lunedì 26 agosto 2013

L'epilogo, 5 Tappa Taviano - Gallipoli

Ed eccoci giunti all'ultima delle 5 tappe dell'edizione "zero" del primo giro a tappe podistico del Salento.
Bella l'idea, discreta l'organizzazione, modesta la partecipazione..Se si vorrà ripetere l'esperimento l'imperativo sarà pubblicizzare meglio l'evento e renderlo più appetibile con premiazioni offerte dagli sponsor (soggiorni turistici o rimborso spese) che richiamino atleti di livello. Per quest'anno va bene così!
Dopo la fatica di Sabato, che ricorderò come la più grande fin'ora della mia carriera podistica, le energie fisiche e mentali sono ormai in esaurimento. Sono convinto di perdere il terzo posto a favore di Carmine (4° a 20''), tanto che vivo sia la serata precedente (rientrerò a tarda notte) che la giornata dell'ultima tappa (colazione "leccese" con cornetto e pasticciotto e lunga mattinata al mare) con lo spirito sereno di chi ormai non ha nulla da dare. Mi sentivo "arrivato".
Le gambe sono pesanti ed indolenzite, e giunto a Taviano mi scaldo molto più a lungo del solito per cercare di sciogliere la muscolatura. Ai piedi ho rimesso le vecchie care Kinvara 1, calzature ormai consumatissime, ma che sento ancora leggere e reattive. Il giorno precedente le più compatte Kinvara 3 mi avevano lasciato pessime sensazioni (nel finale avevo i piedi letteralmente infuocati!)
L'idea è quella di partire al medio e poi valutare strada facendo se avrò gambe per difendere il terzo gradino del podio.
La tappa di oggi, di circa 10km, è la più facile di tutte con un dislivello negativo tra partenza ed arrivo di circa 50 metri. Il clima è però il peggiore incontrato in questi giorni con una temperatura inferiore ai 30° ma un umidità prossima all' 80%. Una vera sauna che il vento favorevole nel tratto centrale di gara non concorrerà a rendere più di tanto piacevole.
Alle ore 19, con qualche minuto di ritardo, avviene la partenza. I primi scappano via, io mi accodo a Simone, amico con cui ho condiviso le fatiche della settimana, con l'intenzione di tenere i 3'50'' per il primo terzo di gara.
Le sensazioni non sono un granchè e mi superano diversi atleti che in settimana non mi hanno praticamente mai visto. Il ritmo non è comunque lentissimo (1° e 2°km 3'47'') e mi convinco di attendere ancora un pò piuttosto che reagire. In prossimità del terzo chilometro (3'49'') sono in tredicesima posizione, e in un lungo rettilineo riesco a scorgere il lungo serpentone di podisti che mi precede. Il gap si fa sempre maggiore rispetto a Carmine che appare lontanissimo in terza o quarta posizione. E' giunto il momento di provare a cambiare ritmo per capire se le gambe sono in grado di farlo.
La risposta è inaspettatamente confortante e dopo qualche centinaio di metri attorno al cartello del 4° km (3'41'') Simone mi dice che il ritmo è per lui insostenibile. E' in questo momento che decido di provare il tutto per tutto per difendere la terza posizione.. Ho diversi riferimenti davanti e gli stimoli non mancano. Raggiungo prima Piero e Luca che procedono appaiati, il passo è nettamente più veloce e l'attenzione si sposta ancora davanti. Corro finalmente sciolto, con bellissime sensazioni di leggerezza. Splitto 3'32'' al 5° km e poco dopo raggiungo Quintino. Il copione è sempre lo stesso, freccia a destra e via.
Quando raggiungo Francesco che è a sua volta in progressione rifiato qualche secondo prima di riprendere la rimonta. 6° km 3'36''.
Al settimo chilometro un lungo rettilineo in lieve discesa mi permette di vedere davanti a me la situazione in maniera chiara. Giuseppe, Carmine ed Alessandro sono ancora distanti ma decisamente più vicini rispetto a qualche chilometro prima.
Il sorpasso di Claudio in un tratto di sterrato molto impervio è l'ultimo prima della resa dei conti finale. 7° ed 8° km sono stati più lenti, ma solo a causa del terreno bruttissimo, la rimonta non si è fermata. Il tramonto ci appare all'orizzonte, quando ritorniamo su asfalto per gli ultimi 1500 metri di gara. Sono provato, ma la rimonta mi ha riempito di energie mentali, ed è giunto il momento di dare il tutto per tutto. Poco prima del 9° km (3'37'') raggiungo Alessandro, con il quale scambio due parole. E' a tutta e quando gli confido che cercherò di avvicinare Carmine mi dice di andare.
La piccola sagoma di Carmine è sempre più vicina ma non riesco a quantificare il distacco. 15''-20''? Non è facile fare calcoli quando si è fuorisoglia, così gli ultimi 800 metri sono sudore, fatica ed adrenalina senza pensare a nulla.
La sensazione è tornata quella di brillantezza della prima tappa, 3'30'', 3'25'', 3'20''. Stringo i denti, il vento ora è contrario. Ogni secondo è più duro del precedente.
Ai 100 finali, un insolito incitamento da "stadio" di mia madre (stranamente presente!) mi sorprende ed alla stesso tempo mi regala risorse insperate per uno sprint finale. Termino in 35'58'' a soli 7'' da Carmine.
La rimonta è andata a buon fine e conservo il terzo posto per soli 13''.
Sarà uno dei pochi casi in cui mi sento di dirmi almeno "bravino" per la grinta messa in campo, dal primo all'ultimo metro di questa frazione ed in tutto il giro a tappe.
Tra l'altro non male anche il riscontro cronometrico dell'ultima frazione, 9,8km corsi a 3'41'', con gli ultimi 6 a 3'35''/km che mi danno ottimi stimoli per il futuro. Classifica di Tappa / Classifica Finale
Ricorderò a lungo le fatiche di questa settimana, che sicuramente sono servite a farmi crescere in forza e carattere e non ultimo accresciuto il senso di rispetto per l'avversario. Alla prossima!

