Da ormai tantissimo tempo non aggiorno il blog per motivi di tempo, impegni, voglia.. ora è giunto il momento di riprendere perchè ho da raccontarvi una nuova bella avventura!
Dopo la mezza di Ferrara come ben sapete mi sono infortunato.. Il problema ha richiesto tantissimo tempo per una effettiva risoluzione e a dire il vero tutt'ora convivo con qualche piccolo ma quotidiano fastidio.
Fattostà che per non star troppo tempo fermo, mi sono sempre più allontanato dalla corsa nel periodo primaverile ed estivo, dedicandomi molto di più alla bicicletta da strada ed alla mountain bike.
Vivevo ancora a Monselice e non potetti fare a meno di venire a contatto con i colli euganei ed i suoi bei sentieri da affrontare proprio in sella alle bici dalle "ruote grasse". Da cosa è nata cosa e nel giro di poche settimane mi sono tesserato con una squadra locale e trovato ai nastri di partenza della mia prima gara ciclistica agonistica! Nel frattempo continuavo a corricchiare, mantenendo per la verità ancora discreti ritmi nonostante i saltuari e brevi allenamenti (compensati però come vi dicevo da sempre più km in bicicletta.) Il battesimo è avvenuto ad Este il 12 Giugno, in occasione della Atestina Superbike.. Che giornata!
Siamo partiti con il sole ed arrivati nel bel mezzo di un fortissimo temporale.. Una buona prestazione
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Crespadoro Bike, durante la lunga salita |
nella prima metà di gara vanificata poi dalle difficoltà tecniche della seconda parte del percorso dove son venute fuori tutte le lacune di un biker a dir poco inesperto quale potevo (e potrei) ancora definirmi .
Alla fine un piazzamento poco dopo metà classifica a decine e decine di minuti dai migliori.
Due giorni dopo rispuntai un pettorale portando a casa un bell' 11 esimo posto alla Spring Run, corsa organizzata dall'aeronautica che quest'anno mi ha visto impegnato anche nella veste di "staff". A fine mese ricordo un' altra discreta prestazione a Maglie (Le) in una 10km conclusa poco sotto i 3'40"/km.
Sempre più andava profilandosi il debutto nel duathlon e perchè no nel triathlon, stante il fatto che a Luglio ed Agosto i volumi in bicicletta conditi anche da lavori specifici erano diventanti importanti (fino a 200 km a settimana) e la corsa nonostante i pochissimi allenamenti fosse ancora disciplina nella quale potersi confrontare senza sfigurare troppo.
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Premiazione come 1° di Cat alla Spring Run |
Attaccai nuovamente un numero alla MTB a metà Luglio per prendere parte alla Crespadoro Bike, competizione atipica in quanto a sviluppo ed altimetria.
Il percorso mi ha dapprima esaltato lungo i 17 km di salita iniziale (partito dalla coda del numerosissimo gruppone ero risalito per tantissime posizioni fino alle prime cento) ma poi mi ha poi ricordato quanto le doti di guida e abilità tecnica siano importanti in questo sport condannandomi infine all'onta di smisurati sorpassi ed una classifica finale poco soddisfacente.
Per andar forte in mtb sono necessarie dote fisiche e capacità di guida ma non basta.. per fare la differenza o semplicemente rimanere in scia dei più forti è necessario assumersi rischi che non è facile accettare. Trovavo inaccettabile duellare a discreti livelli in salita per poi finire le gare decine e decine di minuti più indietro.
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Trasferta "trentina" in MTB |
L'idea MTB è così via via scemata, quantomeno nella sua considerazione agonistica, mentre sempre più rilevanza ha assunto l'attività con la bici da strada.
Tra Giugno ed Agosto le uscite si sono allungate, le medie aumentate.. Ricordo ancora i miei primi 100 km in solitaria (alla discreta media dei 31 orari) o i 50 km vallonati ai piedi degli euganei sfiorando i 34 (sempre in solitaria) nel periodo di massima forma. Ad Agosto ero al culmine di questo "percorso" è riuscivo ad incastrare con soddisfazione bici, corsa e seppur timidamente il nuoto al quale mi approcciavo da autodidatta.
