Lo abbiamo atteso a lungo, invocato in lingue diverse, ed alla fine è arrivato.. Ma chi lo voleva?
Classico della condizione umana, si vuole quello che non si ha.. Peccato che quando lo si ottiene questo perde di significato, o ancor peggio "era meglio prima".
Come sapete, odio il caldo e le mie prestazioni ne risentono in maniera particolare. Non è un caso che 3 delle ultime gare più belle (Sacile, Ferrara e Prata di Pordenone) le abbia corse sotto la pioggia.
Ed allora quest'anno cambiamo l'approccio.. Non sfuggo dal caldo, ma lo affronto a viso aperto partecipando a gare bollenti ed allenandomi con il solleone.
Nella settimana successiva alla gara di Asiago ho svolto due brevi sedute di qualità, un lungo a ritmo blandissimo, due uscite collinari in bicicletta e due corsette di "contorno".
Ottimo il 10*200m con 1' di recupero (corricchiando a 5'30''), completato ad una media di 33'' spaccati (2'45''/km), ed altrattanto positiva la breve seduta pistaiola del Venerdì (800-400-200 con ampi recuperi) chiusi in 2'23''-1'05''-28'' senza strafare. Al termine richiamino di forza con 3 serie di squat belle esplosive.. Il carico? Umano.. 60kg scarsi di "amore" sulle spalle e la palestra può attendere!
Le due uscite ciclistiche si sono rivelate delle ottime alternative per tenere bene in forma in motore. Poco più di ora di impegno, con 6-7 chilometri complessivi in salita a ritmi abbastanza brillanti.
Week-end senza gare, per motivi di lavoro, ma pesco il jolly della non competitiva del Lunedì a Ponte di Mossano (VI), ai piedi dei colli berici.
20° Podistica di San Luigi, garetta di paese solo sulla carta, visto che per i primi 6 classificati sono previsti dei rimborsi spese in denaro che non dispiacciono mai a chi corre a 3'/km, e lavora in fabbrica per 3(entra) euro al giorno.
Giornata deliziosamente bollente, così sapientemente si parte alle 9 ma non cambia nulla visto che si è perso qualche grado ma l'afa è opprimente. Tanti giri di parole, e qualche rima di troppo, per dire che sarà dura, nonostante la gara sia corta (7,4km su 4 giri).
Siamo un centinaio al via della gara "lunga", ad occhio pochissimi "tampascioni" (a parte me si intende :-P ). Son tutti alti, magri e pimpanti!
A farmi compagnia l'amico Marino che in preparazione all'iron man viene da una giornata pesantuccia (80km in bici e 3 km a nuoto) ma da grande agonista darà l'anima anche questa sera.
Pronti via, nemmeno il tempo di controllare il ritmo che il garmin perde il segnale. Devo assolutamente riparare il mio 305 visto che il 205 di "scorta" ha più di qualche problema di ricezione.
Poco male, senonchè non ci siano i riferimenti dei chilometri nemmeno sul percorso che mi costringono a correre totalmente a sensazione... E le sensazioni sono eccellenti fino a che il caldo non mi mette in difficoltà organica.
Corro il primo giro nel gruppetto di testa accanto a gente da 1h05' in mezza, in particolare l'atleta di colore Benaouzz. Forse mi lascio un pò troppo trascinare ma il percorso è piattissimo e le gambe girano bene così al passaggio transito in 6'14''. Facendo due calcoli ho corso i primi 2 km a 3'22''-3'23''
Il pensiero di dover affrontare altri 3 giri mi distrugge così scalo una marcia e proseguo regolare attorno ai 3'40''. Faccio tanta fatica, rimango da solo e l'afa è davvero bestiale, così concludo la gara senza sussulti in 26'30''.
In assenza di gps ho pochi riferimenti, l'organizzazione parla di 7,4 (1850m a giro), poi a casa misurando il percorso con http://tracks4bikers.com/ misuerò con molta accuratezza 1830m (7320 totali) http://www.sitohd.com/siti/15409/foto/229384.jpg.