4^ Tappa: Parabita - Montegrappa

Dopo la giornata di riposo è tempo di tornare a faticare sulle strade salentina. Lo ionio, meta conclusiva di questo viaggio, si avvicina sempre di più ed ormai è in vista dalle sommità delle colline che abbiamo "cavalcato" quest'oggi tra Parabita e Montegrappa, frazione di Tuglie.
Come la Tour Eiffel per i ciclisti del tour de France, il "Sirenè" hotel che sorge lungo la costa gallipolina è giorno dopo giorno sempre più atteso ed invocato dai più. Questo giro a tappe si sta rivelando esperienza tanto intensa quando sfiancante, di certo apprezzata da chi come me sente scorrere il "sangue nelle vene", ma non senza sacrificio
Ma veniamo alla quarta tappa, la più impegnativa delle cinque sotto il profilo altimetrico. Se le prime due frazioni non avevano lasciato segni particolari sulla freschezza delle mie gambe la terza complici i frequenti cambi di pendenza ha contribuito a farmi accusare pesantezza ed una lieve dolorabilità.
Nonostante l'abbandono del primo in classifica, impegnato la prossima settimana nei campionati europei di corsa in montagna, la posizione sul "podio" è ancora in discussione vista la buona forma di tutti i pretendenti. Giuseppe sembra avere qualcosina in più, Carmine (che scoprirò aver corso pochi mesi fa la mezza di Barcellona sotto l'ora e venti) è ormai al massimo della condizione, Alessandro è sempre li a pochi secondi.
La tattica che adotterò in gara la conosco sin dalla partenza, 1km nel gruppetto, attacco in salita (circa 500 metri tra l'8 ed il 10% di pendenza), e poi tenere duro fino alla fine. Facile a dirsi, meno da mettere in pratica, tra caldo stanchezza accumulata ed avversari che sicuramente non rimarranno a guardare.
Sono di parola e dopo il primo chilometro in 3'39'', appena inizia lo strappo aumento il ritmo. Tutte quelle ore trascorse a pianezze non sono state perse e senza andar in zona rossa stacco prima Carmine e poi Giuseppe che tenta di tenere invano il passo impresso.
In cima avvicinò addirittura il grande Totò Sarcinella, (che gareggia soltanto oggi) , 2h17' alla maratona di New York qualche lustro fa.
Il Gap alle spalle è nell'ordine dei 10'' su Giuseppe, circa 20'' su Carmine, dietro Alessandro ha ceduto di botto e non riesco a vederlo.
L'illusione di poter recuperare dura però poco visto che nel giro di un chilometro e mezzo Giuseppe si riporta sotto. Mentalmente accuso il colpo, sento di aver finito le cartucce, e dopo qualche centinaio di metri mi stacco inesorabilmente. Poco da fare, dalla terza tappa ha dimostrato di avere qualcosina in più.
La strada che conduce a Montegrappa è tutta in lieve discesa anche se il vento spesso soffia contrario alla marcia, così mollo un attimino per attendere il rientro di Carmine. Salita, gran caldo, stanchezza, al 4° chilometro sono praticamente a tutta, so che mi attende una lunga agonia fino al traguardo (oggi tra l'altro sono previsti 10,2km). Con Carmine soffriamo appaiati per diversi chilometri, fino ad arrivare molto vicini a Giuseppe, ma la fatica è troppa è ai meno due lo saluto. Dietro non c'è nessuno, e mollo totalmente, tagliando il traguardo in 5° posizione.
Gps - Classifica
Domani ci attende l'ultima fatica, la lotta per il podio è ancora aperta.. (a breve il racconto)

