gara (poco sotto i 3'50" quindi) ma Mercoledì, a soli 3 giorni dalla mezza di Ferrara, stavo davvero da dio e mi sono lasciato prendere la mano correndo in solitaria ben 10 mille con 1' di recupero tutti in progressione (con media finale 3'34").
Sarà stato il clima ideale, i due giorni di riposo dalla corsa, ma ho avvertito sensazioni meccaniche ed organiche eccezionali.
Col senno di poi avrei dovuto far molto meno o quantomeno prevedere in maniera differente il recupero dei giorni successivi. Giovedì difatti anzicchè defaticare ho erroneamente riposato (lunga gita fuori porta in auto), Venerdì (troppo tardi!) 45' di "lavaggio" a ritmi blandi, Sabato ancora riposo (e 8 ore seduto in treno).. Sabato sera mentre passeggiavo con i colleghi per Bari avevo l'impressione di non essere fresco a livello muscolare e di certo le poche ore di sonno sulle brande destinateci dall'amministrazione non avrebbero fatto miracoli.
Domenica a sorriderci è sin dall'alba un sole pieno nel contesto di una giornata umida e ventilata. Non fa caldissimo ma è tutt'altro che freddo.
Raggiungo il centro con due miei colleghi e saluto qualche amico pugliese giunto nel capoluogo per l'occasione.
Ho ben chiaro in testa che comunque vada la gara dovrò portarla al termine per rispetto alla maglia che indosso, e a chi mi ha dato la possibilità di parteciparvi.
L'intenzione è di partire facile per andare in progressione se le sensazioni saranno buone.
La partenza come si sa è sempre un pelo allegra, transito 3'47" al primo chilometro, così seppure non abbia l'impressione di spingere rallento un pò l'andatura adagiandomi nei successivi chilometri tra 3'52" e 3'55". Procedo in questa maniera fino al 6° km quando dopo alcuni minuti trascorsi con la seconda donna ed il suo accompagnatore decido di rompere gli indugi e aumentare il passo.
Mi sembra di star bene e procedo tra 3'45" e 3'50" fino al 10° km, quando rientro su un ragazzo che ha una buona andatura.
Il passaggio ai 10 km in 38'25" è incoraggiante, nonostante il sole e la giornata mite finalmente sto correndo bene, la fatica è molto ridotta ed in questo frangente faccio anche qualche pensiero di pb (seppur serva un bel negative split per centrare l'obiettivo). Dall'undicesimo km torniamo sul lungomare e procediamo in direzione sud. Lunghi vialoni soleggiati e poco pubblico, questo è lo scenario.
Mentre corriamo un atleta più anziano intima al mio compagno di corsa di rallentare perchè negli ultimi chilometri troveremo il maestrale contrario.. Lì per li non faccio caso a ciò che dice ed in tre ci allontaniamo ulteriormente dal gruppetto. Il sole picchia senza opportunità di riparo, il ritmo è calato attorno ai 3'53"-54" ma non tengo conto del vento che spira a favore particolare quest'ultimo che dovrebbe mettermi in guardia sull'efficienza della mia azione che si fa progressivamente più pesante.
Cerco l'ombra ma non c'è traccia.
Al 15° km (58'00") saluto i due ragazzi e poco dopo superato il giro di boa mi ritrovo a correre da solo contro un muro di vento su un largo viale, che solo in lontananza lascia intravedere la città di Bari.
Non mi capacito di un così netto calo di rendimento, sono finito sopratutto a livello muscolare. Gli ultimi chilometri sono un agonia, le kinvara quando non ne hai più diventano così deleterie per l'azione di corsa che sarebbe meglio procedere scalzi.
Faccio alcuni km quasi a 4'20" con l'impressione di trascinarmi a 6', chiudo gli occhi per non contare i sorpassi e cogliere la grandezza delle distanze.. Che sofferenza ragazzi! 18-19-20 .. Non ho forze nemmeno per finire sotto l'ora e 24.
Concludo in 1h24'10" sorpassato anche dal pacer (che correva ormai da solo)..
Nonostante la delusione per il tempo, sò di avere buone possibilità di rientrare in premio nella speciale classifica riservata ai militari. L'attesa per la premiazione ed il saluto con i miei giunti da Lecce per abbracciarmi mettono in secondo piano la performace. Risulterò primo di categoria (Am) e la foto sul palco con Ricatti sarà il più bel ricordo da portare a casa. Nel pomeriggio, mentre rientravo in treno in Veneto, ho pensato un pò agli errori fatti.. Sicuramente sono risultati troppo duri i 7 giorni di avvicinamento alla gara. Da approfondire poi il netto calo energetico dopo l'ora di corsa.. Probabilmente assumere qualche zucchero dopo 50'/55' di gara mi aiuterebbe a non avere cali nel finale.
Per il resto posso fare molto di più, ma in questo periodo per un motivo o per l'altro non c'è possibilità di correre la gara giusta. Ho deciso in attesa di pormi nuovi obiettivi di iniziare a lavorare seriamente sul gesto tecnico inserendo per 2 volte a settimana una routine che coinvolga rapidità forza elasticità e tecnica in senso stretto. Proverò inoltre a cercare di pianificare in anticipo i lavori settimanali (seppur non sia facilissimo con i turni..) per non cadere nella rete del fattore emotività che spesso nelle ultime settimane ha prevalso rispetto ad un gestione totalmente razionale dell'allenamento.

