lunedì 3 dicembre 2012

1h24'52'' un PB oltre l'ostacolo

Mancano ormai 5 chilometri alla fine, i due compagni di avventura con cui ho condiviso buona parte della gara, dopo aver parlottato un pò aumentano l'andatura, si passa da 3'56''/3'58'' a 3'46''/3'48''. Mi volto dietro ma non scorgo nessuno all'orizzonte, le gambe si stanno progressivamente indurendo, avverto un principio di crampi, il fianco inizia a dolermi e la strada che si profila oltre sembra salire. In pochi secondi decido che non posso seguirli, abbasso lo sguardo e inizio una dura lotta il cui esito dipenderà esclusivamente dalla capacità di oltrepassare le apparenze della massima fatica sostenibile
Per raccontare l'esperienza di ieri sono voluto partire dal momento più difficile, un'improvvisa crisi poco dopo il sedicesimo chilometro. Lo definirei un black-out, le cui ragioni sono facilmente individuabili (un chilometraggio insufficiente per affrontare al meglio una mezza -30,35km P/S -) che ha rischiato di compromettere una prestazione fino a quel momento più che soddisfacente.
Ieri mattina a Corigliano D'Otranto eravamo quasi in mille, molti volti conosciuti del podismo salentino ma anche tanti altri amici venuti dal resto della Puglia, nonchè un gruppo di folklorisitici atleti tirolesi. Il clima non è idilliaco, ma ci si accontenta visto che lo spauracchio di una sciroccata è sempre in agguato da queste parti (vedi edizione dello scorso anno). Il cielo è parzialmente nuvoloso, la temperatura si attesta tra 15° e 16°, l'umidità (non elevatissima) tra il 60% ed il 70%, ed il vento soffia moderato da sud ovest (libeccio).
Il percorso di gara prevede l'attraversamento di alcuni comuni della "grecia salentina" : in successione Melpignano, Castrignano Dei Greci, Martano e Zollino. L'altimetria ad un primo sguardo è rassicurante, ma chi conosce la pianura salentina sa bene che non ha niente a che spartire con i "piattoni padani" ed i sali e scendi sono sempre dietro l'angolo.
Corro per la prima volta una mezza con le saucony kinvara, delle A2 molto reattive e leggere.
Sprono un amico molto promettente, alla prima esperienza in una mezza, a correre assieme a me .
La partenza è in leggera discesa e dopo 200 metri controllando il ritmo sul garmin (3'04''/km) mi convinco che sono fuori di testa (anche se a dirla tutta non mi sembrava di spingere).. Cosa fa l'adrenalina del colpo di pistola! Tiro il freno a mano e mi attesto ad un ritmo più consono attendendo il mio amico per qualche momento. Un primo cavalcavia dopo due chilometri è il primo imprevisto, molti spingono inutilmente in salita io cerco di risparmiare ogni energia possibile, la gara è lunga!
Transitiamo al 5° poco sotto i 20' in 19'55'', il ritmo mi sembra molto facile, mi nascondo in un gruppetto che procede regolare.. Il mio amico e un pò in difficoltà e decide saggiamente di rallentare per arrivare al traguardo. L'attraversamento dei paesini da la carica, il pubblico è molto caloroso e le casse sparano un'indiavolata pizzica salentina.
Tra il 5° ed 10° chilometro il ritmo aumenta leggermente (parziale 19'46'') e transitiamo al 10° in 39'41''. Sono ancora piuttosto fresco (foto accanto) e tento di allungare un pò per non perdere un buon treno. Sul lungo rettilineo tra Martano e Zollino il vento soffia forte contrario alla marcia e stare coperti aiuta non poco. Le difficoltà atmosferiche ci riportano leggermente sopra i 4'/km (11° 4'02''- 12° 4'03''), per poi ritornare al solito ritmo poco sotto i 4'/km appena entriamo nell'abitato di Zollino (parziale 10°-15° 19'57'').
Transito al 15° sotto l'ora in 59'39'' e tutto sembra procedere per il meglio, la fatica adesso c'è ma è ancora contenuta ed il fiatone di chi mi sta accanto mi da fiducia... con un bel finale posso chiudere in 1h23' alto!
Tra il 15° ed 16° chilometro inizio a captare varie indicazioni, su quel che ci aspetta. I due atleti davanti a me parlano di un cavalcavia e di un finale insidioso poi subito dopo il cartello del sedicesimo chilometro aumentano il ritmo come se fossimo ormai in diruttura d'arrivo 3'55''...3'51''..3'48''..quando vedo un passo sotto i 3'45'' decido di mollare.
Mancano ancora 5km e forse saranno anche impegnativi, ci tengo a non saltare. Nonostante rallenti, le gambe improvvisamente diventano dure come il marmo e non ho più un minimo di elasticità. Dietro di me il nulla, davanti si scorge una collinetta e aguzzando lo sguardo vedo, "gli indiani della montagna". Da li si dovrà passare!! Mi trovo in netta difficoltà, fisica e mentale. La mia azione è un più simile ad un trascinamento, corro in frequenza, molto basso e senza spinta. Mi soprendo di non finire oltre i 4'10''/km in queste condizioni e cerco di tenere duro. Svolto a dstra, eccolo li il cavalcavia! Correvano quassù "gli indiani"! Ragazzi è proprio duro, si sale di una decina di metri in non più di duecento, e nel tratto di discesa successivo mi rendo conto che sono proprio finito: non riesco più ad andare sotto i 4'/km nemmeno con l'aiuto della gravità.
18° 4'14'' 19° 4'10'', mancano solo 2 chilometri ma mi sembra un eternità. Corro guardando a terra, a volte chiudo anche gli occhi, le gambe son proprio K.O , ma la voglia di far bene mi da la forza per continuare. Al traguardo mi aspetta mio padre ed è un motivo in più per non mollare.
Intanto in uno dei pochi momenti in cui guardo avanti individuo un atleta che pian piano mi sembra sempre più vicino.. e nel frattempo la campagna lascia spazio alle prime abitazioni di Corigliano ecco il 20esimo chilometro!! Raggiungo il corridore "miragio" e tento il sorpasso. E' un sorpasso bluff, sono cotto, ma nemmeno lui sembra lucido, procediamo appaiati. La strada inizia a salire, non è un falsopiano banale, o almeno.. ai miei occhi sembra una rampa per l'aldilà ! Forse posso ancora scendere sotto l'ora e 25 con un finale kamikaze.. Mi serve solo un stimolo e ai 200 al traguardo eccolo arrivare!
L'ultimo compagno di fatiche mi lancia lo sprint lungo, parte benissimo e per qualche secondo penso di mollare, poi invece metto dentro tutta la cattiveria agonistica residua e lo sorpasso (il garmin mi segnerà un picco di 2'15''/km!), supero l'arco del castello e corro gli ultimi 50 metri ancora in spinta per chiudere in 1h24'52''. Qualche secondo per recuperare un fuorisoglia da paura e poi tanta soddisfazione per un pb sofferto ma da ricordare per tanti motivi.
Classifica : 41/817 http://www.cronogare.it/classifiche-gare-podismo/2012/corigliano/classifica_finale.pdf
Traccia gps : http://connect.garmin.com/activity/248513976