sabato 24 agosto 2013

3^ Tappa: Neviano - Collepasso

Il giorno di riposo dopo le prime due tappe è giunto provvidenziale per il recupero psico fisico delle energie. La sfera mentale è quella che mi preoccupa maggiormente, visto che la voglia di far fatica è giorno dopo giorno in calo.
La situazione di classifica molto corta tra terza e sesta posizione, impone nell'ottica del risultato, il massimo impegno in tutte le tappe e visti i valori molto simili al mio di Giuseppe, Carmine ed Alessandro la competizione si traduce in una sfida psicologica tra chi riesce a dare di volta in volta il 101%.
La terza frazione parte da Neviano, e termina a Collepasso, sviluppandosi per poco più di 9km lungo un percorso molto ondulato e con diversi tratti di puro off-road tra i muretti in pietra e gli ulivi. Il dislivello tra partenza ed arrivo è di 26 metri positivi mentre quello complessivo supererà i 70.
Alle 18 e 40 avviene la partenza tra i vicoli del centro storico e sin da subito la strada sale decisa. Quando il terreno cambia si evidenziano caratteristiche che mescolano un pò le carte in tavola, in questo caso a mio favore. Mi ritrovo subito terzo, ma la salita termina dopo qualche centinaio di metri e mi è impossibile mettere molto spazio tra me e gli altri, anzi in maniera beffarda mi ritrovo improvvisamente a dover recuperare una trentina di metri, dopo che all'interno di un parco prendo fin troppo onestamente la strada segnalata invece di tagliare in maniera un pò troppo netta la curva.
Ben presto ritorno su Alessandro e Carmine che quasi mi "aspettano" intuendo di essersi avvantaggiati eccessivamente, mentre Giuseppe se ne va senza far complimenti.
Fino al terzo chilometro la strada tende a salire in maniera lieve ma costante ed ritmo ne risente leggermente con parziali tra 3'45'' e 3'55'' al km, poi in prossimità del cartello del 4° km imbocchiamo una stradina sterrata che ci riporta quasi all'altitudine di partenza. Avverto qualche dolore di troppo al fianco con le sollecitazioni prodotte della discesa, così cerco di non forzare eccessivamente.
Segue un breve tratto pianeggiante, poi svolta a destra e nuovo strappo, di circa cento cinquanta metri al 10% di pendenza. Come al solito senza accelerare riprendo un pò di margine, ma Giuseppe sembra comunque troppo lontano e quando ritorniamo su strada pianeggiante Alessandro e Carmine mi riassorbono entro un paio di minuti.
Tra 5 e 6 chilometro il percorso è molto caratteristico con diversi passaggi all'interno delle distese di uliveti, su un terreno che va dalla terra rossa alla pura roccia. Il ritmo ne risente ma l'intesa sembra buona così appena torniamo su strada asfaltata l'andatura aumenta nuovamente.
Giuseppe ha perso qualcosa e in un paio di occasioni si volta dietro. Saranno 20 i secondi che ci separano da lui ma recuperarli è davvero difficile.
Carmine è il più attivo, Alessandro segue io accuso un pò così negli ultimi due chilometri mi ritrovo ad essere davvero a tutta. La strada tende sempre leggermente a salire e poco sotto i 3'40'' faccio tantissima fatica, tant'è che penso di mollare.
Carmine ed Alessandro mi incitano a non mollare e con estrema sofferenza tengo il ritmo fino alla fine. Tagliamo il traguardo a soli 13'' da Giuseppe, senza far volata ed incitandoci a vicenda.
Grazie, Davvero bravi!
Molto spesso raffronto i tempi dei miei amici salentini ad i miei senza far conto che in questa terra è molto difficile trovare percorsi veloci (la vera pianura non esiste) e condizioni climatiche ideali. Il che si traduce in risultati da non sottovalutare (1h20'09'' di Alessandro alla ventosissima mezza maratona di Gallipoli dello scorso Febbraio è ad esempio un signor risultato).
Termino 6° praticamente a pari merito con 4° e 5°, e perdo per il gioco degli abbuoni la terza posizione in classifica generale per 5'' a vantaggio di Giuseppe.
Classifica / Classifica Generale / Traccia Gps
La freschezza del primo giorno vacilla e gli avversari sembrano in ottima forma Sabato e Domenica sarà dura tener botta ma ci proverò in particolare nella tappa Parabita - Tuglie a far la differenza in salita.

