In queste ultime 3 settimane ho latitato nuovamente dal blog ma la vacanza salentina (a casa) è stata così intensa che non c'è stato il tempo per aggiornare il diario.
Dal punto di vista sportivo da segnalare sopratutto l'esordio in un Duathlon, un esperienza che mi ha riempito di entusiasmo e che sicuramente ripeterò in futuro.
Giusto allora spendere due righe per raccontare la gara svoltasi ad Ostuni (Br) il 17 di Agosto, che prevedeva 5 km di corsa, 23 in bicicletta e 2,5 km finali ancora di corsa.
Per l'occasione ho utilizzato la bici prestatami di un amico (una Bianchi via Nirone 7) visto che la mia è rimasta in Veneto.
Dopo il Trail del Fojonico ero molto stanco così ho riposato due giorni prima di riprendere con un uscita intensa in bicicletta sulle strade salentine. La compagnia di Gerry (eccellente passista) è stata provvidenziale per provare dei cambi di ritmo massimali fondamentali per essere pronti a rilanciare l'azione in gara. 2 ore davvero impegnative sono volate e le impressioni sono state più che positive
Giovedì ho ripreso a correre provando a svegliare la gambe con un breve fartlek (3,6km a 3'50" medio alternando 3' a 3'35" con 1'30" di recupero poco sotto i 5'). Le sensazioni questa volta sono state invece pessime con un azione di corsa macchinosa e poco agile... Poco da fare non si può essere al 100% su tutti i fronti ancor più se il tempo a disposizione è poco
Venerdì ho riposato, Sabato fondino pre - gara ed eccoci a Domenica!
Dopo un briefing in cui ci sono state spiegate per filo e per segno le norme da seguire partiamo per la prima frazione di corsa.
L'azione è pesante ma giro dopo giro (sono 5 da 1 km) recupero posizioni e sfrutto le ondulazioni del terreno, a me congeniali in questo periodo, per aggredire concludendo il primo step in 18'44" (media 3'44") in 8° posizione.
Il primo cambio è un disastro, non ho le scarpe a slaccio, ne gli allacci sulla bici già pronti così vengo superato da ben 15 navigati dua/triatleti che avevano concluso la corsa poco alle mie spalle e forti della propria esperienza avevano già tutto sistemato.
In bicicletta parto a tutta cercando di riprendere il numeroso gruppo creatosi davanti, ma nonostante vada ai 50km/h non riesco a colmare il gap. Fortuna vuole che mi superi un ragazzo a gran velocità e sia lesto a prendere subito la sua ruota insieme ad altri 3 compagni d'avventura.
Viaggiamo forte, sospinti da un forte vento a favore, ma davanti si va ancor di più e nonostante percorriamo i primi 10km a ben 46,5km/h di media non c'è verso di riprendere il primo gruppo dove la collaborazione è molto maggiore.
Io non sono in grado di dare una mano sostanziosa così mi limito ad un paio di cambi brevi ed in tratti di lieve salita dove i limiti del mio mezzo sono meno evidenti e posso sfruttare meglio le mie caratteristiche di passista-scalatore.
Sulla strada del rientro in più forte del gruppetto si stufa di questa situazione e scatta senza far complimenti. Faccio uno sforzo massimo per riprenderlo (sono l'unico che reagisce) e un volta alle sue spalle lui perde un pò la pazienza rinfacciandomi in fatto di avere forze ma non dare una mano. Mi dispiace ma non ho coscienza delle mie potenzialità in bicicletta e non ho paura di bruciarmi anzitempo.
Tra uno scatto e l'altro ed un pò di nervosismo raggiungiamo Ostuni dove, dopo un altro lentissimo cambio (1'30" fermo) torno a correre per l'ultima frazione. I primi metri sono durissimi poi trovo una buona azione progredendo da 4'10" a 3'50" e finendo in rimonta.
Concludo 29° e 4° di categoria, in 1h8'50", lontano dal primo (7') ma relativamente vicino al secondo assoluto (4'). Fossi riuscito a tenere il gruppo davanti nella frazione in bicicletta, sfruttando un cambio migliore, mi sarei potuta giocare una posizione nei primi 10.
La settimana successiva è stata quella della corsa a tappe dall'adriatico allo ionio (che mi vide protagonista lo scorso anno con un 3° posto assoluto). Quest'anno non avevo ne la voglia ne la forma per competere per un risultato di rilievo, così ho partecipato a due sole tappe intervallando le prove con uscite in bicicletta sempre molto intense e ricche di primati su tante salite. Primati non solo personali, ma anche assoluti stando alle classifiche stilate su Strava.