17 commenti:

  1. Complimenti per la prova e per il bel racconto che ho letto tutto d'un fiato.
    E' stata una grande gara visti gli ultimi km in enorme sofferenza. Evidentemente la partenza un po' troppo veloce e le difficoltà del percorso hanno influito.
    Comunque il PB è in saccoccia e la consapevolezza di poterlo migliorare pure. Un bel risultato.

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    1. Che dire ? Grazie Giacomo! Prima o poi ci si becca in gara ;-)

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  2. Bravo, il pb sulla mezza è una sensazione unica, il frutto di un lavoro ben fatto. Avanti col prossimo!

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    1. Sicuramente la mezza nasconde molte più incognite di una gara di 5 o 10km ed il risultato è influenzato da più fattori alcuni dei quali non preventivabili. Il traguardo in questo senso è una liberazione!

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  3. benissimo!!!!
    sempre una grande gara all'attacco e con la voglia di abbattere il PB....gli allenamenti fanno pagano e la gara di ieri è un traino verso il futuro

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    1. La voglia era tanta anche perchè sulle strade di casa avevo collezionato nelle mezze due ritiri ed una non prestazione (feci un lungo lento in gara). Ieri sarei stato più pronto ed allenato a correre un 1000m in 2'55'' che una mezza a 4'/km ma a quanto pare la prima prestazione non esclude la seconda se si ha un minimo di fondo ;-)

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  4. Ben fatta... ora cominci a pensare al prossimo? Ormai hai scollinato: sei più vicino all'ora e 19' che all'ora e 30'... ;-)

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    1. Sinceramente con un buon clima (ieri c'era davvero troppo vento e qualche grado di troppo), una gara più partecipata, ed un percorso "padano" credo di valere ad oggi 1h23' anche basso. La sensazione ieri era la solita degli ultimi tempi correre a 4' è un gioco da ragazzi in particolare con l'adrenalina della gara. L'efficenza cardiaca è sicuramente da migliorare se voglio puntare all'ora e 19, bisognerà aumentare necessariamente i volumi di allenamento. Con 63 km percorsi dal 16 Novembre al 1 Dicembre (a cui vanno aggiunte 3 ore impegnative in bicicletta) non potevo sperare di avere un motore pienamente efficente. Il ritmo invece (3'45''/km) non mi spaventa, ieri sul garmin l'ho visto impresso molto spesso appena la razionalità lasciava spazio alla naturalezza del gesto atletico. Per quest'anno va bene così ;-)

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    2. Aggiungo, non so se si vede dalle foto ma sono un "bufalino". Ormai viaggio sui 70kg! Tornare a 66/67 non sarebbe male !

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  5. Racconto avvincente e piacevole da leggere! ;)

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  6. tanto di cappello
    finalmente il motore che hai ti ha fatto onore
    bellissimo e avvincente il racconto,
    ora però ti meriti un pò di riposo!

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    1. Hai ragione Andrea ho bisogno di un pò di riposo, ma non di stare fermo (già ieri sentivo di aver recuperato). Adesso farò qualche settimana di soli allenamenti e poi riprenderò con i cross ;-)

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  7. Bravo Andrea! Complimenti per il PB!
    Se riuscirai ad aumentare i km settimanali raggiungerai nuovi traguardi!

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    1. Grazie Franco, lo spero! Vedrò di aumentare il chilometraggio sopratutto da Febbraio, anche se bisogna allenarsi sempre a 360° , i chilometri sono tutto e niente.

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  8. Ancora complimenti e come sopra... aumenta i km! Con un po' di fondo in più altro che 4'/km sulla mezza... :)

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    1. Grazie Simo, comunque il margine sulla mezza adesso si è ridotto (2-3 minuti al massimo lavorando in maniera estensiva sul fondo). Per puntare ad esempio a correre una mezza <1H20' l'anno venturo, son convinto che serva una base di velocità di un 5 mila in 17' netti. Attualmente in una gara al limite credo di valere 17' alto .. Bisognerà lavorare a 360° ;-).

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