martedì 5 novembre 2013

Tra mille intoppi, motori al massimo!

Credo che la qualità migliore che sto dimostrando in questo periodo della mia vita sia la tenacia, diciamo "cocciutagine" va.
Coniugare allenamenti e lavoro da turnista, in uno dei periodi più pesanti dal mio arruolamento (quantomeno dal secondo anno in poi) è impresa ardua. 60/70 ore settimanali in mimetica pesano, sopratutto quelle di servizio notturno.. ma bisogna tener duro perchè il periodo di spaventosa carenza di personale sempra stia per terminare.
Fortuna che non ci sono ancora i figli.. Non voglio pensarci :-)
Ma veniamo a noi, e inziamo dicendo che tra mille difficoltà di pianificazione e possibilità di recupero il mio fisico sembra rispondere agli stimoli.
La quantità si è mediamente ridotta (60/70 km a settimana) ma non la frequenza delle uscite lunghe (>15km), e la cura degli aspetti di forza, tecnica e velocità.
Così il risultato, contro tutti i pronostici personali, indica che l' evoluzione atletica continua
Certo, mi è accaduto di sbagliare strada e perdermi nel bosco a 2km dalla fine di una gara, ma dopo una notte totalmente in bianco ci può stare no?
Buone positive arrivano proprio dai sentieri laddove la strada sale.. Allo stato attuale la qualità migliore che si è evidenziata palesemente nelle ulime gare, è proprio quella di "scalatore". Sia a Segusino che a Giavera ho costruito buone prestazioni complessive proprio nei tratti più difficili, segnando parziali nei chilometri con sola salita non distanti da chi le gare poi le gare le è andato a vincere.
Gli allenamenti sui sentieri di monte Cesen e le rampe di monte Tomba, le lunghe escursioni estive in montagna, ma sopratutto i costanti esercizi di potenziamento mi stanno trasformando in un buon arrampicatore (già a fine agosto nel giro a tappe salentino era proprio in salita che avevo una marcia in più). Non per nulla la muscolatura degli arti inferiori è ai massimi storici
L'equazione andar forti in salita = andar forti in pianura non è però sempre valida perchè, come dicevo nel precedente post, la componente della forza che permette di andar forte in pianura è soprattutto quella elastica, così come la capacità di spinta dei piedi. L'imperativo così, è lavorare a 360°.
Due le garette che meritano un paio di righe..
Sabato 26 Ottobre, la 6^ Sulle Grave del Piave e Borghi di Segusino. Gara affrontata da smontante notturno, che se avete capito bene..sapete già come andrà a finire.
Decido di parteciparvi giusto un oretta prima, non riuscendo a prendere sonno dopopranzo..
Poco riscaldamento e mi tuffo nella mischia... Davanti il livello è davvero alto così prima che carburi prendono il largo i vari Mirko Signotto, Lucio Fregona ed i terribili ragazzi Ghenda e Nani. Seguono Cenedese, Zanoni.. insomma "sticazzi" per una non competitiva del Sabato pomeriggio!
I primi 2 chilometri sono piatti, corriamo vicino al Piave tra i vitigni ormai spogli...l'atmosfera autunnale è davvero da cornice.
Corro facile a 3'50'' in attesa delle prime rampe che ben presto giungono ripide superato l'abitato di Segusino. L'impegno non cambia ma inizio a rimontare posizioni su posizioni. Vado davvero il doppio tanto che dall'intravedere lontana la Serafini, specialista di skyrunning, la raggiungo in poche centinaia di metri.
La salita finisce e ci si getta a capofitto in un mangia e bevi tencico ed avvincente tra fango, pietraie e prati ancora verdeggianti. Corro per qualche chilometro con Silvia, ed insieme rimontiamo tanti atleti.
Poi dopo il sesto chilometro saluto l'ottima compagnia per concludere in spinta .. Mi ritrovo a correre da solo, sono ormai probabilmente a ridosso dei primi dieci. Il percorso non è ben segnalato e ben presto si materializza uno degli incubi più ricorrenti del podista.. Sbagliare strada!
Ai 7,5km si svolta a destra, per una stradina secondaria, ma non me ne avvedo e procedo dritto.. Cento, duecento metri.. Poi quando vedo che si torna a salire in direzione opposta e non vedo ancora nessuno capisco che c'è qualcosa che non va.. Urlo un "c'è nessuno", ma l'unica risposta che ricevo è quella dell'eco.. Così torno indietro e vedo un trenino di podisti che si dirige giù per quella stradina incrociata poco prima... :-(