mercoledì 21 agosto 2013

2^ Tappa: Cutrofiano - Castello di Corigliano

Lo avevo detto che sarebbe stata dura, bè probabilmente ho sottovalutato un pò la cosa..
Coniugare prestazione, recupero, giornate al mare, ed ore piccole in un contesto climatico caldo ed afoso credo sia la faccenda più complicata in cui mi sia cacciato in vita mia (in ambito sportivo si intende).
Considerazioni e sensazioni che nascono dopo i primi due giorni di tappe la prima molto più lunga del previsto (9,7km anzicchè 8km) la seconda resa dannatamente impegnativa dal forte vento contrario e dalla costante salita nei chilometri finali. Il risultato è una dura lotta per capire chi sarà per prima a condurmi al patibolo: la testa o le gambe?..
Veniamo alla cronaca della seconda tappa.
Dopo la bella prestazione del giorno precedente, forse fin troppo sofferta nel finale, ed una serata che tra un abbondante mangiata in compagnia di amici e l'adrenalina della gara (in questo senso è enormemente meglio gareggiare al mattino) si è protratta fino a notte fonda mi attendeva ieri il secondo impegno, una tappa di 8,5 km con partenza a Cutrofiano ed arrivo a Corigliano D'otranto, nel fossato del castello.
Le gambe durante il riscaldamento sembrano girare bene, ciò che mi preoccupa maggiormente oggi è la testa visto che la voglia di soffrire dopo il tenace finale del giorno precedente è prossima a zero.
La giornata seppur calda (siamo sempre oltre i 30°) è piuttosto ventilata e complice il fatto che località di partenza ed arrivo sono a diversi chilometri di distanza il fattore "eolo" può rivelarsi in assoluto il più determinante.
I primi chilometri sembrano fatti apposta per misurare la nostra forza di volontà, visto che si procede dritti come una stecca di biliardo lungo un'arida campagna (definirla "steppa" sarebbe più appropriato) dove il vento soffia con forza contrario alla marcia.
I primi due come successo il giorno precedente scappano via, dietro bene o male siamo sempre gli stessi tre o quattro. Carmine podista molto minuto (che probabilmente patisce meno il vento contrario in virtù della sua piccola mole) sembra particolarmente in forma e sin dall'inizio tenta di allungare, seguito da Alessandro. Poco alle spalle li seguo io e nell'immediato Giuseppe (4° il giorno precedente) che credo sia l'avversario più pericoloso per il terzo posto finale.
Fino al 4° chilometro, nonostante le grosse difficoltà ambientali (ed un ritmo di corsa inevitabilmente molto lento) procedo con margine, cercando di evitare accelerazioni per andare a riprendere quei due li davanti.
In prossimità del 5° chilometro svoltiamo a sinistra, il vento molla, ma la strada inizia a salire in maniera dapprima irregolare poi costantemente. In un breve tratto di discesa mi affianca Giuseppe che fa valere le sue doti di scorrevolezza ed il cambio di ritmo è evidente.
Faccio un pò di fatica e tenerlo, poi quando la strada riprende a salire in maniera più netta (in 1km guadagniamo quasi 20 metri)ritorno sotto. L'accelerazione ci riporta su Alessandro che è un pò in difficoltà mentre Carmine ha guadagnato oltre 15''. Sto soffrendo ed un fuorigiri come quello del giorno precedente mi sembra controproduttivo in ottica futura così tengo a freno l'istinto. Raggiungiamo il castello in tre, e mentre scendiamo nel fossato per un giro terminale, accelero per vedere la reazione dei due.
Alessandro non risponde, mentre Giuseppe replica con tale veemenza che preferisco lasciarlo andare anche perchè ha qualità velocistiche non indifferenti. Termino 5° , conservando in classifica generale il 3° posto , Traccia Gps .

