Dopo la prima positiva esperienza in pista dell'8 Maggio scorso, mi sono deciso a frequentare più spesso il tartan in particolare durante la bella stagione. Stagionalizzare la preparazione puntando al mezzofondo veloce nel periodo estivo credo che sia il punto di partenza per futuri miglioramenti sulle lunghe distanze, cosicchè da qui ad Agosto avrò spesso a che fare con ripetute brevi ed acido lattico.
I tempi che si ottengono su tutte le distanze non sono altro che una sorprendente e banale proporzione che parte anche da "molto lontano". Conoscendo il tempo sui 3000m si può conoscere in quanto si può correre un 10.000 o una mezza maratona e perchè no, quale sia il limite in maratona. Certo, tanto più è ampio il gap tra la distanza presa come riferimento e quella di cui vogliamo conoscere il nostro tempo ipotetico, tanto meno il risultato ottenuto sarà preciso.
Usiamo ad esempio il calcolatore McMillan Running : http://www.mcmillanrunning.com/index.php/calcUsage/calculate
La cavia per l'occasione sono io.
Inseriamo il tempo fatto segnare sui 3000m l'8 Maggio scorso: 10'04'', cosa viene fuori? :
10 km 36'44'' , 1/2 maratona 1h21'52'' , maratona 2h52'18''
Ora inseriamo il tempo segnato a Sacile sui 10.000 : 36'31''
3000m 10'00'' , 1/2 maratona 1h21'24'' , maratona 2h51'20''
Sorprendente vero?
Ovviamente essendo la preparazione attuale finalizzata più ai 10.000m che ai 3000 il risultato migliore, anche se di poco, viene fuori inserendo il best time sui 10km.
Partendo da queste considerazioni, in quanto avrei dovuto correre il 2000m di ieri sera? Semplice, tra 6'25'' e 6'28''!
Il risultato finale invece è stato un "deludente" 6'33''.
Dopo aver riscritto in 2 mesi tutti i pb, finalmente ho steccato! Se devo essere sincero ne sono contento perchè ho notato che le "sconfitte" mi stimolano molto più delle vittorie e dopo il 3000 ed i 10km mi sentivo un pò troppo "appagato", troppe lusinghe, troppi "bravo, sei in gamba!"...
Serata assolutamente inadatta per correre forte quella di ieri sera. Freddo invernale, pioggia, vento e pista allagata.
Il freddo ottimo alleato dei maratoneti nelle prove di endurance, diventa invece il peggior nemico per velocisti e mezzofondisti che devono spingere a ritmi indiavolati.
Sulle gambe ho ancora un pò di pesantezza dopo l'ultimo allenamento impegnativo in salita di Martedì ma ormai son li, e seppur tutto sembri remare contro (i giudici non avevano nemmeno segnato il mio nominativo) c'è da correre un 2000, 5 giri di pista quasi al massimo.
Alla partenza come successe a Mogliano capisco di non poter competere con i primi, così mi defilo leggermente... Boom si parte!
In prima corsia c'è un lago ed alla prima curva non riesco ad evitarlo, così mi inzuppo totalmente i piedi. Sensazione bruttissima, l'acqua è gelida.
Mi sembra di correre senza fatica ma non riesco a carburare come vorrei, più mi inzuppo più perdo sensibilità e le gambe tempo due giri diventano marmoree.
Sono inchiodato a 3'16'' 3'17''/km, mi sono messo dietro le spalle qualcuno e conduco un gruppetto di 3 o 4 atleti. 1200m, 1600m, per evitare l'acqua corro spesso in seconda quanta strada farò di più? Boh.. Ultimo giro, provo ad aumentare.. ma niente. Ho veramente le gambe intorpidite, una sensazione mai avuta prima d'ora. Chiudo gli ultimi metri senza nessuna accelerazione in 6'33''.
L'impressione appena termino è quella di essere ancora fresco, di non essere arrivato al "massimo dei giri". Il fiatone dopo 10 secondi è già sparito e forse sarei in grado di correre ancora. Sensazioni totalmente diverse rispetto al 3000m, quando terminai distrutto, ed il pensiero di altri 100 metri di corsa mi avrebbe nauseato.
Tragicomico il dopogara, ho le mani così infreddolite che non riesco a mettere la felpa, alla fine decido di rientrare negli spogliatoi e far subito una doccia calda.
Lo scambio di battute fa emergere che il disagio è stato comune, ed i tempi dei "big" capaci di correre in 5'20'' 5'25'', che hanno chiuso in 5'40'' 5'45'' ne è testimonianza.
Insomma prestazione opaca ma forse da rivalutare.
Venendo alle vere note dolenti, oggi sono rientrato in servizio (h24) poichè reperibile e così sarà anche Lunedì. Si profila quindi un periodo di scarsi allenamenti che non corrisponderanno però ad un riposo reale e rigenerante.
Vantaggi e svantaggi dell'essere militare, prendiamola con filosofia!
urca....gare di velocità...ho paura solo a leggere
RispondiEliminaL'ironman che teme il mezzofondo :-P Un profano direbbe, "come???" Chi ci ha provato..non la pensa così! Sempre di cottura di tratta, breve a fuoco alto, o lunga a fuoco basso. Questione di gusti :-P
EliminaComunque bravo... e poi disamina sempre onesta, puntuale e lucida. Bravo!
RispondiEliminaGrazie Andrea ma preferirei correre un pò veloce e fare disamine annebbiate come l'ultima :-P. Ciao:-)
EliminaIl freddo è nemico delle gare veloci, secondo me sei andato bene!
RispondiEliminaSono troppo esigente :-P. Sono ancora in forse per la val di Fassa.. se riesco ad avere qualche giorno di ferie..!
EliminaHai fatto un'ottima prestazione considerate le condizioni climatiche...anche una pozzanghera puo dare molto fastidio in una gara breve!
RispondiEliminaE poi come dici tu, i risultati meno positivi aiutano a trovare motivazione!
Comunque la pista ti da la marcia in più. Le gare di mezzofondo ti aiutano a concepire altri livelli di fatica ed a velocizzarti.. Poi quando torni su strada senti la differenza!
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