Le partecipazione alle due tappe invece hanno avuto storia ed esito molto differente. A Neviano, in un pomeriggio caldissimo, sono partito molto forte sfruttando la salita iniziale, ritrovandomi addirittura in testa per circa 2km. Poi sono calato vistosamente, iniziando a correre malissimo e con fatica eccessiva. Mi sono ritirato al 7°km.
L'altra tappa invece ha avuto un evoluzione diversa, partito in coda ho recuperato tantissime posizioni sulla ripida salita per poi concludere in progressione correndo gli ultimi 7 km poco sotto i 3'50" e concludendo 16°.
E' evidente che i ritmi dell'anno scorso sono un utopia ma è solo una questione di lavori specifici e chilometri che mancano per andar forte in piano perchè il motore viste le varie attività è molto brillante.
Da lunedì ho ripreso così con lavori più specifici per la corsa, obiettivo velocizzarsi in vista dell'autunno dove spero di correre bene qualche mezza maratona.
Il fratello di mia moglie ha iniziato la preparazione precampionato in solitaria così abbiamo studiato un programmino e ci siamo buttati a capofitto (ognuno con i suoi ritmi). Lavoretti di forza al mattino prima di andare al mare (in genere un circuito 1' isometria, 20 squat con peso medio-leggero, 20" skip alto su rampa) , trasformazione al pomeriggio (potenza aerobica o ripetute brevi). A condire il tutto finalmente dei chilometri di fondo con sedute superiori all'ora a ritmo uniforme o il leggera progressione.
Il primo lavoro specifico è stato molto sofferto (10*200 rec 30", Rec 3' 1000) con i duecento da 40" a 34" ed il 1000 praticamente a tutta in 3'18", il secondo è andato già meglio (5* 4 minuti a 3'29" di media recupero 3' da fermo), il terzo (ieri e di nuovo in terra veneta) decisamente positivo (5,5km di riscaldamento a 4'15" + 4*1000 Rec 3' @ 3'19" con i primi due in lieve salita in cui ho sprecato tante energie entrambi chiusi in 3'22" e gli ultimi 2 in leggera discesa, decisamente sofferti e chiusi in 3'17" e 3'18").
Davanti a me avevo gente fortissima ed è stato da stimolo per far bene (nonostante io corressi da solo e ben staccato). In 10 giorni ho recuperato tantissimo in fluidità di corsa, e sopratutto azione di spinta dei piedi, tanto che ieri non avevo l'impressione di andar forte anche sotto i 3'20" (notevole per me) seppur la fatica organica era considerevole vista anche la giornata molto calda ed umida.
Dal 25 Agosto al 31 ho percorso 50km, questa settimana dovrei concluderla con un chilometraggio simile, a cui si aggiungono i 12 in bicicletta da trekking scalando Monte Tomba.
Oggi sono in servizio, Sabato probabilmente correrò l'ora di Martellago in un circuito su strada di 1,2km. Obiettivo correre poco sotto i 4'/km e fare le prove generali per una mezza. L'entusiasmo e la voglia di far bene ci sono tutti, se razionalità e tempo a disposizione saranno dalla mia parte alcuni muri potrebbero vacillare.
A presto!
Ciao Andrea, faccio parte del Brema Running Team che organizza l'ora di Martellago, ti assicuro che. é ben organizzata e con atleti di ottimo livello. Spero di conoscerti.
RispondiEliminaCiao Gianluca
Mi sono appena iscritto ;-) Se mi riconosci di vista salutami pure!
EliminaBella vacanza e bei allenamenti!
RispondiEliminaRicordo che un annetto fa avevi deciso di preparare bene distanze brevi e pista. Ora hai in programma di sperimentare qualcos'altro? Tipo Duathlon e Trail?
Ciao Abramo, la corsa in montagna rimane la prima scelta ma non mi ci posso dedicare per tutto l'anno.. Sento di avere ancora dei margini nella gare su strada e mi dispiacerebbe non provare a migliorare un pò di personali in questi anni "verdi".. La pista invece rimane un grandissimo punto interrogativo. Per il resto sono abbastanza versatile il triathlon prima o poi potrà essere pane quotidiano ;-)
EliminaCiao Andrea, ma quella media di 46,50 km/h li hai fatti con una Bianchi Via Nirone 7? Ti sembra buona come bici entry level?
RispondiEliminaGrazie, saluti e complimenti per il tuo blog che conosco solo oggi.
Francesco