Corro per qualche centinaio di metri arrbaitissimo quasi a 3'/km, poi mi fermo.. Ho perso troppo tempo e non ho più voglia di soffrire. Arrivo al traguardo di passo, godendomi i sorpassi di tutti, scoprendo che c'è anche qualcuno che corre a 6'/km che taglia volutamente centinaia di metri (visto con i miei occhi..) CHAPEAU!
Domenica scorsa ho corso invece a Giavera la 33^ Corsa della Salute. Vista la giornata probabilmente la salute se ne andrà per molti, ma la pioggia non scoraggia nessuno vista la presenza massiccia di runners.
Sulle gambe ho ancora il lavoro di Venerdì (vedi il riepilogo alla fine) ma scelgo di correre il percorso lungo (17km) per metter su un pò di chilometri.
Partenza come al solito soft poco sotto i 4'/km, poi al 3° km svolta a destra ed inizia la salita.. Anche oggi mi sembra che gli altri salgano con una cassa d'acqua sulle spalle, così rimonto rapidamente una ventina di posizioni. La pendenza media del primo tratto di 600 metri su sentiero è del 12% il ritmo di corsa 5'20''/km.
Terminate le rampe più impegnative la salita diventa più dolce. In questa fase pago un pò il ritmo impresso poco prima, il pensiero va ai tanti chilometri che mancano all'arrivo, così rientro nei "ranghi" accodandomi ad un piccolo gruppetto che sale di buona lena.
Al 6° km svolto per il percorso lungo e mi ritrovo da solo. Ho recuperato la fatica e ho ripreso a spingere, ma da dietro sento che sta arrivando qualcuno.. Chi sarà mai se non il "treno" Trentin?
Lui è solito partir tranquillo, ma quando ingrana è duro tenerlo a bada! (Ad Udine ad esempio mi superò per poi concludere in 1h18')
Appena mi raggiunge mi metto a ruota e subito piazziamo 2km piuttosto veloci (3'41''-3'42) ma appena la strada torna a salire le parti si invertono.. Lo affianco e lo supero. E' quasi sorpreso, perchè quando parte in rimonta difficilmente trova qualcuno che sappia rinvenire al suo ritmo. Così ci osserviamo reciprocamente, io con stima (so che domenica ha chiuso la maratona di Venezia in 2h46').. lui probabilmente con curiosità.
La strada sale regolare al 7% 8%, non molla un attimo e correndo a pochi metri di distanza va in onda un concerto di" fiati corti". Quando sei quasi a tutta e ti trovi accanto a qualcuno ti senti nudo, è come se scattasse un "senso del pudore". Ci allontaniamo un pò, ci riavviciniamo.. Se dobbiam morire moriremo da soli!
Scolliniamo dopo 11km e 200 metri di altitudine guadagnati in varie riprese, da ora in poi la strada fino alla fine sarà facile (immagino..).
Nulla di più falso! Sia perchè ogni 400-500 metri di discesa troviamo qualche breve rampetta o tratto di fanghiglia difficile da aggirare, sia perchè Virginio in discesa è un treno.
Non piove più, e lui mi sussurra "hai visto come siamo fortunati?".. Così mentre il traguardo si avvicina rapidamente, scambiamo qualche parola.. Davanti non si scorge nessuno, dietro idem. Subito dopo il ristorante da Vettorel la strada è ripida e tra terreno bagnato fango ed il ritmo forsennato (sotto i 3'/km in questa fase) credo di fare da un momento all'altro un capitombolo da paura.
Cimitero di Giavera, e siamo agli ultimi 500 metri in cui lo affianco rifiutandomi però di lanciare una volata finale. Tanto rispetto per questo quasi sessantenne funambolico!
Chiudo 17° poco oltre l'ora e 09 (non male la media di 4'05''/km su questo percorso)
Rientrare in premiazione oggi sarebbe stato impossibile a giudicare dalla top ten finale : https://www.dropbox.com/sh/2owe9lqlksjalhr/3WBEJ1eg0C/Le%20classifiche#lh:null-CIMG3953.JPG
Interessante il post gara nel quale scambio qualche altra parola con Virginio, riguardo le prossime mezze maratone. Mi chiede a quanto punto, io gli rispondo 1h18' e lui mi fa "Con quelle gambe puoi far meglio, in salita mi staccavi,.. puoi tentare 1h16'!.. al che gli sorrido perchè i tempi non mi sembrano ancora maturi per gestire un ritmo del genere, ma sicuramente è un' indicazione che mi da tanta fiducia (detto da uno che fa 1h17').

