Archiviata la bella prestazione di Ferrara, gli allenamenti sono ripresi con continuità da Lunedì, con una bella seduta di tecnica e forza per il miglioramento del'efficenza generale delle corsa. La scaletta seguita è stata simile all'allenamento della settimana precedente evitando però di terminare la seduta con la forte progressione in discesa troppo impegnativa per tempi di recupero e traumaticità.
Martedì passeggiata di scarico in bicicletta, mercoledì doppio allenamento: al mattino 9km di corsa lenta, al pomeriggio una breve seduta lattacida così composta (5*200m in 32''-33'' con recupero 30'' da fermo - 4' di recupero - 1000m in 3'08'' - 10' di recupero - 200m in 28''). Gambe ancora appesantite dall'allenamento muscolare di lunedì ma buona risposta dei elastica dei piedi in particolare sui 200m. Mille tirato ma senza esagerare, mancavano gli stimoli ed ero solo.
Giovedì riposo, venerdì una corsa lenta con ottime sensazioni durante la quale ho incontrato due atleti top a livello regionale e non solo, e mi sono permesso il lusso di chiacchierare per un paio di km a 3'55''.
La gamba è buona ed allora si va ad Asiago, per la 4° prova del Gran Prix strade d'italia. Si corre nella cittadina dei cimbri, lungo un percorso cittadino di 2,5km da ripetere 4 volte.
La speranza è quella di ritoccare i 36'31'' di Sacile ma so che non sarà per nulla semplice per via delle insidie di un percorso probabilmente molto impegnativo. Mi prefiggo così di decidere dopo il primo dei 4 passaggi la tattica da seguire, se andare a tutta fino alla fine o gestire le forze in maniera più controllata.
La start list è da paura, 3 keniani tutti <30', Alessandro Fabian campione italiano di triathlon, ed altri 10 assoluti con pb tra 30' e 32'. Il percorso a giri che spesso ci vedrà correre vicini mi permettera di osservare questi campioni al massimo dell'impegno, un vero spettacolo.
Anche le ragazze sono al top con esponenenti dei gruppi sportivi e gazzelle africane. Se avessi una bella parrucca bionda mi giocherei un piazzamento.. si certo.. (più probabilmente se fossi una donna correrei ben oltre i 4'/km !)
Tra una schiarita ed un tuono alle 18 in punto si parte. Ritmo più controllato rispetto alle ultime gare e attenzione rivolta ad individuare le criticità del percorso.
Il primo chilometro è tutto in leggera salita, a seguire curva secca a sinistra lievissimo tratto pianeggiante, uno strappetto di 50 metri al 7% 8%, breve discesa, curva secca a destra, altra rampa di 30 metri, svolta a sinistra ed ingresso nel parco dove si raggiunge il punto più alto del percorso (1012m) e si corre su sterrato per 300 metri. Da qui in poi si scende ma non in maniera continua, pendenza a favore fin verso la piazza dove ci si gira su se stessi e si ritorna indietro per altri 300 metri in leggera salita, svolta a sinistra, tratto in discesa (996m), ultima svolta a sinistra e finalmente rettilieno finale tutto in salita fino ai 100m dal traguardo.
Chiudo il primo giro "esplorativo" in 9'15'' (3'42''/km), per una proiezione finale di 37', al chè capisco che è impossibile correre per 4 giri a ritmi più elevati di quello sostenuto fin'ora.
Accantonate le speranze di primato corro in maniera sciolta e spensierata, godendomi a pieno l'atmosfera dell gara ed i passaggi ravvicinati dell'elite di atelti presenti quest'oggi. Senza nessuna accellerazione rimonto diversi concorrenti, oggi se si esagera non ci si riprendere più!
Le sensazioni di corsa non sono così esaltanti come a Ferrara, ma anche la fatica è completamente diversa, molto più ridotta.
Psicologicamente il giro finisce al parco nel punto più alto del percorso, poi ci si può rilassare un attimo essendo prevalenti i tratti in discesa.
Al 3° giro raggiungo la prima atleta africana, è partita troppo forte ed è in netta crisi, dopo un altro chilometro riprendo un'altra donna delle fiamme oro (MICHALSKA MARZENA) capace di 33'58'' in carriera. Procedo regolare ma evidentemente l'impegnativo percorso sta facendo tante vittime.