Ricordo un paio di buone gare a piedi, tra cui una 5 km nel vicentino conclusa a 3'32" in un pomeriggio bollente ed un insolito cross sulla distanza dei 4,5 km corso alla stessa media e concluso in 5° posizione.
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Con le salite brevi ho trovato particolare "feeling" |
Poi ancora ad Agosto due buone prestazione in altrettante gare salentine su distanze di circa 10 km..
Ho impostato uno schema di allenamento tanto ripetitivo quanto efficace: qualità a piedi (anche gara), qualità in bici (lavori specifici), scarico a piedi, scarico in bici (lungo), riposo.
Avevo prefissato l'esordio in un triathlon per i primi di settembre a Mussolente (Vi), ma proprio il 1 del mese in un' uscita di totale relax in MTB con il collega ed amico Denis è avvenuto il fattaccio.. Mi sono infilato in un canalone insidioso e non nè sono più uscito se non ribaltandomi e facendomi parecchio male.. Esito? Frattura scomposta della clavicola. E' la prima volta che resto vittima di un incidente di una certa gravità e dolore a parte la diagnosi è stata dura da accettare.. 1 mese di tutore e addio sport.
Nel frattempo la mia vita parecchio incasinata scorreva e si aprivano spiragli che alimentavano nuove speranze di ritornare nella casa "adottiva" di Montebelluna, dove avevo lasciato amici, felicità e un
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Il mio primo "centello" sulle strade del salento |
pizzico del mio cuore.. Non è stato facile incastrare tutto ma a metà Ottobre mi sono ripreso quanto mi era stato tolto ed io e Chiara siamo tornati nel trevigiano. Ho accettato qualche trasferta in più, meno risposo e tanti interrogativi ma bisogna sempre lottare per realizzare ciò che ci sta a cuore e siamo entusiasti di questa decisione. Il trauma della caduta è stato difficile da rimuovere, così appena possibile ho affidato alle mie care scarpette la mia rinascita, anche perchè grazie al riposo l'onnipresente infiammazione che in estate mi
costringeva a non superare i 20/25km totali a settimana si era spenta..Strade di casa, vecchi amici, in breve tempo sono riuscito a cancellare un anno molto difficile lontano da tutto e da tutti..
Dall'inizio di Ottobre ho ripreso a far qualcosa nonostante avessi ancora il tutore, le prime camminate a passo svelto in salita sono diventate quasi all'ordine del giorno poi finalmente qualche corsetta e per riprendere in maniera seria e capire quanto avessi realmente perso 10 km a stecca in scia a Paolo e Simone.. Risultato? 39'36" di apnea..Si ripartiva da li!
Ho subito fissato un obiettivo agonistico per creare delle forti motivazioni, e iniziato a macinare chilometri.. Con un pizzico di maturità in più rispetto a prima mi sono aggregato ai ragazzi, capendo quando fosse il caso di seguirli e quando era necessario scaricare da solo. Non sono mancati spostamenti di centinaia di chilometri e disagi vari ma calcando le strade di 3 regioni diverse (Veneto, Emilia e Lazio) sono cresciuto nella forma.