martedì 20 agosto 2013

Corsa a Tappe "Nel Cuore Del Salento". 1^ Tappa: Santuario di Montevergine - Muro Leccese

Sarò molto breve ma cercherò di aggiornare giornalmente il blog sull'andamento della gara a tappe salentina che mi vedrà impegnato per tutta la settimana.
Di seguito gli allenamenti sostenuti la scorsa settimana

10 Agosto : 10km fondo lento rigenerante
11 Agosto : Forza + tecnica
12 Agosto : Riposo
13 Agosto : 13,5 km fondo lento @ 4'10''/km + allunghi
14 Agosto : Risc 3km + 2*1500m Rec 3' (4'49''-5'04'') Rec 7' 300 Rec 7' 500 Rec 12' 500 D+ Rec 5' 500 D- (50''-1'29''-1'33''-1'11'')
15 Agosto : 13,5 KM fondo lento rigenerante @ 4'30''/km
16 Agosto : Riposo
17 Agosto : Risc 4km + 6*400 @3'20''/km rec 200 @4'40'' + allunghi
18 Agosto : Riposo

Eccoci giunti a ieri, giornata della prima delle 5 tappe che condurranno la carovana di podisti dal salento orientale alla costa ionica attraverso alcune tra le località più suggestive della provincia di lecce.
La gara alla sua prima edizione non ha richiamato un grosso numero di podisti, ed anche qualcuno dei più forti corridori locali ha "snobbato" l'evento ridimensionando il livello della competizione.
La partenza della prima tappa è avvenuta dal santuario di Montevergine nel comune di Palmariggi e si è conclusa a Muro Leccese. A sorpresa (ci verrà comunicato poco prima dello start) la lunghezza della frazione sarà di 9,7km anzicchè degli 8 previsti dal regolamento.
La temperatura elevata e l'incremento della distanza di gara mi costringono ad una partenza più guardinga, così nei primi chilometri cerco di non forzare il ritmo.
I primi due atleti prendono presto il largo, dietro è bagarre. Mi ritrovo in settima posizione, e corro in solitaria pochi metri davanti ad un bel gruppetto formatosi sin dai primi metri di gara. Due degli atleti che mi precedono rivelano ben presto che il loro ritmo gara è ben più lento così dopo un paio di chilometri li sorpasso senza problemi. Accanto per qualche centinaio di metri mi affianca Alessandro un bravo M40 con cui ho avuto anche il piacere di allenarmi assieme lo scorso Mercoledì. Appena incremento leggermente si stacca nuovamente così la mia attenzione si sposta sulle due canotte verdi che mi precedono. Il ritmo è regolare tra 3'35'' e 3'45''/km a seconda delle ondulazione di un percorso solo apparentemente scorrevole. Poco dopo il quarto chilometro rinvengo sul primo dei due che mi sembra in difficoltà. La sua reazione sarà effettivamente nulla.
Mi ritrovo così in 4 posizione 50 metri alle spalle di un altro ragazzo della podistica Polignano.Il suo ritmo è regolare e per il momento non riesco a colmare il gap. A metà gara attraversiamo un tratto boschivo di circa due chilometri. Il sentiero è solo leggermente impervio ma l'andatura inevitabilmente cala tra 3'45'' e 3'47'' /km. Quando la vegetazione si dirada, si apre un bell'orizzonte sulla campagna salentina al tramonto. Procediamo verso il sole e l'immagine del corridore che mi precede che solleva la polvere con il suo incedere deciso lungo il viale sterrato mi colpisce particolarmente.
Inizio ad accusare la stanchezza, ho il fiatone ed avverto un insolita "fame di zuccheri". Andare a riprenderlo non sembra facile, poi mi accorgo che ogni volta che la strada sale un pò mi avvicino di qualche metro. Il lungo falsopiano che troviamo subito dopo l'ottavo chilometro cade proprio a mio favore. Le tante gare in montagna e gli allenamenti in salita vengono fuori e recupero con decisione il distacco fino a riprenderlo nei pressi del cartello dell'ultimo chilometro.
Proprio qui la salita termina e per qualche centinaio di metri procediamo appaiati entrambi in netta difficoltà. In questi momenti non la spunta sempre il più forte ma chi ha più tenacia e forza di volontà. Oggi sono molto motivato e appena la strada torna a salire in maniera leggera sferra l'attacco decisivo. Corro l'ultimo chilometro sul filo dei 3'20''/km, e con grande fatica giungo al traguardo in terza posizione concludendo i 9,7km in 35'58'' (3'40''/km la media finale) e aggiudicandomi anche l'abbuono di 10' destinato al terzo classificato.
Classifiche : http://www.cronogare.it/classifiche-gare-podismo/2013/salento-a-tappe/classifica-tappa1.pdf Purtroppo ho corso con un gps non mio (il mio era scarico) così la traccia non è disponibile.
Il post-gara sarà piuttosto lungo e la serata si concluderà nelle ore piccole. Spero di non pagare dazio nella seconda frazione dove l'imperativo sarà fare massimo risultato con il minimo sforzo

