Dopo la giornata di riposo è tempo di tornare a faticare sulle strade salentina. Lo ionio, meta conclusiva di questo viaggio, si avvicina sempre di più ed ormai è in vista dalle sommità delle colline che abbiamo "cavalcato" quest'oggi tra Parabita e Montegrappa, frazione di Tuglie.
Come la Tour Eiffel per i ciclisti del tour de France, il "Sirenè" hotel che sorge lungo la costa gallipolina è giorno dopo giorno sempre più atteso ed invocato dai più. Questo giro a tappe si sta rivelando esperienza tanto intensa quando sfiancante, di certo apprezzata da chi come me sente scorrere il "sangue nelle vene", ma non senza sacrificio
Ma veniamo alla quarta tappa, la più impegnativa delle cinque sotto il profilo altimetrico. Se le prime due frazioni non avevano lasciato segni particolari sulla freschezza delle mie gambe la terza complici i frequenti cambi di pendenza ha contribuito a farmi accusare pesantezza ed una lieve dolorabilità.
Nonostante l'abbandono del primo in classifica, impegnato la prossima settimana nei campionati europei di corsa in montagna, la posizione sul "podio" è ancora in discussione vista la buona forma di tutti i pretendenti. Giuseppe sembra avere qualcosina in più, Carmine (che scoprirò aver corso pochi mesi fa la mezza di Barcellona sotto l'ora e venti) è ormai al massimo della condizione, Alessandro è sempre li a pochi secondi.
La tattica che adotterò in gara la conosco sin dalla partenza, 1km nel gruppetto, attacco in salita (circa 500 metri tra l'8 ed il 10% di pendenza), e poi tenere duro fino alla fine. Facile a dirsi, meno da mettere in pratica, tra caldo stanchezza accumulata ed avversari che sicuramente non rimarranno a guardare.
Sono di parola e dopo il primo chilometro in 3'39'', appena inizia lo strappo aumento il ritmo. Tutte quelle ore trascorse a pianezze non sono state perse e senza andar in zona rossa stacco prima Carmine e poi Giuseppe che tenta di tenere invano il passo impresso.
In cima avvicinò addirittura il grande Totò Sarcinella, (che gareggia soltanto oggi) , 2h17' alla maratona di New York qualche lustro fa.
Il Gap alle spalle è nell'ordine dei 10'' su Giuseppe, circa 20'' su Carmine, dietro Alessandro ha ceduto di botto e non riesco a vederlo.
L'illusione di poter recuperare dura però poco visto che nel giro di un chilometro e mezzo Giuseppe si riporta sotto. Mentalmente accuso il colpo, sento di aver finito le cartucce, e dopo qualche centinaio di metri mi stacco inesorabilmente. Poco da fare, dalla terza tappa ha dimostrato di avere qualcosina in più.
La strada che conduce a Montegrappa è tutta in lieve discesa anche se il vento spesso soffia contrario alla marcia, così mollo un attimino per attendere il rientro di Carmine.
Salita, gran caldo, stanchezza, al 4° chilometro sono praticamente a tutta, so che mi attende una lunga agonia fino al traguardo (oggi tra l'altro sono previsti 10,2km).
Con Carmine soffriamo appaiati per diversi chilometri, fino ad arrivare molto vicini a Giuseppe, ma la fatica è troppa è ai meno due lo saluto. Dietro non c'è nessuno, e mollo totalmente, tagliando il traguardo in 5° posizione.
Gps - Classifica
Domani ci attende l'ultima fatica, la lotta per il podio è ancora aperta.. (a breve il racconto)
Ci hai provato Andrea, hai fatto bene!
RispondiEliminaBisogna sempre provarci! Ci vediamo nel week-end in valle ;-)
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