lunedì 15 febbraio 2016

1h19'08" di passione per un nuovo PB!

L'arrivo a denti stretti in piazza a Verona
Quando ieri mattina è suonata la sveglia, sapevo di avere davanti una giornata diversa dalle altre. Ho spostato le coperte, e fatto il primo passo fuori dal letto, pensando tra me e me che sarebbe stato il primo ed il più semplice di tutti. E' tempo di scrivere un altro capitolo di questa lunga storia.


So bene che a Verona pioverà, cosi' come che il nuovo percorso prometta insidie e fatiche supplementari. Le mie sono considerazioni meramente oggettive
Non contemplo la possibilità di non farcela, e come un soldato che salutando i figli per andare in guerra li rassicura sul proprio ritorno, correrò con un unico obiettivo: migliorare il personale. Tirare fuori il massimo dal momento di forma ed onorare i sacrifici giornalieri necessari per allenarsi, lavorare e gratificare gli affetti senza nulla far loro mancare, e' una questione di orgoglio.
Mentre percorro in auto i 100 km che mi separano dalla città di Giulietta e Romeo, tra una battuta e l'altra con la fedelissima accompagnatrice Chiara, ripasso mentalmente la tattica di gara: partenza aggressiva, passaggio ai 10 km in 37'-37'10" e poi tanti punti di domanda ???
Dopo la prova di Modena e le due settimane successive di allenamenti ho maturato l'idea di poter correre una mezza maratona in 1h18'. Ma vediamo nel dettaglio l'avvicinamento alla gara:

31 Gennaio Corrida di San Giminiano 13,35km 48'20" (3'37")

1 Febbraio : 40' Scarico (5'/km)
2 Febbraio : 40' Fondo Lento (4'49"/km)
3 Febbraio : Riposo
4 Febbraio : Mattino 60' Fondo Lento (4'46"/km) Pomeriggio 10*400 Rec 200 (1'19"/59")
5 Febbraio : 60' Fondo Lento (4'47"/km)
6 Febbraio : 1h08' Fondo Medio Collinare con sprint in salita e finale in progressione in discesa (415m d+ @ 4'15" finale 3'22"/3'22/3'00")
7 Febbraio : Riposo

Tot settimana 70km

8 Febbraio : 1h10' Fondo Lento (4'36"/km)
9 Febbraio : Riposo
10 Febbraio : 20' Risc + 6*1000 rec 1'30" media 3'25"
11 Febbraio : 40' Scarico (4'55"/km)
12 Febbraio : 50' Fondo lento + 1000m 3'28"
13 Febbraio : Riposo

