Ed eccoci giunti all'ultima delle 5 tappe dell'edizione "zero" del primo giro a tappe podistico del Salento.
Bella l'idea, discreta l'organizzazione, modesta la partecipazione..Se si vorrà ripetere l'esperimento l'imperativo sarà pubblicizzare meglio l'evento e renderlo più appetibile con premiazioni offerte dagli sponsor (soggiorni turistici o rimborso spese) che richiamino atleti di livello. Per quest'anno va bene così!
Dopo la fatica di Sabato, che ricorderò come la più grande fin'ora della mia carriera podistica, le energie fisiche e mentali sono ormai in esaurimento. Sono convinto di perdere il terzo posto a favore di Carmine (4° a 20''), tanto che vivo sia la serata precedente (rientrerò a tarda notte) che la giornata dell'ultima tappa (colazione "leccese" con cornetto e pasticciotto e lunga mattinata al mare) con lo spirito sereno di chi ormai non ha nulla da dare. Mi sentivo "arrivato".
Le gambe sono pesanti ed indolenzite, e giunto a Taviano mi scaldo molto più a lungo del solito per cercare di sciogliere la muscolatura. Ai piedi ho rimesso le vecchie care Kinvara 1, calzature ormai consumatissime, ma che sento ancora leggere e reattive. Il giorno precedente le più compatte Kinvara 3 mi avevano lasciato pessime sensazioni (nel finale avevo i piedi letteralmente infuocati!)
L'idea è quella di partire al medio e poi valutare strada facendo se avrò gambe per difendere il terzo gradino del podio.
La tappa di oggi, di circa 10km, è la più facile di tutte con un dislivello negativo tra partenza ed arrivo di circa 50 metri. Il clima è però il peggiore incontrato in questi giorni con una temperatura inferiore ai 30° ma un umidità prossima all' 80%. Una vera sauna che il vento favorevole nel tratto centrale di gara non concorrerà a rendere più di tanto piacevole.
Alle ore 19, con qualche minuto di ritardo, avviene la partenza. I primi scappano via, io mi accodo a Simone, amico con cui ho condiviso le fatiche della settimana, con l'intenzione di tenere i 3'50'' per il primo terzo di gara.
Le sensazioni non sono un granchè e mi superano diversi atleti che in settimana non mi hanno praticamente mai visto. Il ritmo non è comunque lentissimo (1° e 2°km 3'47'') e mi convinco di attendere ancora un pò piuttosto che reagire. In prossimità del terzo chilometro (3'49'') sono in tredicesima posizione, e in un lungo rettilineo riesco a scorgere il lungo serpentone di podisti che mi precede. Il gap si fa sempre maggiore rispetto a Carmine che appare lontanissimo in terza o quarta posizione. E' giunto il momento di provare a cambiare ritmo per capire se le gambe sono in grado di farlo.
La risposta è inaspettatamente confortante e dopo qualche centinaio di metri attorno al cartello del 4° km (3'41'') Simone mi dice che il ritmo è per lui insostenibile. E' in questo momento che decido di provare il tutto per tutto per difendere la terza posizione.. Ho diversi riferimenti davanti e gli stimoli non mancano. Raggiungo prima Piero e Luca che procedono appaiati, il passo è nettamente più veloce e l'attenzione si sposta ancora davanti. Corro finalmente sciolto, con bellissime sensazioni di leggerezza. Splitto 3'32'' al 5° km e poco dopo raggiungo Quintino. Il copione è sempre lo stesso, freccia a destra e via.
Quando raggiungo Francesco che è a sua volta in progressione rifiato qualche secondo prima di riprendere la rimonta. 6° km 3'36''.
Al settimo chilometro un lungo rettilineo in lieve discesa mi permette di vedere davanti a me la situazione in maniera chiara. Giuseppe, Carmine ed Alessandro sono ancora distanti ma decisamente più vicini rispetto a qualche chilometro prima.
Il sorpasso di Claudio in un tratto di sterrato molto impervio è l'ultimo prima della resa dei conti finale. 7° ed 8° km sono stati più lenti, ma solo a causa del terreno bruttissimo, la rimonta non si è fermata. Il tramonto ci appare all'orizzonte, quando ritorniamo su asfalto per gli ultimi 1500 metri di gara. Sono provato, ma la rimonta mi ha riempito di energie mentali, ed è giunto il momento di dare il tutto per tutto. Poco prima del 9° km (3'37'') raggiungo Alessandro, con il quale scambio due parole. E' a tutta e quando gli confido che cercherò di avvicinare Carmine mi dice di andare.
La piccola sagoma di Carmine è sempre più vicina ma non riesco a quantificare il distacco. 15''-20''? Non è facile fare calcoli quando si è fuorisoglia, così gli ultimi 800 metri sono sudore, fatica ed adrenalina senza pensare a nulla.
La sensazione è tornata quella di brillantezza della prima tappa, 3'30'', 3'25'', 3'20''. Stringo i denti, il vento ora è contrario. Ogni secondo è più duro del precedente.
Ai 100 finali, un insolito incitamento da "stadio" di mia madre (stranamente presente!) mi sorprende ed alla stesso tempo mi regala risorse insperate per uno sprint finale. Termino in 35'58'' a soli 7'' da Carmine.
La rimonta è andata a buon fine e conservo il terzo posto per soli 13''.
Sarà uno dei pochi casi in cui mi sento di dirmi almeno "bravino" per la grinta messa in campo, dal primo all'ultimo metro di questa frazione ed in tutto il giro a tappe.
Tra l'altro non male anche il riscontro cronometrico dell'ultima frazione, 9,8km corsi a 3'41'', con gli ultimi 6 a 3'35''/km che mi danno ottimi stimoli per il futuro.
Classifica di Tappa / Classifica Finale
Ricorderò a lungo le fatiche di questa settimana, che sicuramente sono servite a farmi crescere in forza e carattere e non ultimo accresciuto il senso di rispetto per l'avversario. Alla prossima!
Bravino...
RispondiElimina...bravissimo! Veramente un grande e meritatissimo risultato!
complimenti. grande prova
RispondiEliminaMa quale bravino!
RispondiEliminaHai corso benissimo, i giri a tappe si corrono con le gambe e con la testa! Bravo!
Grazie a tutti ;-)
RispondiElimina