domenica 11 agosto 2013

2° Corri Ceggia ed allenamenti 1/10 Agosto

Con la gara di Venerdì sera si è conclusa la mia estate in Veneto. Da domani sarò in ferie e tornerò a casa. Difficile immaginare vacanze diverse se si ha la fortuna di essere nati a due passi da Gallipoli.
Una settimana di meritato relax, e poi ad attendermi una 7 giorni dove dovrò coniugare la voglia di mare sole e divertimento ad un'insolita quanto affascinante ed impegnativa gara a tappe. Dal 19 al 25 Agosto andrà in scena la "Nel cuore del Salento, corsa a tappe dall'Adriatico allo Ionio" competizione che si articolerà su 5 frazioni che partendo dai settori orientali della penisola salentina condurrà i corridori fino allo ionio, con tappa conclusiva a Gallipoli.
Caldo e scarse possibilità di riposo so già che renderanno tutto difficile, ma se non spunteranno nomi nuovi di runners in vacanza nel leccese, sono convinto di poter far bene puntando ad un piazzamento finale tra i primi 10.
Ma torniamo a Ceggia, dove esattamente un anno dopo sono ritornato a correre la velocissima non competitiva, sulla distanza di 7km. L'anno passato, da runners ancora acerbo, conclusi in 28' netti (3'58''/km) quest'anno impegno e dedizione mi hanno permesso di far molto meglio limando ben 3' (25'00'' 3'34''/km).
Sono particolarmente contento di come sia andata la gara perchè ci sono arrivato molto appesantito dai carichi di lavoro, ed il clima è risultato ancora poco favorevole (30° con l'afa classica della bassa pianura). Prima di un breve commento alla gara, vediamo come sono andati i primi 10 giorni di allenamenti del mese :

1 Agosto : 10km fondo lento in progressione al medio, 5km a 4'10'' 5km a 3'50'' + 5*100
2 Agosto : Corsa in salita di cui 1km sentiero (26%) in 12' circa + 30' di variazioni in salita 20'' rec 30''
3 Agosto : Riposo (notte in servizio)
4 Agosto : Riposo
5 Agosto : Mattino 10,7 km corsa lenta @ 4'30''/km; Pomeriggio 5km fondo 4'05'' + variazioni 400 rec 200 (400 tra 1'15'' e 1'18'', 200m in 1'-1'05''). Tot 10km a 4'00''/km
6 Agosto : Riposo (notte in servizio)
7 Agosto : 13,5 km fondo collinare in altura con variazioni (1km 3'30'' , 1km 3'07'')
8 Agosto : 9 km fondo di scarico quantitativo, 6km a 4'-3'55'' 3km defaticando + allunghi + stretching

