lunedì 24 giugno 2013

CORSA DI SAN GIOVANNI BATTISTA e VAL DI FASSA RUNNING 2013.

Con la gara di ieri si è conclusa la settimana senza dubbio più intensa dal punto di vista sportivo della mia vita. Ben 3 gare, e la scalata di Monte Grappa in bici da corsa. Un solo giorno di riposo (Mercoledì). Sono in ferie e bisogna darsi da fare!
Un calendario molto intenso, ma che sono riuscito a gestire piuttosto sapientemente dosando con giudizio l'impegno.
Partiamo da Meolo (Ve), dove Venerdì sera si è svolta la 5° corsa podistica di San Giovanni Battista. Percorso che si sviluppa su due giri da 4km (in realtà saranno 3700m) per un totale di 7,4km. Clima ancora piuttosto caldo, ma bisogna fare l'abitudine. A tal proposito Giovedì ho effettuato dieci chilometri di corsa lenta alle 10 del mattino con oltre 32° gradi
Sulla linea di partenza siamo in circa 400, con il solito ottimo livello di atleti in testa al gruppo, nonostante si tratti di gare ufficialmente "non competitive". Per me è un importante test in vista della 10km di venerdì prossimo a Treviso, dove teneterò di abbattere il muro dei 36' così imposto il ritmo attorno ai 3'35'' per ascoltare al meglio la reazione del fisico a quell'andatura.
Partenza controllatissima a differenza di Lunedì scorso, con un primo chilometro dove mi sembrava realmente di correre pianissimo (split 3'33''), ma il consiglio di trattenersi in partenza credo sia uno dei più validi che mi sia stato suggerito di recente.
Secondo chilometro 3'28'' in leggera accellerazione ed ormai a regime, 3° km interamente su erba e ghiaia davvero molto sconnessa 3'36''. Sono in netta rimonta e le sensazioni sono ancora di controllo al primo passaggio sotto l'arco del traguardo (13'10'').
Più si migliora più si corre "in solitaria", e se da un certo punto di vista ciò mi rinfranca, per altri versi spesso faccio fatica a trovare stimoli per mettere in strada quel qualcosa in più che solo l'adrenalina di un duello ravvicinato può darti (vedi l'ultimo chilometro a Ferrara).
Se ci aggiungi il gps che perde il segnale mi ritrovo a correre davvero senza riferimenti ed indicazioni.
Tra il 4 ed il 5 chilometro supero una validissima atleta donna, un paio di uomini. In fondo vedo Silvia Serafini e Virginio Trentin ed un'altra sagoma che sembra rallentare il passo. Siamo ormai a meno di due chilometri dall'arrivo e sul tratto off-road la stanchezza adesso si fa sentire. Dietro non scorgo nessuno mentre davanti la sagoma di un ragazzo si fa sempre più vicina ma nelle poche centinaia di metri rimanenti, quei 50-60 metri sembrano incolmabaili, anche perchè pure lui spinge bene. Termino 21° in 26'35'' (3'36''/km) e secondo di categoria proprio dietro all'atleta che mi precedeva. Se l'avessi saputo avrei provato a tirar fuori il 110%! Ma va bene così, ho dato tanto.
Venerdì a Treviso il percorso non sarà velocissimo ma i 3'35'' per 10 chilometri sono nelle corde. Proviamoci!
Sabato insieme a Chiara facciamo armi a bagagli e partiamo alla volta di Canazei nella splendida Val Di Fassa. In programma delle escursioni sulle cime dolomitiche e domenica mattina la prima prova del famoso giro a tappe della Val di Fassa.
Il tempo di trovare l'albergo e zaino in spalla effettuiamo una piacevole escursione da Alba di Canazei al rifugio Contrin (5km e circa 500m di dislivello). A far da sfondo il Gran Vernel e la Marmolada. Chiara è un arrampicatrice mica male e saliamo (e riscendiamo) davvero di buona lena così al mattino di Domenica lei è più o meno paralizzata, ed anch'io non è che mi senta leggerissimo!
La mattina è da cartolina soleggiata e con la nebbiolina notturna che si solleva dal fondovalle. Le vette del gruppo del Sella sembrano disegnate.
Raggiungo di buon ora la zona di partenza e mi iscrivo alla tappa giornaliera. Prezzo non proprio modico (15 euro). Non ho intenzione di far gara tirata, ma quando mi consegnano pettorale e chip non ne sono più tanto convinto.