Dopo il buon recupero successivo alla gara di Modena, ho creato le basi per la prestazione di Verona tra il 4 ed il 6 Febbraio, correndo in 3 giorni ben 53 chilometri. Molto buone le sensazioni in pista così come nell'allenamento collinare del sabato in cui ho inserito come di frequente in questo inverno delle variazioni tipo sprint durante le salite (con recupero fittizio continuando a correre in salita) e una progressione finale in discesa. Non male i tempi degli ultimi 3 chilometri, visto che la discesa non era ripidissima e bisognava spingere.. Domenica non mi sono allenato causa maltempo, così ho recuperato con gli interessi lunedì. Martedì ho riposato dedicando del tempo allo stretching mentre mercoledì in compagnia di Luciano ho deciso di ripetere il lavoro effettuato 4 giorni prima della corrida di San Giminiano, un 6*1000 in pista con recupero 1minuto e 30 in corsetta. Il pomeriggio a Ferrara è perfetto, sto bene ed il clima è fresco e secco, tanto che riesco a concludere le 6 serie ad una media di 3'25" senza andare mai in difficoltà. Credo sia stata una delle migliori giornate di sempre da quando corro.
Con Luciano riflettiamo un pò sugli aspetti psicologici della corsa, la tenuta mentale e più in generale la resilienza ovvero ... " la capacità di resistere a tutte le fatalità e di saper superare momenti critici e traumatici...piegandosi ma non spezzandosi" .. la corsa a volte e' una metafora di vita.
Non immagino che pochi giorni dopo avrei dovuto affrontare una prova di resilienza estrema.
Gli ultimi giorni prima della gara sono ormai un classico, la formula nell'ultimo anno è stata promossa a pieni voti poichè, inserita nella settimana di scarico quantitativo, mi restituisce sempre quelle sensazioni di leggerezza e brillantezza grazie alle quali mi sento pronto a dare il massimo.
Ma rieccoci a Verona, anzi nel traffico attorno al Bentegodi, 5' dopo le 9:00 (sempre in ritardo!) ancora senza un pettorale ed alla ricerca di un parcheggio. La corsa zaino in spalla per ritirare il materiale necessario per gareggiare sarà parte integrante del riscaldamento visti i pochissimi minuti che riesco a dedicare al warm-up vero e proprio.
Piove, ma lo sapevate già, non sapete però che fa anche particolarmente freddo (4°/5°) tanto che poco prima del via decido di infilarmi sotto la nuova canotta sociale del CorriFerrara (a proposito ho cambiato società!, ma ve ne parlerò un altra volta), quella consegnataci nel pacco gara.
Il tempo realizzato a CastelMaggiore mi vale la griglia bianca subito alle spalle dei top runner, così non ho particolari problemi ne' di imbottigliamento ne' di attesa. Li in mezzo sono quasi il più scarso (si ha diritto ad entrare con PB sotto gli 80'), ma dopo tutto le sfide difficili sono il mio pane quotidiano e la situation non può che caricarmi!
Alle 10 in punto si parte! Subito cerco di trovare un buon ritmo ma a seguire i ragazzi attorno a me non c'è da preoccuparsi di rilanciare l'andatura. Passo al primo chilometro in 3'33"!
Sto attento piuttosto a non pestare le troppe pozzanghere ed appesantire particolarmente le calzature. Subito dopo il primo chilometro la strada inizia a salire per circa 200 metri fino ad un ponte, segue una breve discesa una svolta a destra ed una nuova salita, questa volta più corta ma decisa. Giusto il tempo di rifiatare un attimo e imbocchiamo il lungo rettilineo anch'esso in lieve ascesa e con pavimentazione in sampietrini di Corso Porta Nuova che ci porta infine a costeggiare piazza Bra. Un inizio di gara che senza dubbio ci mette subito in guardia su quel che sarà..
Al terzo chilometro sono già impegnato, zuppo e particolarmente infastidito dalla doppia canotta che si sta rivelando troppo opprimente ancor più cosi' intrisa d'acqua.
Mentre inizio a combattere con i cattivi pensieri, mi supera Luciano, ma non ho ne gambe ne testa per seguirlo in questo momento.
Talvolta per evitare qualche pozzanghera troppo grande faccio dei passetti oppure dei salti, tutto ciò alla lunga si rivela snervante. Nel frattempo sono rimasto da solo, chi mi supera va troppo forte, chi rallenta.. no, per ora non rallenta nessuno.
Il passaggio al 5° km in 18'20" è comunque velocissimo e se da un lato faccio fatica e sono nervoso dall'altra sono soddisfatto del ritmo. Ad un tratto incrocio lo sguardo a bordo strada su delle vetrate in cui si riflette la mia sagoma. La corsa sembra fluente e traggo fiducia.
Un tratto accanto all'Adige. Spesso mi trovo a correre in solitaria
Dopo il passaggio decido che posso rallentare un pò ma è in questa fase in cui cerco di rilassarmi che costruisco la prestazione visto che recupero fiato ed energie mentali correndo a sorpresa sul filo dei 3'40". Al passaggio al decimo chilometro sono in perfetta linea con le previsioni fatte a mente fredda. 37'05" il crono sotto lo striscione (mentre il Garmin che trilla in 36'45" inizia ad essere in un anticipo che sarà sempre maggiore da li al traguardo).
Sono molto carico e lo sarò ancor più al 13 esimo chilometro quando mi rendo conto di essere solo 40"/50" oltre il crono segnato a Modena ma con molte più energie di 15 giorni fa.
L'illusione dura però poco, dal 14 al 15 km corriamo esposti lungo l'Adige e mentre supero la Toniolo in totale crisi (si ritirera' da li a poco) inizio ad ansimare progressivamente anch'io. Quando transito al 16 esimo chilometro poco sotto l'ora sono gia' poco lucido.
Ritorniamo nel centro storico, il percorso ora e' pieno di curve e sali scendi, ed il comfort dell'asfalto e' un lontano ricordo visto che corriamo esclusivamente sui sampietrini. Mancano ad occhio e croce una ventina di minuti, provo a resistere alle difficoltà correndo di forza e stringendo i denti. Mi ritrovo a fare tira e molla con un altro corridore, ad un tratto lo sorpasso nettamente stimolato dai tamburi a bordo strada, è un accelerazione netta, quasi suicida. Sento il pubblico, sono in trance.
Diciottesimochilometro
Provo con enormi difficoltà a fare due calcoli e realizzo che anche correndo a 4'/km dovrei farcela. Ma spero ancora di scendere sotto l'ora e 19' cosi non guardo piu' l'orologio, chiudo gli occhi e vado avanti.. brutto, in frequenza, ma vado avanti!
Gli ultimi chilometri sono terribili: curve, contro curve, inversioni ad U, fondo sconnesso. Quando vedo l'Arena cambio passo, le gambe bruciano, ma aumento il ritmo. Nel frattempo sento la voce di Chiara che mi incita, ma non la vedo..
Entro in Arena, ormai sento lo speaker, ma non e' finita per uscire c'e' la solita rampetta "stile garage" di 10metri al 20%. Brucia tutto ma la supero con uno sprint e mi involo verso il traguardo stoppando il crono in 1h19'08" (21,390 saranno i metri rilevato dal Garmin).
All'arrivo. Real time 1h19'08"
Luciano che non avevo piu' visto dopo il sorpasso, e' arrivato da 10" cosi' lo incrocio con lo sguardo ma non sono in grado di parlarGli. Non sono solo fisicamente al limite ma mi rendo anche conto di aver perso sensibilità per il freddo a mani e viso. Per qualche minuto fatico a ricompormi.
Ho dato davvero il 150%!
Sono contentissimo della prova, non del tutto del tempo (seppure sia PB per 31"!)..
Poi a mente fredda facendo un po' di raffronti con i tempi fatti quest'oggi da top runner ed amici, capisco che di piu' sarebbe stato impossibile fare, ed anzi la prestazione di oggi non solo getta le basi per puntare all'ora e 18' ma anche quelle per scendere seppur di poco al di sotto. Chiudo 98esimo su 7125 al traguardo . Ora sono davvero stanco, mi concederò un pò di riposo prima di provare a raggiungere un nuovo piccolo grande traguardo.
Attendo le foto ufficiali per completare l'articolo