Ed eccoci arrivati così all'appuntamento del Venerdì, che per la verità si è trattato di un ripiego, visto che fino a poche ore prima avevo in testa di correre la mezza a Scorzè. Correre al massimo una mezza però mi avrebbe svuotato per più di qualche giorno, così pensando al futuro ho scelto di rinunciarci.
Correre in allenamento con ragazzi decisamente più forti di me mi ha fatto capire che nel giro di qualche mese o "scoppierò" oppure farò un bel salto di qualità. I fondi "lenti" a 4'/km rigorosamente alle 18 con oltre 30° umidi, se da un lato mi mettono sempre meno in difficoltà (si chiacchiera e si scherza tutto il tempo) dall'altro non rappresentano di certo uno scarico, così per non andare oltre devo sempre riconoscere con umiltà i miei limiti e inserire un giorno di riposo in più quando ne ho la necessità (vedi Domenica).
Sapete inoltre quanto tempo dedico alla tecnica ed agli esercizi di forza quindi ritagliare i miei spazi sarà sempre una priorità assoluta.
Per questo ed altro ancora Ceggia rappresentava un bel test, poichè ci arrivavo stanco (settimana con ben 60km quella appena conclusa) quindi con gambe poco leggere e reattive ma una buona condizione aerobica.
In partenza trovo Mauro e Marco e un loro amico, tal Guido Drusian ragazzo con cui poi mi ritrovero a far gara. Il riscaldamento è molto breve, fa davvero caldo e l'unico motivo valido per muoversi è per sfuggire all'invasione di zanzare. Ringrazio di Dio di vivere quasi in pedemontana perchè in bassa il clima è davvero un inferno e le zanzare sono di casa. In partenza siamo in circa 200, so già che il percorso sarà piatto e velocissimo, con lunghi rettilinei dove se ne hai puoi spingere al massimo.
Parto guardingo senza esagerare, il primo gruppetto va via troppo veloce, io sono subito dietro, in attesa di "compagnia". Transito al 1° km in 3'31'' e poco dopo ritrovo Guido con cui assieme ad altri due atleti formiamo un gruppetto che pare affiatato. Procediamo sul piede dei 3'30''/3'35'', ogni tanto si va anche sotto, la strada è molto bella e scorrevole. 2° km 3'33''. Sento le gambe un pò appesantite e non riesco ad andar più forte, ma allo stesso tempo il motore mi sostiene nell'azione nonostante il caldo renda la respirazione difficoltosa. Tra il 3° ed il 4° i due che tiravano in testa al gruppetto iniziano a rallentare un pò, così convinto di poter reggere al ritmo dei primi chilometri lancio due occhiate a Guido e lentamente ma inesorabilmente ci allontaniamo assieme (3° km 3'35'' 4° km 3'35'')
Poco prima del 5° km si svolta all'improvviso a destra ed il gruppetto che ci precedeva di un centinaio di metri sbaglia strada e va dritto, salvo poi rendersene conto e ritornare indietro. Perdono una trentina di secondi così li sopravanziamo. Noi colleghiamo i due neuroni ancora attivi e prendiamo la strada giusta così ci ritroviamo 3° e 4°. Siamo al 5° km (parz 3'36''), e la fatica è ormai tanta, ma bisogna tener duro fino alla fine.
Ogni svolta è un terno al lotto tra scarsa illuminazione e mancanza di volontari, così l'incubo di faticare e poi ritrovarsi in una strada senza uscita fa capolino tra i miei pensieri. La mia corsa è ormai brutta e pesante ma riesco comunque ad incrementare leggermente il ritmo 6°km 3'32''.
Nel frattempo il gruppetto alle spalle che aveva sbagliato strada si avvicina e quando ci raggiunge il ritmo aumenta subito di qualche secondo al chilometro. Manca ormai poco ma per non perdere il treno bisogna cambiare passo, ma le mie gambe di correre a 3'15'' non ne vogliono sapere.
Tra l'altro lottare alla morte per giocarmi un 3° posto con degli sventurati che hanno sbagliato strada non mi fa molta gola. Quando arrivi alla fine è una questione di gambe ma anche di motivazioni. Ricordo ad esempio la gara a Ferrara quando ormai esausto tirai fuori un 7° km finale in 3'16'' acciuffando il 2° posto di categoria al campionato militare.
Fattostà che perdo inesorabilmente qualche metro mentre Guido si aggancia e fallisce per poco la volata per il 3° posto ( finisce 4°) . Bravo!
Concludo in 25' esattamente 3minuti in meno rispetto allo scorso anno
Mi classifico 8° (per la cronaca premieranno i primi 10), ed al di la del tempo i riferimenti mi confermano che la prestazione è stata positiva visto che la compagnia di Guido identifica sicuramente un ritmo da almeno 3'35'' sui 10km. Se ci aggiungo la pochissima brillantezza di questi tempi di pesante carico, il giudizio è ancor più positivo.
Per ora la cura con "chi corre davvero" sta dando buoni risultati, a Settembre riprenderò senza timori a faticare con loro. Ora il pensiero va alle ferie e alle prossime intense giornate salentine.