Saluto l'amico blogger Franco Chiera che trascorrerà tutta la settimana in valle (in bocca al lupo!) ed inizio a riscaldarmi, si perchè fa quasi freddo!
La start list è davvero di ottimo livello, con personaggi d'elite della corsa montagna (Galliano, Concas) ed ottimi atleti come Alberico di Cecco e Vito Sardella. Al via siamo quasi in 500
Allo sparo rimango fedele alle intenzioni, partendo al centro del gruppo e procedendo lentamente per il primo chilometro che è solo in leggera salita (4'17''). Giunti nei pressi dell'abitato di Penia la strada si inerpica e nonostante non sia uno "stambecco" senza accellerazioni di alcun tipo mi ritrovo a superare decine e decine di concorrenti. Così pian pianino metto da parte le buone intenzioni ed inizio a spingere con più impegno. Il secondo chilometro è molto ripido (guadagniamo quasi 140metri) e lo percorro in 7'11''. Nei tratti più ripidi, oltreil 15%, cammino a passo svelto mani sulle ginocchia, appena spiana riprendo a correre. La rimonta continua, ma la salita non è uniforme e due tratti di breve ed improvvisa discesa mi rievocano i vecchi "fantasmi" della fitta al fianco che mi sovviene quando, durante uno sforzo elevato, amentano le sollecitazioni (correndo in discesa ad esempio).Sapientemente "scalo una marcia" e la seconda parte della salita la affronto con un pò di margine. Corro con la terza donna, Ana Nanu, alternandomi spesso nella marcia.
Raggiungiamo oltre 1900 metri di quota e lo spettacolo del gran Vernel ancora in parte innevato è ineguagliabile. Non essendo "a tutta" riesco a trovare il tempo per godere della fantastica vista.
In cima mi dicono di essere 36°, ed appena inizia la discesa provo ad aumentare il ritmo. Il fianco mi da fastidio così per un paio di chilometri cerco di correre leggero sul terreno. Non riprendo nessuno, non mi supera nessuno.
Poi come immaginavo, somatizzata la dinamica della corsa in discesa e rientrato lo sforzo, il fastidio si riduce totalmente e mi posso lanciare, come ho fatto qualche volta negli ultimi allenamenti.
Inizio a recuperare posizioni su posizioni, raggiungo la terza donna ed uno dopo l'altro numerosi alteti. Il parziale del 10°km è 3'07'', con il tratto finale in asfalto sotto i 2'40''. Non male!
Ho l'impressione di poter riprendere ancora tanta gente se la discesa continuasse, vado davvero il doppio e ciò è piuttosto divertente.
Ecco, lo rimarco sempre che non ho nessun particolare talento, in discesa però un pizzico di attitudine innata c'è, anche se le prime esperienze non furono brillantissime (vedi Segusino 2012)
Concludo in 53'13'' (53'10'' real time), 27° su 458 al traguardo ( http://www.valdifassarunning.it/it-it/classifiche.aspx ), Traccia Gps : http://connect.garmin.com/activity/331837862
In questa foto poco dopo lo scollinamento tallono il concorrente sloveno Havala, atleta che avevo già conosciuto a Gorizia (chiuse 1h21'). All'arrivo il gap sarà di 1'10'' a testimonianza della bella accellerazione impressa in discesa. Il prossimo anno con una preparazione più specifica potrei pensare di affrontare l'intera settimana con l'obiettivo di concludere nei primi 15 della generale. Montagna e corsa sono un mix stupendo, e la val di fassa in particolare mi è rimasta nel cuore.

3 commenti:

  1. Nuovamente delle prove maiuscole!
    Complimenti, davvero

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    1. Gareggiare mi piace sempre di più! Una settimana e sono in astinenza da pettorale! Arriveranno momenti di rifiuto, ne sono convinto, ma per ora cavalco l'onda dell'entusiasmo. Ciao Andrea

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  2. solo molti complimenti per le prestazioni che stai riuscendo ad avere
    passo dopo passo arriverai sicuramente sulla cima che senti di poter raggiungere
    la corsa in montagna ha tutto un suo fascino, per me è il primo amore e lo resterà sempre
    chissà un domani (quando i bimbi saranno indipendenti...) possa fare anch'io qualche classica sulle dolomiti

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