domenica 27 maggio 2012

Corsa Podistica Claudia Augusta: analisi

La prestazione odierna è senz'altro da analizzare, non tanto per il risultato in senso assoluto, ma per come è venuta fuori. Il mio primato sui 10 km è di 39'07'' ma è stato conseguito su un percorso con 50m di dislivello negativo (troppi), per il resto solo in un'altra occasione sono sceso sotto i 40' (39'58'' a Musano, lo scorso Ottobre), questa volta su percorso piatto con qualche tratto sterrato. Il risultato odierno è ancor migliore, ecco i passaggi 5° km in 19'48'' 10°km in 39'36'' (Parz 5km 19'48'') 11,650 metri in 45'57'' a 3'57''/km (Parz 1,65km 6'33'' 3'50''/km) Il percorso era pianeggiante, con partenza e arrivo nella medesima posizione. Numerosi i tratti sterrati, in particolare i primi 500metri (ghiaia), dal km 3,6 al km 5,8 (sentiero, misto terra/erba), dal km 11,1 al traguardo (ghiaia). Le difficoltà incontrate rendono ancor più di valore il risulto conseguito. La cronaca della gara è entusiasmante. Parto abbastanza forte avendo per la prima volta la possibilità di vedere il gruppo dei primi.. Constatato che il loro ritmo è insostenibile rallento e mi assesto attorno ai 4'/km. Il ritmo impostato mi risulta abbastanza facile ma dubbioso su possibili fitte (le solite) mi tengo un pochino fino al 3° km. Da questo momento inizio a rimontare posizioni, in particolare mi accorgo di essere decisamente più forte quando il terreno diventa pesante e più muscolare. Tra il 3 ed il 5 km recupero 5/6 atleti e appena ricomincia l'asfalto abbandono il gruppetto in solitaria. I bpm mi dicono che sono già oltre la soglia, sto soffrendo particolarmente, ma la capacità di sopportazione sembra aumentata. Psicologicamente immagino di essere in salita e che il gpm è al km 11,6.. Vedendo che la strada è però piatta, trovo sollievo mentale e continuo a spingere. C'è poca gente davanti e dietro di me, è evidente che sono piuttosto avanti, e in qualche curva mi trovo indeciso sulla direzione da prendere. Punto un atleta, lo raggiungo, mi metto in scia per 300-400 metri e riaccellero staccandolo. Sono a 188bpm da ormai 20 minuti e mancano ancora 12-13 minuti al termine. Non demordo e continuo con un buon passo. Raggiungo un altro atleta, sulla quarantina, che non è in crisi. Mi accodo e rimango coperto fino all 11° km. A 500 metri dal traguardo lo affianco e lo supero con carattere. Un giudice mi dice che sono decimo. A 200 metri dalla fine raggiungo il 9° e lo infilo. Sto correndo sotto i 3'/km su sterrato a 193bpm (a tutta). Termino in 45'57'' alla media di 3'57''. Gli ultimi 600 metri li percorro a 3'38''/km. 9° Assoluto, 2° di categoria. Ricevo i complimenti dell' 11° (più sconvolto in viso di me), con cui ho condiviso la fatica per qualche chilometro. Il cardio riporta Fc media 184 bpm 94% Fc max 193 bpm 99% Ho corso per 45' ad una frequenza pari al 94% della frequenza massima, probabilmente oltre la soglia anaerobica (92%). Non mi era mai successo in gara di poter correre senza problemi di sorta, e di poter dar dutto. Cosa ha alle spalle questa buona prestazione (eccellente per me)? In ordine di importanza io direi : 1 Capacità di correre con elevate quantità di lattato (migliorata sensibilmente pedalando in salita e effettuando delle ripetute brevi molto veloci a piedi) 2 Potenziamento muscolare + tecnica { salite in bicicletta , qualche seduta in palestra } I fattori sorprendenti sono invece : 1 Quantità bassissima di km percorsi a piedi . Maggio 57 km, Aprile 74, Marzo 117. Il confronto con il periodo Ottobre-Febbraio è eloquente ( percorrevo 160-200 km al mese! ) 2 Nessuna seduta nè' di fondo lento (inutile?), nè di ripetute medio-lunghe. Ritornando alla domanda che mi ponevo qualche mese fa abbiamo nuove indicazioni per poter rispondere più nel dettaglio. Fare ciclismo, in particolare salita, è allenante ed utile anche per un podista. Effettuando delle sedute di qualità in bicicletta si possono avere dei miglioramenti fisiologici anche nella corsa. E' importante effettuare almeno una seduta di tencica di corsa settimanalmente (per non dimenticare il gesto e non far spegnere l'elasticità dei piedi). Il fondo lento a piedi è inutile se si effettuano sedute di 1,5h 2h in bici. Correre non produce invece dei benefici al ciclista. Ogni volta che esco in bici dopo una corsa le gambe non girano nella maniera più assoluta.. La scommessa per ora è vinta.. ed ora ci ho preso gusto!

4 commenti:

  1. Beh bravissimo! Entrare nei 10 è un grandissimo risultato. Probabilmente sei arrivato con le gambe riposate all'evento ed ha potuto rendere al massimo. Comunque, secondo me, questo per te dev'essere un punto di partenza, non certo di arrivo.

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  2. Vediamo dai! Purtroppo (anzi per fortuna) ho scoperto che il ciclismo mi piace un pò di più della corsa... Oddio non è così netta la preferenza! Amo correre off-road e su strada, ma solo se velocemente ( a ritmo gara) . Odio fare una "corsetta" lenta, o dei lavori in pista a mo di criceto. D'inverno la corsa sarà comunque predominante per forza di cose, prendere il vento a 0° non mi entusiasma!.

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  3. Ahiahiahi, proprio adesso che si poteva andare a fare qualche allenamento in compagnia : P

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  4. Come no! Certo che si fa. E magari in autunno mi trascini in qualche distanza per me oscena (maratona :-P)

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