giovedì 1 agosto 2013

Nuovi stimoli..

Poca voglia e poco tempo per scrivere anche perchè oltre a lavorare, allenarmi e concedermi un week-end in montagna ho dovuto correre da una clinica all' altra per verificare l'entità di un problema alla costola (ho preso una bella botta fortuitamente). Grazie a dio è solo contusa quindi oltre al dolore che risulta molto fastidioso, nessun problema..
Piuttosto grosse novità stanno stravolgendo qualità e quantità degli allenamenti.
Ho colto al volo una nuova sfida, confrontarmi quotidianamente con gente molto più forte di me. Mi sono aggregato al gruppetto di bravissimi atleti che si allena a due passi da casa. Paolo Zanatta, Simone Gobbo e di tanto in tanto Titon e Cenedese.
Ragazzi di un'altra categoria, atleti veri, da cui non posso che imparare qualcosa.
Certo c'è da tenere botta ed anche i fondi "lenti" di 14-15 km li corriamo a non più di 4'10'' ma le sensazioni sono sempre migliori e la scorsa settimana in particolare, mi son permesso di essere uno dei "chiacchieratori" più accaniti lungo la strada, a testimonianza del fatto che i ritmi di corsa migliorano mese dopo mese
Nei lavori di qualità ovviamente devo pendere coscienza dei miei attuali limiti, riducendo il volume e puntanto sull'intensità.
Ma non mi accontento.. così non ho smesso di lavorare per conto mio sulla tecnica ed il potenziamento con esercizi per migliorare reattività dei piedi ed ampiezza del passo. Conosco i miei punti deboli e non posso dimenticarmi di sopperire alle carenze.

22 Luglio : 11,8 km Corsa lenta rigenerante @4'30''
23 Luglio : Riposo
24 Luglio : 15,7 km Corsa lenta @4'10''
25 Luglio : Variazioni in Salita (Pianezze) 1km 7,5% 4'45'' + 30', 20'' in spinta 30'' recupero.
26 Luglio : 13 km Corsa lenta collinare @ 4'15''
27 Luglio : Mattino escursione 4km (Val di Sole), Pomeriggio variazioni 400 rec 200 in lieve discesa tempi : (1'23''-55''-1'29''-57''-1'14''-56''1'12''-58''1'11''-1'05''-1'12''-1'06''-1'06'')
28 Luglio : 13,2 km escursione 950 D+ (Val di Sole)
29 Luglio : 7km Corsa lenta @ 4'08'' + 5*200 Rec 1'30'' (31''-31''-30''-31''-29'') Rec 6' CL + 2*200 (30''-30'')
30 Luglio : Riposo
31 Luglio : 5km Corsa lenta @ 4'30'' + (Pista) 200-300-400-300-200 Rec 40''-1'-1'-1'-40'' : 33''-52''-1'10''-51''-32'' Rec 6' 200-300-400 (stesso recupero) 32''-51''-1'12''
A presto Andrea