27 Ottobre (ripresa a "stecca", dopo 3 settimana di leggere attività alternative)
28 Ottobre 50' scarico @4'47
30 Ottobre 18.2km @4'07" leggermente mossi in gruppo
TOT 38 KM
31 Ottobre : 30' recupero (4'50")
1 Novembre : 2* (4*400 rec 1'30", rec 1'30" 800) rec 3' 1'17"-1'17"-1'18"-1'18"-2'38"-1'20"-1'18"-1'18"-1'19"-1'52"(600)
2 Novembre : 1h corsa lenta (4'45")
4 Novembre : 1h20' fondo lento (4'37")
6 Novembre : Corsa della Salute (10,7km 170d+ 4'07")
TOT 52 KM
7 Novembre : 1h corsa lenta (4'50")
9 Novembre : Risc + 6*1000 rec 1'20" corsetta (3'33"-3'44"-3'37"-3'37"-3'35"-3'33")
10 Novembre : Mattino 40' Corsa lenta (4'37"), Pomeriggio 45' Corsa lenta (4'37")
12 Novembre : 30' Pregara
13 Novembre : Corsa podistica Campocervaro 10km 36'55" (3'41")
TOT 56 KM
14 Novembre : 45' corsa lenta (4'35")
15 Novembre : 1h10' corsa lenta (4'35")
16 Novembre : 6*1000 Rec 2' 3'28"-3'27"-3'24"-3'29"-3'28"-3'27"
17 Novembre : 1h corsa lenta (4'40")
19 Novembre : 10 Sprint in salita + 2' progressione finale facile
20 Novembre : 15km medio muscolare (su sterrato leggermente ondulato) 3'57"
TOT 68 KM
21 Novembre : scarico in MTB
22 Novembre : 1h10' corsa lenta (4'34")
23 Novembre : 5*1000 Rec 2' (3'21"-3'22"-3'23"-3'21"-3'23")
24 Novembre : 42' recupero attivo (4'45")
26 Novembre : 3*5*150m Sprint in salita
27 Novembre : 15km medio muscolare (su sterrato leggermente ondulato) 3'53"
TOT 55 KM
29 Novembre : 1h12' corsa lenta (4'31")
30 Novembre : potenziamento indoor + tecnica + 10*100m rec 1'
1 Dicembre : corsa lenta con progressione finale 52' (4'30") ultimi 500 m a 3'20"
3 Dicembre : Mattino Sprint in salita 4*5*60m, Pomeriggio 6km progressione (4'08"-3'59"-3'54"-3'52"-3'41"-3'18")
TOT 40 KM
5 Dicembre : 1h corsa lenta (4'42")
6 Dicembre : Mattino 1h10' corsa lenta (4'30") Pomeriggio 40' corsa lenta (4'33")
7 Dicembre : 8*1000 rec 1' corsetta (3'37"-3'39"-3'37"-3'37"-3'35"-3'35"-3'33"-3'27"), Pomeriggio 30' scarico (4'35")
8 Dicembre : 45' medio collinare (11km a 4'04")
10 Dicembre :50' corsa lenta (4'40")
11 Dicembre : 10km progressivo Corsa Sant'Andrea (6 km 3'55" + 4 km 3'40")
TOT 90 KM (record assoluto)
12 Dicembre : 1h20' fondo lungo lento (4'27")
13 Dicembre : 3*2000 rec 3' da fermo 7'14"-7'02"-6'53"
15 Dicembre : 45' corsa lenta con progressione finale (4'30")
16 Dicembre : 40' corsa lenta con progressione finale (4'27")
18 Dicembre : Mezza Maratona Cittadella
TOT 66 KM
Sette settimane ben strutturate, la prima di carico, la seconda di scarico per individuare il livello sui 10 km. A seguire ho curato la forza (3 settimane con sprint in salita al sabato e qualche allenamento a corpo libero), incrementando prima i ritmi (fino al 5*1000 rec 2' corso in solitaria a latina) e poi il volume dei lavori specifici. Unica pecca i soli 40km dal 29 al 3 dicembre, compensati però da una settimana pre mezza di supercarico nella quale ho percorso ben 90km (record assoluto per me). 7 giorni prima della gara ero pesantissimo ma sapevo che il lavoro sarebbe uscito con lo scarico dei giorni successivi. Già il martedì pregara ho avvertito ottime sensazioni indossando per la prima volta in assoluto dall'infortunio le scarpe leggere.. Ultimi giorni di rifinitura ed eccomi a Cittadella!
Mattina gelida (-5° in partenza!) ma cielo sereno che lasciava presagire un discreto incremento termico durante la gara.
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Gli ultimi metri verso il traguardo |
Con prudenza mi spoglio al termine del riscaldamento (lungo e lentissimo!) avvertendo sulle gambe il freddo ancora pungente!