Suonata la campanella dell'ultimo giro accellero leggermente, in questa fase sono alle prese con tantissimi doppiaggi, e dopo aver visto da vicino i fortissimi africani già sofferenti in volto al 2° chilometro, prendo coscienza di una delle sacrosante verità di questo sport. Più si va forte, più si ha capacità di soffrire. Dietro si soffre meno, davanti molto di più.
Io oggi non sto soffrendo come impone una dieci chilometri, difatti il primo momento difficile arriva solo al 9° km, poi in vista del rettilineo d'arrivo visto che posso concludere under 38' ho le forze per cambiare totalmente ritmo e chiudere in 37'58'' (real time). Il gps come sempre impreciso in città a causa dei palazzi e delle curve mi segnerà 10,3km a fronte di una distanza reale (se è omologata bisogna fidarsi!) di 10 ed una media di 3'47''/km.
Questi i passaggi tratti dal sito TDS: Giro 1 Pos 75 9'15'', Giro 2 Pos 68 9'38'', Giro 3 Pos 65 9'37'', Giro 4 Pos 63 9'27'', 37'58''
Eccezionale il tempo del vicitore KOSGEI JOHN 29'29'', ma il ragazzo è nel tempio dell' under 28'. I tempi finali di un pò tutti sono nettamente influenzati dal percorso, chi corre a 3'/km ha chiuso a 3'10'', chi a 3'20'' a 3'30'' e così via. L'handicap di 1'30'' sembra quello più realistico, così facendo due calcoli sono piuttosto contento della mia prestazione, equiparabile a quella di Sacile (1 minuto e mezzo in meno appunto) ma raggiunta con un impegno tutt'altro che totalizzante.
Risulterà senza dubbio un eccezionale allenamento ed un esperienza di sicura crescita. Sono sempre stato uno a cui non piace "vincere facile", così seppur possa ormai concludere frequentemente in premiazione, quantomeno di categoria, nelle classiche gare "non competitive di paese", preferisco osservare ed imparare da chi è più forte, partecipando ad eventi più rilevanti anche se non vi nascondo che lottare per un piazzamento tra i primi stimola di più rispetto alla sfida contro il cronometro (Ferrara ne è una dimostrazione)
Guardiamo avanti, prossimo obiettivo la Corri Treviso gara in notturna nel centro della città "dei signori" che correro questa volta al massimo cercando il pb.
Dovrò fare i conti però con il clima padano di fine Giugno ed un percorso forse non velocissimo, ma che sicuramente non ha nulla a che fare con quello di Asiago, che qualcuno (l'amico blogger Drugo) definì brillantentemente "Nervoso come un trafficante di droga alla frontiera", salvo poi fare il pb ma evidentemente Giacomo avevi margini enormi di miglioramento rispetto ai 38'/39'!
Fattosta che sarà l'ultima occasione della stagione per fare bene sui 10km, poi staccherò leggermente la spina.
Intanto il 23 Giugno prossimo prenderò parte alla prima delle 5 prove del 15° giro podistico a Tappe della val di Fassa. Ci sarà sicuramente da divertisi!
Bravo ragazzo!
RispondiEliminaCondivido in pieno il tuo pensiero, anche io andavo sempre a cercarmi le gare più veloci e partecipate per respirare un pò di vera atletica. A presto in valle!
Impressionanti i Keniani Franco, davvero "alinei". A presto in valle!
EliminaAncora una volta, bravissimo!
RispondiEliminaOttimo risultato ed ottimo allenamento in vista della CorriTreviso... in bocca al lupo!
Sicuramente un ottimo allenamento! Per il ritmo, per i sali e scendi, per la quota.. Infatti ieri ed oggi mi sono sentito particolarmente brillante! A Treviso biognerà far meglio..
EliminaComplimenti, bella gara!
RispondiEliminaCi vedremo alla Corritreviso
Bene, così ci conosciamo. Cercherò di starti dietro!
EliminaHai fatto un garone e messo in riga molti che conosco della mia zona.
RispondiEliminaLe gare così, salite discesa e tirate, danno una marcia in più, anche se fanno soffrire moltissimo.
Vedi quella che ho fatto io sabato a Lugo!