martedì 2 febbraio 2016

42a Corrida di San Giminiano, mai così veloce!

Dopo un periodo di sosta dagli impegni agonistici domenica scorsa sono ritornato ad indossare un pettorale in occassione della 42a Corrida di San Giminiano, classica del podismo modenese sull'insolita distanza dei 13,350 m.
Dopo il personale in mezza maratona ho continuato ad allenarmi con continutà nel periodo delle feste natalizie con l'obiettivo poi sfumato (per problemi di tesseramento) di ripetermi sui 21km a San Bartolomeo il 10 di Gennaio.

Senza entrare nel dettaglio ho percorso 78km dal 28 al 3 Gennaio, 47 dal 4 al 10 Gennaio, 59 dall' 11 al 17.
E' seguito un fisiologico calo delle motivazioni durato però giusto il tempo di conoscere, nell'ambito del nuovo impegno lavorativo, Luciano un ragazzo molto valido (1h16' in mezza) che mi ha fornito nuovi stimoli ed una concreta compagnia nei lavori di qualità.
Ho segnato così la gara del 31 Gennaio sul calendario in modo da avere più chiare le attuali potenzialità in mezza maratona passando per una distanza intermedia.
Il culmine della preparazione l'ho raggiunto la domenica precedente alla gara con una settimana di supercarico in cui ho inserito 1 lavoro veloce in pista al di sopra della soglia aerobica (25' di specifico) , un fartlek abbastanza "corposo" da correre in relativa facilità (40' di specifico), ed un allenamento collinare lungo ed impegnativo (85') in cui come sono solito fare da un pò di tempo inserisco anche degli sprint in salita e delle accelerazioni in discesa. Le uscite di fondo lento, che eseguo come al solito circa 1'/km più lento del ritmo mezza, mi hanno permesso di raggiungere il chilometraggio record di 83km ! Riporto nel dettaglio

L: Riposo
M : 14km lento (4'50")
M: 2km risc 2000-1600-1200-800 Rec 400 CL (@ 4'30/km) 2000m 7'10" (3'35"/km); 1600m 5'40" (3'32"/km); 1200m 4'11" (3'29"/km); 800m 2'41" (3'22"/km). Tot 6.8km 25'10" (3'42"/km) 2km defa
G: 16km lento (4'45")
V: 2km Risc + 10km Fartlek facile (3'/1') media 4'00"/km, 4km Defa
S : 8km recupero attivo (5'10")
D : 17km collinare (700 d+)