L'obiettivo dichiarato agli amici è 1h18'59", ovvero migliorare il personale di una manciata di secondi con una gestione di gara che di certo non sarà al risparmio. A calcificare nella mente questa idea l'aneddotto del giorno precedente quando aprendo nel bar sotto casa il misterioso libro "delle risposte" custodito con cura dalla barista, trovavo scritto aprendolo in maniera causale: "rischia".
Rieccoci nella città murata, sono a pochi metri dai top runner, c'è un pò di tensione ma sono molto motivato e deciso.
Sin dallo start riesco ad impostare un ritmo consono alle mie possibilità senza lasciarmi trascinare. Da qualche giorno ho nuovamente al polso il vecchio 305 "da battaglia" a causa di alcuno grossi problemi sul nuovo 220. Negli allenamenti precedenti assieme agli amici avevo notato una certa lentezza del mio dispositivo rispetto agli altri, tanto da rilevare anche 100 m in meno in uscite di 10-12 km.. Nei primi chilometri di gara questa tendenza si rinnova tanto che dopo i primi 3 km inizio a splittare manualmente ai cartelli posti sul percorso.
Nei primi minuti non ho grandi sensazioni tanto che correre sul piede dei 3'47"-3'48" mi richiede parecchio impegno, molto più di quello che mi attendevo.
Sarà il freddo, sarà la lievissima ascesa ma fino al 4° km non riesco proprio a prendere il ritmo giusto, fino a che dopo circa 15' di gara abbandono la compagnia della terza donna per aggregarmi a due ragazzi che mi superano e sono in evidente rimonta.
E' il momento che mi ero preconfigurato, rischia!
Nella loro scia mi ritrovo ad aumentare l'andatura fino a 3'40".
Procediamo in 4 con i due in testa a dettare il ritmo ed io ed un altro ragazzo "attaccati" per la gola (3'41"-3'41"). All' 8km l'andatura cresce ancora (3'38") e inizio a guardarmi indietro perchè il ritmo mi pare esagerato.. perdo così qualche metro nei successivi 2 km e attendendo che sopraggiunga qualcuno (3'46"-3'42"). Al 10 km decido di non perdere il treno ed aumento nuovamente per ricolmare il gap. Se rischiare dovevo è esattamente quanto sto facendo!
Il ritmo è deciso e la fatica cresce chilometro dopo chilometro (3'35"-3'40"-3'39"-3'35"-3'38") tanto che al 14°km (media fin li 3e41", di cui gli ultimi 10 a 3'39") capisco di dover assolutamente salutare la compagnia.
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Con gli amici all'arrivo |
Nella corsa non ci si inventa nulla, bisogna avere l'umiltà di riconoscere quali siano ogni giorno i proprio limiti, non senza ovviamente tirar fuori il massimo.
Mi stacco rifiato e non guardo più l'orologio per qualche minuto, poi al successivo split butto un occhio e intravedo un 3e50" che mi ridà fiducia. Sono cotto, procedo da solo ma il ritmo non è ancora accettabile per portare a casa qualcosa di buono.
Bene! Resisto fino al 19 esimo, poi avverto l'arrivo dei pacer dell'ora e 20 alle mie spalle ed ho un momento di scoramento.. Ma non mi perdo d'animo, all'ultimo km rilancio ormai in piena sofferenza e appena imbocchiamo il lungo rettilineo d'arrivo leggo sull'orologio 1h18'10". Vedo lo striscione li infondo e inizio a accelerare sempre più.
Un paio d'anni fa a Palmanova una situazione simile (al tempo mi giocavo il primo under 80') mi vide concludere beffardamente una manciata di scecondi sopra quanto volevo fare.. Ma oggi non mollerò!
Le gambe si fanno dure la respirazione confusa ultimi metri ad occhi quasi chiusi ben sotto i 3'/km ed eccomi al traguardo. 1h18'58" che mi fa sorridere e stringere i pugni..C'è l'ho fatta davvero!
Il resto della giornata sarà dedicato agli amici, a mia moglie e ai sogni.. L'uomo è fatto per sognare e solo grazie ad essi sono siamo pronti a lottare ogni giorno
Alla prossima!