lunedì 1 luglio 2013

Corri Treviso 2013, fine di un ciclo.

Con la partecipazione alla prestigiosa chermesse trevigiana, si conclude un ciclo che mi ha visto indossare il pettorale con una frequenza davvero inusuale (ben 11 volte in 2 mesi).
Tra le varie prove pochissimi o nessun allenamento di qualità, un quantitativo di chilometri in linea con i mesi precedenti (205 Maggio e 218 Giugno), e svariate gare sempre a buon livello ma con un progressivo appiattimento delle prestazioni dopo la Spring Run a Ferrara.
La speranza era quella di siglare il personale sui 10km proprio nell'appuntamento trevigiano ma la buona prova di Venerdì la potrò archiviare in tutta onestà solo come "miglior prestazione su una distanza di circa 10km".
Il chilometraggio delle gare su strada è sempre un' incognita senza l'omologazione fidal, e seppur questa sussista vi è quasi sempre l'opportunità di trovare delle "scorciatoie" .
Il percorso cittadino di 2,5km da ripetere 4 volte mancava di omologazione risultando ben più corto, e consentiva inoltre di accorciare ulteriormente la percorrenza tagliando una paio di curve sotto i portici e nei pressi di Piazza indipendenza, cosìcchè la distanza complessiva si riduceva dai fantasiosi 10 a 9,6 km http://s9.postimg.org/64pjlo8wu/corritreviso9_6km.jpg Onestà prima di tutto, è inutile prendersi in giro, ancor più tra amatori.
Clima eccellente in città, pubblico caldissimo e aria fresca (non più di 20°), ad accogliere i circa 600 podisti provenienti da tutto il Veneto ed il vicino Friuli.
Poco prima della partenza incrocio Lorenzo, il ragazzo che proprio 7 giorni prima a Meolo concluse 1° di categoria, pochi secondi davanti a me. Anche nella corsa il gioco di squadra aiuta sopratutto psicologicamente, così decidiamo di far gara assieme. Lui mi confessa che ha il vizio di partir sempre troppo forte, così sarà compito mio tenerlo a freno nei primi chilometri per provare a concludere la prova senza evidenti cali di ritmo.
Alle 21 e 30 puntali partiamo dalla centralissima piazza dei signori e l'andatura è sin da subito forsennata. Scommetterei che i primi 200 metri della testa del gruppo condotto da Zanatta, Gobbo e Titton si consumano in non più di 30'', perchè io sono sotto i 3'/km e già faccio fatica a vederli. (Utilizzerò per la cronaca tutti i passaggi al chilometro registrati dal garmin aumentati di 6'').
Svoltiamo in via Toniolo e sapientemente scaliamo una marcia, dieci chilometri sono lunghi e 4 giri per la mente ancor di più.
La corsa è facile, il ritmo buono (1° km 3'33''), mentre il percorso non è il massimo per fare il tempo, con una prima metà tutta in lieve discesa ed una seconda parte che tende interamente a salire, cosicchè tra il punto più basso ed il punto più alto il dislivello è di circa 10 metri. In particolare risulta ostica la leggera salita che porta in piazza indipendenza, in una fase dove alle difficoltà altimetriche si aggiungono curve dall'angolo strettissimo che costringono a rilanciare l'azione. (2° km 3'41''). Al primo passaggio sotto l'arco del traguardo (8'36'') sono in perfette condizioni, la fatica è contenuta e la corsa fluida. La respirazione è un parametro di valutazione importante e ascoltando chi mi sta accanto deduco di averne di più.
Le sensazioni sono giuste così mantenendo invariato il passo iniziamo a rimontare qualche posizione (3° km 3'36''), (4° km 3'40''). Al secondo passaggio (8'49'') inizia a sentirsi la prima fatica, sarà l'ultima volta che la lucidità mi permetterà di individuare a salutare Chiara con un cenno di intesa (5° km 3'44'')
Lorenzo è a tutta ed il compito di star davanti è da tempo il mio, il gesto tencnico inizia a non esser più pulitissimo ed efficente ma l'efficenza del motore è buona (6° km 3'40''). Il passaggio di piazza indipendenza giro dopo giro diventa il più difficile ed il salto sul marcipiede per recuperare qualche metro non è così vantaggioso vista la pendenza della strada. Avverto ormani la fatica muscolare quando inbocco per la penultima volta il rettilineo finale (passaggio 8'48'').