Dopo tante chiacchiere, ecco il riepilogo di tutti gli allenamenti effettuati.

M 23 : 30' Corsa Lenta di recupero
G 24 : 20' Corsa Media + 4*400m Rec 200m (1'16''-58''-1'15''-57''-1'17''-58''-1'17'') Rec 5' 4* 300m Rec 100m (59''-35''-1'-34''-57''-35''-59'') Rec 5' 400m 1'06'' (34''+32'') Rec 5' 600m 1'45''
v 25 : Riposo (servizio h24)
S 26 : Gara Collinare, Segusino (Ritirato) 7,8 km (4'15'') 226 D+
D 27 : 43' Corsa Lenta + Sprint in salita (Giavera) (4*30, 4*50) + Tecnica

Tot Settimana 58km

L 28 : 1h33' Lungo lento di costruzione su percorso ondulato (4'13'') + All
M 29 : Riposo (servizio h24)
M 30 : Risc + 10*200 Rec 30''(40''-38''-36''-36''-35''-35''-34''-34''-34''-32'') Rec 3'+ 5*30 Spr Salita + 300m 49''
G 31 : Riposo (servizio h24)
V 01 : 8' Risc + 4*1000 Rec 400 Cl (3'20''-2'00''-3'22''-2'02''-3'19''-2'05''-3'23'') Rec 10' 5*30m Sprint in salita + Skip alto elastico in salita + 200m 27''8
S 02 : 57' Corsa Lenta di recupero
D 03 : 33^ Corsa della salute 16,99km (4'05''/km) 305 D+

Tot Settimana 68km

L 04 : Riposo (servizio h24)
M 05 : Risc + 5*200 Rec 30'' (35''-35''-34''-34''-34'') Rec 1', 4* 60m Sprint in salita (con Rec 1'), Rec 1'30'' 100m Sprint in Salita, Rec 2'30'', 2* 200 Rec 1' 29''-30'', Def

4 commenti:

  1. incastrare tutto non è sempre facile, però ci si prova ed alla fine qualcosa di buono viene sempre.
    L'importante è essere li e divertirsi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Domenica mi sono divertito alla grande! Adoro questo genere di corse ;-)

      Elimina
  2. A parte la "simpatica" (si fa per dire...) disavventura del 26 ottobre e nonostante i gravosi impegni di lavoro, ottimo il lavoro svolto soprattutto sui sentieri in salita. I risultati lo stanno a testimoniare, 4'05" su quel percorso è eccezionale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Andrea credo che la chiave siano i lavori di forza.. Ne sono sempre più convinto!

      Elimina