12 commenti:

  1. Il responso cronometrico non è stato dei migliori (anche se, permettimi di dirtelo, stiamo sempre parlando di tempi da atleta vero...!) ma la delusione è stata parzialmente mitigata dal primo posto di categoria. Al di là di tutto questo c'è un aspetto importantissimo, incoraggiante e fortemente motivante: i margini di miglioramento sono enormi e, soprattutto, ne hai la consapevolezza. Qualità, determinazione ed umiltà non ti fanno di certo difetto, metti in ordine le idee e racconta di come hai abbattuto il muro degli 80'...

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    1. Effettivamente il 10*1000 ha rappresentato per me un passo avanti.. Il margine c'è, ma bisogna avere pazienza. Intanto ti ringrazio per la fiducia ;-)

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  2. Ciao Andrea, è sempre piacevole leggere i resoconti delle tue gare. Mi permetto di fare una puntualizzazione: per noi amatori le gare 'obiettivo' sono poche anche perchè la forma non può durare per tutta la stagione; perciò 'usa' alcune gare per affinare la forma in vista dell'appuntamento più importante. Le energie mentali spese, a mio parere, logorano molto di più di quelle fisiche.

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    1. Grazie Marco! Gareggio sempre tanto e questo come dici tu può essere per alcuni aspetti un limite. Bisogna accettare con serenità dei periodi di parziale appannamento e non insistere troppo. Ora non è però il momento di tirare i remi in barca, sento di star bene. L' ultimo appuntamento della stagione sarà probabilmente il 21 Dicembre, poi mi concederò qualche giorno di riposo ;-)

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    2. Ben detto! Allora buona chiusura di stagione! ;)

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  3. non c'entrava niene fare 10 volte i mille a tre giorni dalla mezza maratona a parer mio. neanche bekele avrebbe recuperato

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    1. Purtroppo sono d'accordo anche se in altre occasioni corsi molto bene solo 3 giorni dopo un lavoro di ripetute molto impegnativo e voluminoso (mezza di Paese 1h20'55"). In questa occasione c'era però da recuperare anche una mezza.. Insomma ho esagerato..

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  4. hai lottato comunque fino in fondo, e questo ti insegnerà molto in altri momenti critici futuri
    in ogni caso complimenti per il piazzamento ottenuto
    ricordiamoci sempre che non è facile per noi amatori essere sempre al top,
    vorremmo sempre tentare il pb, ma dobbiamo fare i conti che la realtà quotidiana.....
    quindi impegno massimo ci stà, poi prendiamo con filosofia quel che viene e impariamo a guardarlo da un'altra angolazione

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    1. grazie Andrea.. Le tue sono parole sagge! A presto ;-)

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  5. Mannaggia Andrea!
    In efetti il lavoro di mercoledì è stato intenso, addirittura un bigiornaliero probabilemnte non l'hai recuperato come hai giustamente poi detto. Ma il recupero da fermo l'hai scelto perchè vicino alla gara o di solito fai le rip così?

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    1. Ciao Franco! Generalmente recupero attivamente, salvo quando l'obiettivo è solo quello di far girare le gambe.. Ma con un 10*1000 si va un pò oltre il "far girare le gambe". Quest'ora e 19' sembrava così vicina.. ora invece per un motivo o per l'altro si sta rivelando un' impresa!

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