L'esito della prova, 14^esimo, 7,32 km a 3'37''/km di media (reali e puliti) http://connect.garmin.com/activity/329586489.
Certamente peggio di Ferrara ma il clima era davvero micidiale ed anche gli squat del Venerdì sono ancora troppo freschi per avere le gambe al top.
La serata prosegue alla locale sagra, in modalità "raduno nazionale motociclisti irlandesi". Birra fresca a volontà, e varie "schifezze bavaresi". Non il massimo, ma ogni tanto ci sta!
Il problema è che al rientro decidiamo abbastanza inconsciamente l'impresa del giorno seguente: la scalata del Monte Grappa in bicicletta.
Da Romano D'ezzelino la salita non è ripida ma lunghissima (oltre 25km!) e con un dislivello imponente di quasi 1600 metri (più dello Stelvio da Bormio).
Ok, ci sto! Lui è un eccellente ciclista (da primi 50 nelle gran fondo) so che mi farà buttare l'anima, anche perchè io ho nelle gambe la miseria di 300km in sella e salite al massimo di 3km.
Le sfide sono il mio pane quotidiano, così alle 4 in punto partiamo da Cavaso de Tomba per approcciare il "gigante" da Romano D'Ezzelino. Temperatura? 35°
Dimenticavo, le gambe sono belle pesanti dopo la tirata serale del giorno prima e le 5 ore scarse di sonno si sentono.
E' la prima volta da quando mi diletto a fare lo sportivo che ho realmente un pò di timore. Caldo, dislivello, stanchezza. Il grappa è maestoso visto dai piedi della salita.
Prendo il mio ritmo e inizio a infilare un tornante dopo l'altro. Seguo a qualche metro il mio amico che sinceramente sale con molta scioltezza, preferisco ascoltare la fatica da solo e capire le reazioni del mio fisico. Quando corri in salita puoi rallentare fin quasi a fermarti, in bicicletta invece no, sotto un certo limite devi mettere il piede a terra.
Le pendenze sono regolari e a parte il primo tratto al 10% si sale al 7% 8% http://www.salite.ch/I/grappa.gif, così lo "stallo" è solo uno spauracchio visto che saliamo a 12,13km/h. A metà salita la strada spiana per qualche chilometro, per poi riprendere. La cima appare ancora lontanissima e l'indicazione stradale "Cima Grappa 13km" lo conferma.
Salendo grazie a Dio fa sempre più fresco e la vista del paesaggio montano è quasi fiabesca, con una moltitudine di animali al pascolo indisturbati. Non sono per niente in difficoltà e riesco a godermi l'ascesa, anche perchè la salita è sempre regolare tra il 7% e l'8%.
Ai -2km bivio a destra, ormai si vedono le bandidere sventolare in vetta, l'aria è fresca, la vista unica. Tutta la stanchezza accumulata in 1 ora e 50' scompare e nonostante le pendenze superino nuovamente l'8% arrivo bello pimpante in cima. http://connect.garmin.com/activity/329846199
Il tempo di godere dei 18°, uno spuntino e via a casa.
Non sarà un toccasana per le gambe del runner, ma di sicuro un eccezionale allenamento per il "motore" oltre che una stupenda boccata d'aria fresca per lo spirito!
Anche io non digerisco il caldo, ma come te lo vado a cercare anche in allenamento perchè altrimenti se lo trovi in gara e non sei preparato sei fritto... in tutti sensi.
RispondiEliminaGran bei lavori, bravo. Ti aspetto al fresco domenica ;-)
l'alternativa della bici è ottima, sia per il fisico, in particolare le articolazioni, ma sopratutto per la testa
RispondiEliminasi respirano momenti di sollievo molto benefici, e la ricarica per la corsa è pronta
Già! Poi quasi 2 ore di salita sono un bel lavoro per il cuore.
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