Gli ultimi minuti di una gara di 10 chilometri corsa a tutta, sono sempre una sfida con se stessi. Per non mollare ci vuole carattere, forza di volontà, preparazione, orgoglio. La corsa è scuola di vita perchè ti insegna che i risultati si ottengono con il sudore dei sacrifici ed in gara non si molla mai.
Con Lorenzo stiamo facendo una bella prova (7° km 3'44''), ogni 3 o 400 metri riprendiamo qualcuno ed il ritmo è sempre regolare. All'inizio sembrava agevole, adesso dopo 8000 metri percorsi a poco meno di 17km/h sui sampietrini, tra curve controcurve e salitelle ci danniamo per mantenerlo. All' ottavo chilometro provo ad aumentare per abbreviare la sofferenza, la testa chiama, la gamba risponde. (8° km 3'37''). Sembra fatta ma il nono chilometro con la salitella risulta il più difficile di tutti (9° km 3'46''), rallento ma molti rallentano in maniera più netta. Doppio la coda della corsa e mi sorprendo perchè non trovo i tampascioni da 6'30'' o 7' al km, ma onesti amatori che corrono a poco di più di 5'/km, oggi son tutti bravi. Lorenzo è al gancio, sento il suo fiatone sempre più lontano, tifo per lui ma non posso aspettarlo.
Quando arriva l'ultimo chilometro ne hai o non ne hai devi accellerare, così aumento dinuovo il ritmo, ultime curve stringendo i denti, ed ecco il lungo rettilineo finale.. Chi sta dietro prova ad aumentare io di tutta risposta replico con la forza dell'orgoglio e piuttosto che perdere una posizione ne recupero una, andando a riprendere chi mi sta davanti proprio sotto lo striscione. (Parziale 10° km 3'28''/km, con gli ultimi 200 metri in 33'')
Dopo pochi secondi arriva Lorenzo, con cui ci scambiamo un bel 5, ed un altro amico "virtuale" che scopro essere lettore del blog dalla gara di Asiago. Mi riconosce e scambiamo due battute.
Concludo in 34'53'' (ultimo giro 8'38'') in 41esima posizione a poco più di 5minuti dall'eccezionale Zanatta (Fiamme Oro), vincitore della gara. 3'38''/km la media reale per questa gara (TDS 3'29'' http://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=-1&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&serviziol=null&id=5443&pageType=1&servizio=000&locale=1040, GPS 3'33'' http://connect.garmin.com/activity/334530340) con una proiezione sui 10km di 36'20'' (seppur di poco da pb). Risultato che mi soddisfa, e che consolida la mia idea che attualmente valgo 35' alto in una gara piatta e veloce. Ci riproveremo al più presto, anche se adesso è giunto il momento di tornare ad allenarsi con criterio e dedizione.
I "quaderni" dicono -20''/km in un anno, e fermarsi adesso sarebbe come sacrificare un dono. Non quello del talento che non mi appartiene, ma quello della voglia di studiarsi per migliorarsi sempre di più. Alla prossima!

10 commenti:

  1. Gran bel lavoro Andrea, arrivato a questo punto avanti tutta anzi, a tutta.

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    1. Di certo non mi tiro indietro anche se a volte bisogna mettere necessariamente la corsa in secondo piano

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  2. bè direi che tra curve e sanpietrini, salita e discesa, hai fatto una signora gara e un signor tempo
    hai sempre tenuto sotto controllo la situazione
    la maturazione si vede e l'Andrea di un'anno fa si è totalmente trasformato
    stupisci sempre di più.......e allora sempre avanti

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    1. Riguardo la maturazione "tattica" ti dò ragione, gestisco le gare piuttosto bene ultimamente. Per il resto si può sempre puntare a limare qualcosina!

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  3. Tienici aggiornato sui tuoi programmi, per me la stagione trail è praticamente chiusa ed ora voglio dedicarmi a fare un po' di velocità per preparare al meglio Berlino. Vorrei riuscire a correre in tua compagnia un bel diecimila prima o poi.

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    1. Per l'autunno ti propongo una bel programmino: io ti scorto ad una 10km sotto i 36', e tu ad una mezza sotto l'ora e 20. Se ci arrivi con queste premesse a Berlino ti vedo molto vinco alle 2h50'!

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