Dal 22 Gennaio è iniziata la settimana di scarico in cui hanno preso il sopravvento il riposo (3giorni) lo stretching e le uscite brillanti.
Mercoledì, seppure non ne fossi così d'accordo sulla tempistica ho effettuato l'ultimo allenamento di qualità con Luciano, un 6*1000m con 1'30" di recupero in leggera corsetta in cui aldilà del ritmo medio (3'27") ho provato a non spremermi troppo. Venerdì in rifinitura le sensazioni sono state ottime con 60' di CL ed un 1000 finale in progressione chiuso con molta facilità in 3'31". Qualcosa di buono bolliva in pentola..
Sabato ho pensato a bere e mangiare in modo da fare il carico di energia per la gara di domenica che con mio sommo piacere avrebbe avuto inzio alle 2e30 del pomeriggio. Chi mi conosce sà che fatico ad esprimermi al mattino presto e con il caldo, come avrei potuto farmi sfuggire un' occasione per correre in un orario così gradito e con temperature invernali?!
Raggiungo comodamente Modena in tarda mattina, la città è in festa e le sue strada brulicano di gente in occasione delle festa di san giminiano. Luciano mi spiega che la competizione un pò per tradizione, un pò per l'allettante montepremi in denaro vedrà la presenza di tantissimi atleti di primo piano e anche correndo al massimo delle nostre forze le prime posizioni le vedremo con il binocolo.
Poco male penso, di sicuro non mancheranno i treni! Più preoccupante è invece la partenza visto che non ho un pettorale da top runner con griglia riservata (per i primi 300) e che il primo chilometro con tutta probabilità si rivelerà un orgia di gomitate nel passaggio nelle strette strade del centro. Mi armo così di pazienza e mi piazzo mezz'ora prima della partenza subito alle spalle dell'area riservata in modo da averne "solo" 300 davanti. Trascorro infiniti 30 minuti fermo in mezzo alla calca maledicendo la "situation" tanto che lo sparo diventa quasi liberatorio. Si corre!!!
I primi 200-300 metri sono come previsto una questione di abilità, ma ben presto trovo un pertugio per guadagnare posizioni. A bordo strada tra i fumi delle bancarelle una folla di gente ci spinge a correre ad un ritmo che è sin da subito indiavolato. Transito al primo chilometro in 3'24", sono in controllo ed il riscontro è sorprendente! cosa fa l'adrenalina! Sin da subito avverto che la gamba va e la assecondo, seppure decida di alzare il piede dall'acceleratore. Dal secondo chilometro le strette stradine del centro lasciano spazio ai lunghi vialoni di periferia e si comincia a ragionare.
In questa fase rivengo su numerosi atleti partiti nella prima griglia saltando di gruppetto in gruppetto, giusto il tempo di rifiatare un attimo. L'approccio alla gara è coraggioso, sto correndo ben più forte di quanto speravo di poter fare, e nonostante tra il 4 ed 6° km superiamo in poco spazio due cavalcavia vado solo poco oltre i 3'40"/km. Proprio in questa fase incrociamo il gruppo di testa di atleti africani che corrono ad un ritmo elevatissimo, un vero spettacolo della natura!
Non sto andando a 2'55"/km ma appena ritrovo la strada piatta ritorno senza troppi problemi sotto i 3'40" segnando 3 parziali 3'38"-3'36"-3'36". Avverto davvero belle sensazioni, forse mai provate prima. La falcata è potente e sento i piedi impattare forte con il terreno. Le Brooks Racer 5ST mi regalano sempre belle sensazioni nonostante abbia ormai superato i 700km.
La fatica ora si fa sentire e psicologicamente penso che dopo un passaggio da personale "virtuale" ai 10km in 36'10" posso anche risparmiarmi un pò ma proprio mentre sto per decelerare ed "accontentarmi" mi supera un ragazzo in rimonta a cui decido di accodarmi.
Il cambio lo avverto tutto e con un undicesimo chilometro corso in 3'32" entro ufficialmente nella fase di sofferenza in cui solo la tenacia, le motivazioni ed il carattere ti fanno tener duro. Il dodicesimo chilometro scorre in 3'35", il tredicesimo su uno stradone largo sembra non finire più, lo corro per metà ad occhi chiusi (3'37") ed eccomi fare ingresso nel Novi Park dove negli ultimi 300 metri trovo le forze per superare l'ultimo avversario e chiudere la prova in 48'20".
Luciano è arrivato all'arrivo da giusto 20" e appena taglio il traguardo lo chiamo a gran voce per dirgli che ero li, distrutto ma ero li! Sono un pò incredulo.
Il garmin dice 13.42 km in 48'20" per una media per me insperata di 3'36"/km, più veloce del precedente personale sui 10km. Le classifiche ufficiali indicano un tempo di 48'28" ed un real time di 48'23" (ho impiegato 5" per passare sul traguardo e altri 3" per iniziare a correre e far partire il garmin).
3'36" o 3'37" di media poco importa, così come l'88 esima posizione al traguardo (davvero impressionante il livello tecnico della gara), ciò che mi poterò dietro saranno le bellissime sensazioni di corsa e la consapevolezza che di margine ancora ce n'è allenandosi con la maturità che ha contraddistinto questi ultimi mesi.
Le motivazioni comunque continueranno ad essere tutto ed in questo particolare momento della mia vita che semplicissimo non è, non ho voglia di mollare, come a dimostrare a me stesso di potercela fare.
Appuntamento a Verona!